'Storia della monaca alfiere scritta da lei medesima'

Autore De Erauso Catalina
Dati 1991, 136 p.
Curatore Munarriz J.
Traduttore Panunzio Cipriani L.
Editore Sellerio Editore Palermo (collana Il divano)
Anno 1991

a cura di Nimei

Negli ultimi decenni dell'ottocento vennero formulati i concetti di inversione sessuale e di terzo sesso, e studiati casi di donne omosessuali che si travestivano da uomini. Donne imprigionate in corpi di uomini, forti, aggressive e coraggiose. Non erano certo sconosciute nella storia e nella letteratura tanto americana quanto europea.

In Storia della monaca alfiere, l'avventuriera Catalina racconta le sue peripezie in vesti maschili, che la portano da un convento spagnolo fino all'America del Sud. Donna Catalina de Erauso scrisse queste memorie - pubblicate a stampa dal manoscritto nel 1829 - a Siviglia nel 1625 o '26, poco prima di imbarcarsi definitivamente per le Americhe. Già famosa, «monaca che in abiti maschili fu soldato in Cile e Tipoán», le presentò come resoconto delle sue gesta da «alfiere» al fine di ottenere una commenda reale (concessa la quale, da Filippo IV, si stabilì in Messico, a commerciare sotto il nome di Antonio de Erauso).

Il libro è una cronaca molto sintetica, quasi un elenco, delle peripezie di una monaca che, vestita da uomo, fugge in Sudamerica e vive esperienze degne degli avventurieri più spregiudicati.
Gli eventi narrati sono quasi incredibili ma introduzione e commento finale rendono conto della veridicità della storia narrata, anche attraverso la presenza di una documentazione che la testimonia.
Ciò che ne emerge maggiormente è a quali livelli possa abbassarsi il genere umano e, fatto ancora più sorprendente, che sia proprio una donna a commettere tali azioni e a riportarle in una maniera così asciutta e impietosa.

E' severamente vietato riprodurre il contenuto anche parziale di questa pagina senza il consenso dell'autore e di paginerosa.tv.

torna all'home page