Per far conoscere meglio le protagoniste di questa
sezione ho pensato innanzitutto di proporre
una piccola scheda che contiene i dati anagrafici e tante curiosità
sui personaggi di Michiru ed Haruka. Per la sua elaborazione mi sono
ispirata un po’ a quelle che sono le schede utilizzate negli Official
fan book, anche per le altre guerriere Sailor
MICHIRU:
SCHEDA ANAGRAFICA DEL PERSONAGGIO
Nome
giapponese: Michiru Kaioh Significato del nome
:Re del mare profondo
Nome italiano: Milena
Nome americano: Kaioh Michelle
Nome di battaglia: Sailor Neptuno
Pianeta: Nettuno
Elemento: Acqua/Mare
Talismano:
Specchio
Età: 16 anni nella terza serie, 18 nella quinta
Segno zodiacale: Pesci
Compleanno: 6 marzo
Gruppo sanguigno: 0
Orientamento
sessuale: Bisessuale
Stato
sociale: Fidanzata con Haruka Tenoh
Colore preferito: Verde Acqua, turchese
Cibo preferito: Sashimi
Cibo detestato: funghi Kikurage (tipo di funghi che crescono in
alta montagna in Giappone)
Pietra
preziosa: Acquamarina
Materia scolastica preferita: Musica
Materia
scolastica odiata: Nessuna in particolare
Occupazioni: Suonare
il violino, dipingere, nuotare
Hobbies: Collezionare cosmetici
Punti deboli: I cetrioli di mare (in Giappone vengono utilizzati
per fare un tipo particolare di sushi che si chiama Kappa maki. Evidentemente
a Michiru questa preparazione culinaria non piace)
Sogno: Diventare una violinista
Posto
in cui vorrebbe andare: Vienna, capitale della musica
Scuola: Mugen Gauken
Trasformazioni:
3 - 5 serie Neptuno planet power, make
up! Potere di Nettuno, vieni a me! Poteri: Deep submerge! Maremoto di Nettuno,
azione! /Submarine reflection! Riflesso sottomarino!
(Nel Manga possiede molti più poteri)
Doppiatrice italiana: 1° voce Alessandra Karpoff (3^ serie); 2°
voce Patrizia Scianca (5^ serie) Doppiatrice giapponese: Masako Katsuki
HARUKA: SCHEDA
ANAGRAFICA DEL PERSONAGGIO
Nome
originale: Haruka Tenoh
Significato del nome: Re del cielo lontano
Nome italiano: Heles
Nome americano: Amara Tenoh
Nome di battaglia: Sailor Uranus Pianeta:Urano
Elemento: Vento/Aria/Cielo Talismano: Spada
Età: 16 anni nella terza serie, 18 nella quinta
Segno zodiacale: Acquario Compleanno: 27 gennaio
Gruppo sanguigno: B Orientamento sessuale:
Omosessuale Stato sociale: Fidanzata
con Michiru Kaioh
Colore preferito: Blu, oro Cibo preferito: Insalata, dolci Cibo detestato:
Natto (il Natto è un piatto a base di fagioli di soia fatti fermentare.
E’ molto appiccicoso ed ha un odore rivoltante a causa della fermentazione.
E’ abbastanza difficile mangiarlo per chi non ha stomaco forte) Pietra preziosa:
Ambra Materia scolastica preferita: Educazione
fisica Materia scolastica odiata:
Giapponese moderno Occupazioni:
Corse automobilistiche, gare di motocross, atletica, ed in generale
tutto ciò che riguarda l’alta velocità
Hobbies: Automobilismo, motociclismo, suonare il piano
Punti deboli: Uomini, confessioni Sogno: Diventare
una pilota professionista Posto in cui vorrebbe
andare: Paradiso Scuola: Mugen Gauken
Trasformazioni: 3 - 5 serie Uranus planet power, make up! Potere
di Urano, vieni a me! Poteri:World shaking! Bomba
di Urano, azione! / Space sword blaster! Colpo fendente di
Urano! (Nel Manga possiede molti più
poteri)
Doppiatrice italiana: 1° voce Maddalena Vadacca (3^ e 5^ serie);
2° voce (ep. 200): Loredana Nicosia
Doppiatrice giapponese: Megumi Ogata
1. NASCITA ED EVOLUZIONE DEI
PERSONAGGI DALLA TERZA ALLA QUINTA SERIE
Michiru Kaioh ed Haruka Tenoh appartengono al gruppo
delle Guerriere Sailor del Sistema solare esterno, e sono conosciute
in Italia come Milena ed Heles. I loro nomi di battaglia sono Sailor
Neptuno e Sailor Uranus e combattono assistite rispettivamente dal
pianeta Nettuno e dal pianeta Urano. Le Outer Senshi, proprio perché
poste ai margini dell'universo, possiedono poteri molto più
forti di quelli delle Inner Senshi, tuttavia, proprio a causa del
loro lungo isolamento, hanno finito con l’ assumere un atteggiamento
individualista, scostante e disincantato nei riguardi della realtà.
Sailor Uranus e Sailor Neptuno fingeranno perfino di tradire le amiche,
pur di distruggere definitivamente Sailor Galaxia (la nemica dell'ultima
serie).
Michiru possiede un carattere gentile, accomodante,
calmo a tal punto da poter sembrare a volte snob. È una ragazza
sofisticata all'apparenza, che vive avvolta in un' aura di eleganza.
Ufficialmente compare nella terza serie dell'anime di Sailor Moon
ed il suo nome di battaglia è "Sailor Neptuno". Insieme
ad Haruka e Setsuna, Michiru detiene uno dei Tre Talismani: lo Specchio,
che possiede il potere di mostrare la vera natura delle cose. È
in grado di sentire la voce del mare specie quando questo è
in tempesta, intuendo così l’avvicinarsi del pericolo.
Come Mamoru e Rei, anch’ella è tormentata dal sogno che
annuncia la distruzione totale della terra, e nonostante l’iniziale
spavento, decide alla fine di accettare il suo ruolo di guerriera
Sailor.
Determinante sarà a tal proposito la sua consapevolezza di
dover salvare il mondo e la sua serenità quando si trasforma
in guerriera Sailor, soprattutto perché costituisce un esempio
ed un punto di riferimento anche per la sua partner, che a volte invece
cede allo sconforto.
Si può dire che Michiru sia innamorata di Haruka fin da prima
che le due si conoscessero, dato che usa prendere informazioni molto
dettagliate sul suo conto, non solo allo scopo di farle accettare
il suo destino da guerriera, ma soprattutto per fini personali.
Sailor Neptuno acquista una valenza significativa nella terza e nella
quinta serie, giocando un ruolo fondamentale insieme alle compagne
del Sistema Solare Esterno. A differenza di Haruka, non mostra un
particolare attaccamento nei confronti di Usagi, almeno non a prima
vista; tuttavia non si può negare che la sua natura perennemente
riflessiva la conduca spesso a preoccuparsi per le sorti del mondo;
diversamente da Haruka che tentenna ogni qual volta è in gioco
la vita della partner, Michiru sembra pronta a perdere ogni cosa purché
l'umanità possa sopravvivere, rivelando così un carattere
deciso e determinato che solo all' apparenza è nascosto dalla
sua fragilità.
Frequenta l' Istituto Mugen ed ha una spiccata passione per l'arte,
in particolare per la pittura e per la musica classica, cosa questa
accentuata dalla sua abilità nel dipingere e nel suonare il
violino; spesso la si trova in duetti che coinvolgono Haruka al pianoforte.
Durante la fase di evocazione della Coppa Lunare, Sailor Neptuno non
si dimostrerà mai così ostile nei confronti di Sailor
Moon quanto la sua compagna; è tuttavia vero che la giovane
manterrà sempre le distanze eccedendo in formalità.
Inoltre Sailor Neptuno si dimostrerà essere la meno interessata
alla salvaguardia della futura regina Serenity concentrandosi unicamente
sulla protezione della sua compagna Sailor Uranus.
Haruka è invece un personaggio ostinato, individualista,
protettivo, affascinante e dotato di una forte volontà. Ufficialmente
compare nella terza serie di Sailor Moon ed il suo nome di battaglia
è Sailor Uranus. Insieme a Michiru e Setsuna, Haruka detiene
uno dei Tre Talismani: la Spada . È in grado di avvertire e
comprendere la voce del vento soprattutto all'avvicinarsi di problemi.
Anche Haruka è stata vittima degli incubi sulla fine del mondo,
ma a differenza di Michiru, avrà la anche la fortuna di sognare
la sua futura compagna che la incita alla missione e la rassicura.
Quando viene avvicinata per la prima volta da Michiru, accorgendosi
che si tratta della stessa persona del sogno, la tratta spesso male
perché ha troppa paura che la sua vita cambi drasticamente.
Michiru è però già fin troppo affascinata da
lei, così nonostante i maltrattamenti subiti, quando Haruka
si trova in pericolo e lo scettro le compare dinnanzi, Michiru la
ferma perché perfettamente conscia delle paure dell’altra.
Nonostante la continua ostilità della ragazza, Sailor Neptuno
riesce a salvarle la vita parandosi tra lei ed un mostro. Dopo quel
gesto estremo Haruka accetta la sua natura di Guerriera Sailor e l’ingresso
di Michiru nella sua vita privata. Sailor Uranus acquista una valenza
significativa durante la terza e la quinta serie; in particolare,
è estremamente protettiva nei confronti di Usagi sia perché
questa è la futura Principessa della Luna, che per il tipo
di rapporto che fra le due si instaura (le due legano molto fin da
subito). Insieme a Michiru, frequenta l' Istituto Mugen ed ha una
spiccata passione per la velocità; possiede infatti una motocicletta
e ben due automobili: una Toyota 2000GT decappottabile gialla, e una
Mazda Mx-5 Miata, montego blu (sulla quale compare però solo
una volta nella quinta serie). Ama la musica classica, cosa questa
accentuata dalla sua abilità nel suonare il pianoforte e da
lunghe ore di ascolto delle melodie che Michiru suona col suo violino.
Appare molto orgogliosa, spesso superba, specialmente nei rapporti
con le Inner, ma in seguito impareranno ad andare d'accordo, soprattutto
nel manga.
Ciò che salta subito all'occhio degli spettatori, è
la natura omosessuale che Haruka, a differenza di Michiru, non cerca
in alcun modo di celare: nell'Anime indossa solo ed esclusivamente
abiti maschili e approfitta con malizia della sua ambiguità.
Nel Manga invece, la sua natura androgina è meno accentuata
e lo si vede anche nell'abbigliamento che si alterna fra abiti maschili
e femminili. Sia Haruka che Michiru, per il loro carattere ed il loro
rapporto, rimangono i personaggi più enigmatici e complessi
di tutta la saga di Sailor Moon.
E’ opportuno in questa sede fare una precisazione
circa il rapporto a lungo dibattuto, che lega Sailor Uranus e Sailor
Neptuno: le due lavorano sempre insieme, vivono insieme e trascorrono
il loro tempo libero insieme. In realtà sono fidanzate e quindi
il loro rapporto non è quello di due migliori amiche, ma di
una vera e propria coppia. Fino all'ultimo in molti hanno voluto negare
tutto ciò, ma, durante un'intervista del 1998, l'autrice Naoko
Takeuchi ha chiarito una volta e per tutte il mistero, sostenendo
apertamente che Sailor Uranus e Sailor Neptuno sono sempre state una
coppia. Michiru ed Haruka in effetti, sono molto devote e romanticamente
coinvolte l’una dall’altra. Nell’Anime e nel Manga
non si baciano mai, né si scambiano i più tradizionali
gesti affettuosi (fatta eccezione per i cosiddetti “doujinshi”
in cui è possibile addirittura vederle fare sesso). Dal punto
di vista caratteriale Michiru è molto femminile, mentre Haruka
sicuramente più maschiaccio; Haruka è prevalentemente
forte, mentre Michiru prevalentemente intelligente (anche se nessuna
delle due scarseggia dell’altra caratteristica); si nota dunque
fin da subito come in loro sia presente una certa complementarietà,
per cui nella loro notevole diversità si completano perfettamente
a vicenda. Loro non dicono mai esplicitamente agli altri di stare
insieme (come se non volessero che la loro omosessualità fosse
di dominio pubblico), e quando viene loro chiesto, negano talvolta
il loro amore con calma disarmante; ma nonostante ciò sono
palesi le manifestazioni della loro profonda intimità: la calma
abissale di Michiru fa da contrappasso al vortice di emozioni che
è Haruka, la quale spesso si lascia volentieri “placare”
da questa calma, come se fosse un effetto placebo; un pizzico di gelosia
da parte di Haruka nei riguardi di Michiru, e Michiru che la prende
in giro per la sua gelosia; il modo in cui si guardano e si capiscono
perfettamente a vicenda senza necessariamente doversi parlare, sono
tutte manifestazioni di estrema complicità che non può
scaturire soltanto da una mera amicizia fraterna, ma da un legame
molto più profondo che conduce entrambe a cercarsi, volersi,
difendersi spalla a spalla.
Vanno inoltre ricordati i numerosi dialoghi nella versione originale
(in Italia purtroppo tagliati), nei quali le due punzecchiandosi,
svelano pezzetti della loro vita sessuale. Haruka si pone con sfacciataggine
nei riguardi del mondo intero, mentre Michiru, più di ogni
altro personaggio, appare con il suo vero carattere; Michiru è
seccata quando Haruka flirta con altre ragazze, ma anche Haruka è
mossa da un’estrema gelosia su semplici malintesi, come quando
nel manga dei ragazzi parlano con Michiru per avere un suo autografo.
Al contrario di Michiru che si dimostra sempre molto introversa ed
i cui pensieri sono imperscrutabili, Haruka non è molto capace
di nascondere i propri sentimenti e quando la sua natura possessiva
viene a galla, le causa spesso incidenti buffi e maldestri (ad esempio
nel cartone diventa gelosa solo perché un bambino di poco più
di 10 anni regala un mazzo di rose rosse alla sua compagna). Sia Michiru
che Sailor Neptuno sono il fulcro attorno a cui ruota tutta la vita
di Haruka/Sailor Uranus: è Michiru che incoraggia Haruka a
cogliere delle opportunità, ed l’estrema protettrice
della sua amica. Haruka e Michiru sono partner e lavorano insieme
magnificamente con assoluta efficienza. I modi di agire l’una
nei confronti dell’altra e viceversa, dimostrano che sono realmente
innamorate.
Un altro particolare aspetto da approfondire riguarda
le colonne sonore dell’Anime che introducono Haruka e Michiru
sia nella versione Sailor che in borghese; esse sono per lo più
un mix di violino e pianoforte, e non è un caso se nel Manga
e nell’Anime Michiru suona il violino ed Haruka il pianoforte.
Al contrario delle musiche che accompagnano le azioni delle Inner
Senshi, che spesso e volentieri sono soltanto dei semplici jingle,
le colonne sonore che fanno loro da sottofondo sono più complesse,
melodiose, quasi come se fossero dei veri e propri brani musicali
avulsi dal contesto dell’anime, ma adattati a quella situazione;
sembrano quasi essere stati composti ed arrangiati da loro stesse.
Tra la vasta gamma di colonne sonore, le più intense sono sicuramente
quella della Trasformazione (divisa in tre parti: trasformazione-
presentazione al nemico - attacco Sailor; in particolare quest’ultima
è intensa e vibrante, sembra quasi un botta e risposta dal
ritmo sempre più incalzante tra violino e pianoforte, un rincorrersi
affannosamente per raggiungersi, ma appena l’uno accenna a sfiorare
l’altro, questo fugge di nuovo via); la musica della Morte di
Sailor Neptuno nella terza serie; il duetto violino-pianoforte in
Sailor Moon SS (episodio Nemici insidiosi); il duetto violino-pianoforte
in Sailor Moon Stars.
Altri pezzi pregevoli sono l’assolo di pianoforte che fa da
sottofondo al gioco di mani nella puntata 106, l’assolo di violino
che accompagna la tristezza e la solitudine di Hotaru, l’assolo
di violino che accompagna spesso i dialoghi di Haruka e Michiru, come
nella puntata 93.
2. IL LORO PRIMO INCONTRO
Il primo incontro tra Haruka e Michiru non è stato mostrato
nel cartone animato come è stato invece fatto nelle prime serie
per Usagi e le Inner Senshi; tuttavia è stato facilmente ricostruibile
grazie ad un puntata della terza serie, in cui la vittima designata
dal nemico è un’amica a loro comune, tale Elza Grey.
Nel corso della puntata, attraverso alcuni flashback, Haruka va a
ritroso nel tempo e ci aiuta a comprendere di più sul loro
primo incontro e sulle loro prime reciproche impressioni, senza tuttavia
specificare quanto tempo prima dell’episodio in questione, questo
sia accaduto (nel doujinshi di Mario Yamada “Tou no Naka no
Himegimi” si ipotizza che l’incontro sia avvenuto l’estate
prima).
SAILOR MOON S
Episodio 106. LE DUE GUERRIERE
All’inizio della puntata Haruka cerca di smorzare
la tensione accumulata nei giorni di battaglia attraverso una
lunga corsa in motocicletta; riflette così sulla questione
che aveva sempre saputo di essere una guerriera Sailor, ma che
aveva rinnegato tutto ciò per paura che la sua vita cambiasse
troppo drasticamente. Prima che diventasse Sailor Uranus era tormentata
da incubi in cui un’altra guerriera la chiamava alla battaglia,
dicendole che la missione di trovare il Messiah (in italiano la
Suprema Essenza), era un qualcosa che potevano portare a termine
solo loro due.
Ma più diventava frequente
quel sogno, più Haruka si gettava in qualsiasi tipo di sport
pur di evadere dalle proprie responsabilità; eppure qualsiasi
sport faceva anche solo come passatempo, finiva col diventare imbattibile…
Poi un giorno decise di lasciar perdere tutto, coltivando come unica
passione quella dei motori e dell’alta velocità: aveva
sempre voluto correre come il vento; questo era il suo unico sogno.
Ad un certo punto si ferma e si trova nel bel mezzo di una aggressione
da parte di Eudial e del suo demone che cercano di sottrarre il cuore
puro di Elza Grey, una persona che lei e Michiru conoscono bene, perché
fu proprio lei tempo addietro a presentarle. Haruka chiama la sua
amica spiegandole la situazione e rimane in attesa del suo arrivo,
mentre il nemico si appropria del cristallo del cuore di Elza. Nonostante
sia dispiaciuta rimane ancora nascosta dietro un albero e solo allora
lascia che tutti i ricordi che possiede sul suo primo incontro con
Michiru ci consentano di fare luce sul loro primo contatto. I ricordi
di Haruka si articolano in tre vividi flashback:
I FLASHBACK
Haruka ed Elza si apprestarono
a gareggiare una competizione di atletica, quindi Elza trovandosela
vicino le rivolse la parola: - Ho sentito che sei molto veloce,
ce la farai a battermi? - Haruka non accolse la provocazione,
ma anzi si impegnò battendola con largo distacco, quindi
pensò: - Allora ero brava in qualunque sport, non ero
particolarmente interessata a qualcosa, il mio desiderio era
solo quello di scappare, fuggire lontano da quello che il destino
mi riservava. Dopo lasciai perdere tutto, tranne il mondo dei
motori, che mi assorbiva completamente, ma questo prima di incontrare
Michiru Kaioh… - Dopo la gara Elza cercò un approccio
con Haruka, dicendole che le voci che aveva sentito sul suo
conto non sbagliavano affatto; poi le presentò una sua
amica: Michiru Kaioh che ardeva dal desiderio di conoscerla.
Michiru dunque si presentò
dicendole: - Non mi sembri molto affaticata, questo vuol dire che
non hai corso al massimo delle tue possibilità! - Per quanto
detestasse ammetterlo Haruka subì il fascino di quella raffinata
ragazza fin dal primo momento che i loro sguardi si incontrarono,
ma non volle dare a vedere quanto in realtà rimase colpita
da lei, quindi si limitò a chiederle: - Cosa vuoi dire? - Michiru
rispose: - So che anche tu ascolti i messaggi che ti porta il vento
-. Da quelle parole Haruka riconobbe in lei la guerriera che le appariva
in sogno e capì che cosa voleva, ma fingendosi ignorante le
chiese con maggiore franchezza: - Perchè mi volevi conoscere?
-Michiru le rispose: - Stavo cercando un modello per un mio quadro…
- ma ad Haruka non interessava diventare una guerriera Sailor e pensò
che accettare per lei significasse accettare solo le sue responsabilità.
Rispose dunque:- No grazie, queste cose non fanno per me… -
e se ne andò. Michiru ci rimase molto male...
II FLASHBACK
In cima alle scale, Haruka
vide un quadro funesto intitolato "La fine del Mondo",
così si mise ad osservarlo fino a che Michiru raggiuntala,
non attirò la sua attenzione: - Spero che ti piaccia
il mio quadro. Devo ringraziarti per essere venuta nonostante
i tuoi impegni. - Haruka le disse: - Sembra che tu sappia tutto
sul mio conto… - ma Michiru continuò a parlare
senza ascoltare le sue parole: - Nella mia scuola sei molto
famosa, sei l’idolo di molte ragazze e non sai quanto
scalpore hai suscitato quando hai battuto Elza nella gara. Conosco
perfino qualcuno che verrebbe in macchina con te lungo la costa,
ad gni modo è una ragazza! - (ovviamente questa parte
in Italia è stata censurata!)
Haruka le sorrise fredda quindi cambiò argomento
dicendole: - E così questa è la fine del mondo! Strano,
come può una ragazza così fragile e delicata come te
che non farebbe male ad una mosca disegnare delle immagini così
tetre e crudeli?- Michiru le rispose: - Quella non è la mia
fantasia, è un immagine che ho ben chiara, e so che ce l' hai
anche tu! - Haruka tentennò un istante quindi ribatté:
- Non dire sciocchezze, io sono Haruka Tenoh un pilota professionista
e non mi perdo in simili storie. Se proprio ci tieni a salvare il
mondo, perché non lo fai tu? - Michiru delusa dal suo atteggiamento
irriverente le rispose: - Non pensavo che tu fossi così egoista!
Ma cosa credi, che salvare il mondo mi piaccia? Il mio sogno è
di diventare una famosa violinista, ma il mio destino è quello
portare a termine la missione! - Nonostante il duro trattamento riservatole
da Haruka, Michiru non riescì ad essere più di tanto
arrabbiata con lei; non poteva biasimarla se non voleva diventare
una guerriera Sailor… Anche lei all’inizio era molto spaventata
e confusa.
III FLASHBACK
Haruka aveva appena terminato una corsa sul circuito;
si avvicinò quindi ad un box, dove la sua attenzione fu
calamitata da un ragazzo che chiedeva aiuto. Cercò dunque
di soccorrerlo, ma egli si trasformò in un mostro e la
assalì. Improvvisamente, in un grande bagliore di luce,
una penna magica apparve frapponendosi tra loro. Haruka cercò
di afferrarla, ma una voce la interruppe: - Fermati! - - Fermati!
Non la prendere! Se la sfiorerai soltanto per una volta, la tua
vita cambierà e non potrai più tornare indietro!
-
Nonostante Michiru l’avesse sempre esortata
alla battaglia, esattamente in quel momento, ben sapendo che la ragazza
aveva paura di diventare una guerriera, la salvò dal suo futuro
destino, lasciandole il libero arbitrio di decidere cosa potesse essere
meglio per lei e palesando finalmente i suoi sentimenti. Subito dopo
le dette un saggio di cosa significasse impugnare quello scettro trasformandosi
in Sailor Neptuno; quindi attaccò il mostro, ma, quando stava
per finirlo, Haruka le si parò davanti e le impedì di
ultimare l’opera. Le due ebbero una discussione perché
Haruka non approvava i modi così violenti di Sailor Neptuno
che per tutta risposta disse: - La fine del mondo sta per arrivare,
se non lo uccido, ci saranno molte altre vittime! - Haruka rispose:
- Devi per forza ucciderlo? - e Michiru: - Non ho scelta, mi dispiace…-
Ma il mostro ridestatosi dal colpo le riattaccò e Sailor Neptuno
si gettò su Haruka per proteggerla. La guerriera venne così
ferita in maniera alquanto grave, ma con le ultime forze rimastegli
usò il suo potere per sconfiggere definitivamente il mostro.
Haruka le si avvicinò sollevandola delicatamente da terra;
la ragazza aveva perso i sensi, quindi attese che si ridestasse sorreggendola
e tenendole la mano. Appena ripresasi Michiru chiese: - Come sta il
ragazzo, non l'ho ucciso, vero? Prima o poi finirò con uccidere
veramente qualcuno, ma ho fatto una scelta e non posso più
tirarmi indietro. - Haruka le chiese: - Perché hai cercato
di proteggermi? Guarda il tuo braccio, in queste condizioni non potrai
più suonare il violino -
e Michiru: - Non ho investigato su di te perché
anche tu eri una Sailor come me. Incominciai prima di saperlo
e seguivo sempre ogni tua gara, ed avrei voluto andare in macchina
con te lungo la costa. Haruka, ho capito che tu eri una guerriera
perché sei brava nello sport e sei sempre sicura di ciò
che fai… - Haruka rispose: - Non è vero, non sono
mai sicura di quello che faccio e cerco sempre di scappare dal
mio destino! - Michiru allora si sfogò: - So molte cose
su di te, ti ho guardata per molto tempo, tu eri l’unica
persona che non avrei voluto coinvolgere facendole prendere la
mia strada, ma ero così felice di avere una compagna nella
missione, e che quella fossi proprio tu… Ho pensato che
così non sarei più stata sola... scusami, non so
che cosa sto dicendo, non avrei dovuto dirti queste cose... -
Haruka gettò delle rapide occhiate allo scettro
abbandonato a terra: forse se avesse condiviso il suo destino con
quella persona sarebbe stato meno gravoso il compito affidatole.
Dopo i flashback Haruka si ritrova con Michiru ad entrare in azione,
le due si trasformano e determinante è il loro intervento al
fine della buona riuscita del salvataggio di Elza Grey. Così
come sono arrivate vanno via senza dare spiegazione alcuna alle Inner
Senshi che commentano come sempre i loro modi poco ortodossi
L’episodio si chiude con le due che sfrecciano
sull’auto di Haruka, quindi la bionda che tira le somme
sulla sua nuova vita da guerriera: - Così scelsi la mia
strada, adesso sono una Guerriera Sailor e la mia missione è
quella di trovare il Messia e salvare il mondo ma sono contenta
di averti incontrata…- sussurra sottovoce a Michiru che
sentendola mormorare le chiede: - Come? - Haruka le sorride e
le risponde: - Niente, adesso continuiamo a guidare insieme. Non
voglio che tu te ne vada questa notte! - ed entrambe risero. (nella
versione italiana Haruka farfuglia qualcosa circa il loro rapporto
di fratellanza).
3. LA DISPERATA RICERCA DEI TALISMANI
Altro punto imprescindibile nel delineare i risvolti
amorosi nel rapporto tra le due, è sicuramente l’ avvenimento
della comparsa dei Talismani che loro tanto affannosamente hanno cercato
invano per metà della terza serie. La notizia che i possessori
dei Talismani siano proprio coloro che li hanno sempre cercati, suona
ad Haruka come scherzo del destino, ancora più crudele quando
vede Eudial strappare a tradimento il cuore dal petto di Michiru.
In questo episodio si vede nuovamente Michiru mettere a repentaglio
la propria vita per salvare quella dell’amata compagna, trasgredendo
alla promessa che si erano fatte fin da quando si sono conosciute.
Io credo che per quanto concerne il loro rapporto, questo sia uno
dei momenti più drammatici mostrati, secondo solo alla loro
disfatta nella quinta serie.
SAILOR MOON S
Episodi 110 - 111. LA TRAGEDIA; LA COPPA LUNARE
I sogni di Haruka e Michiru fanno presagire loro
che a breve troveranno un talismano che tanto cercano. Le due
però non riescono almeno all’inizio a sostenere una
conversazione tra loro, probabilmente perché la missione
sta tanto velocemente quanto inaspettatamente prendendo una svolta
positiva; inoltre sono terrorizzate perché si avvicina
il momento di onorare la loro antica promessa, difatti sono perfettamente
consapevoli che la ricerca dei talismani richiede, se necessario,
il sacrificio della vita di una di loro due. Haruka e Michiru
si separano dunque qualche attimo; Michiru decide si rilassarsi
sul bordo della piscina distesa su un lettino. Per isolarsi dal
resto del mondo si poggia all’orecchio una di quelle conchiglie
dove rimbomba la risacca del mare e la ascolta attentamente.
Solo dopo un po’ le due riescono finalmente
a parlarsi. Haruka va da lei e vedendola rinchiusa nel suo piccolo
mondo le dice: - Non è giusto: Sei tornata nel tuo mondo…
E io sono rimasta sola… -
Le due si guardano intensamente, con occhi colmi di amore reciproco,
poi Michiru abbandona la conchiglia ed inizia a raccontare del suo
sogno, scoprendo così che anche Haruka ne ha fatto uno uguale.
Haruka sale in camera soprapensiero e si
siede dietro la finestra mentre comincia a piovere; il telefono
squilla improvvisamente, ma non avendo voglia di rispondere
non si alza; lascia scattare dunque la segreteria e la voce
di Eudial, l’attuale nemico di Sailor Moon & C.O,
comunica ad Haruka che ha finalmente trovato il possessore del
talismano. Ciò che incuriosisce in questo punto è
che il messaggio registrato della segreteria reca la voce di
Michiru e che la stessa Michiru dice: “Non siamo in casa…”
questo quindi può voler dire soltanto una cosa: le due
vivono assieme! Haruka rimane molto sorpresa dell’inattesa
telefonata, soprattutto visto che Eudial propone loro un’alleanza;
sicura che le due avrebbero accettato, la nemica invia loro
tramite fax una cartina con indicato il posto del loro incontro.
In questo stesso istante rientra in camera Michiru che si asciuga
i capelli ed avvicinandosi al fax prende in mano la cartina.
- Secondo me ha scoperto davvero chi ha il talismano;
non mi pare che stia mentendo! - - Già, il sogno che abbiamo
fatto finalmente si avvera! - esclama Haruka con malcelato nervosismo,
quindi non essendo più in grado di sostenere lo sguardo di
Michiru lancia qualche occhiata al di fuori della finestra. - Me lo
sentivo… - riflette ad alta voce Haruka; per poi continuare
tra se e se: - Non ho paura di sporcarmi le mani… Sono pronta
a tutto: otterrò i talismani e li avrò a qualunque costo!
- (se solo immaginasse qual è il prezzo da pagare, dubito che
parlerebbe così!). Michiru la osserva interpretando nella maniera
più corretta il suo silenzio, quindi le si avvicina posandole
una mano sulla sua, serrata sulla gamba. Le due iniziano un delicatissimo
ed alquanto romantico gioco di mani entro il quale si capisce che
non c’è solo complicità mentale, ma anche fisica
tra le due. Al termine di questo Haruka le chiede: - Che ti prende?
Non capisco! - - Haruka mi piacciono le tue mani! - le dice l’altra
avvicinando il più possibile il suo volto a quello della compagna.
(in italiano Michiru la rassicura soltanto). Questo gesto sembra quasi
un addio… anche perché credo che Michiru senta delle
strane sensazioni in lei ma non vuole turbare ulteriormente Haruka
che sembra già abbastanza provata di suo.
(Nel doujinshi Lonely Tropical Fish di Mario Yamada, ambientato qualche
tempo prima di questo episodio, si fa esplicito riferimento ad un
sogno di Michiru in cui lei stessa viene uccisa; probabilmente quel
sogno fa riferimento proprio alla tragedia che di qui a poco si consumerà).
Haruka e Michiru convocano Usagi in cima al grattacielo che
ospita l’acquario, quindi le chiedono di non immischiarsi
nelle loro faccende; Haruka per assicurarsi che non le metta i
bastoni tra le ruote e non gli venga in mente di seguirle, le
strappa addirittura la spilla che le permette di trasformarsi
in Sailor Moon e la porta con lei. Dopo di ciò le due si
trasformano e vanno via con il loro elicottero personale. La tensione
si taglia a fette nell’abitacolo dell’elicottero,
finché Michiru non localizza il punto. Appena dopo l’atterraggio
le due guerriere temporeggiano qualche istante al di fuori dell’ingresso
della grande Cattedrale Marina. Haruka è impaziente di
sapere chi ha il talismano, ma Michiru le prende una mano e le
dice:
- Devi farmi una promessa: giurami che qualunque
cosa accada noi entreremo in possesso dei talismani…D’ora
in avanti ognuna di noi si impegnerà per compiere la missione
senza pensare alla vita dell’altra… - Haruka le risponde
anche in maniera piuttosto scostante: - Non devi ricordarmelo…
- Michiru le lascia la mano e conclude dicendo: - Già, lo sai
bene… - (anche se dal tono di voce di Michiru si intuiscono
tutt’altre intenzioni!). Entrano quindi nell’edificio.
Occorre davvero pochissimo tempo a Michiru per accorgersi che sono
cadute in una trappola, giusto il tempo di realizzarlo che le due
si trovano a dover fronteggiare dei pesanti massi che si spostano
alla velocità della luce cercando di colpirle per metterle
fuori gioco. Le due sono alquanto abili nello schivare i colpi, ma
una piccolissima distrazione di Haruka le è fatale: un masso
si scaraventa contro di lei. In un ultimo tentativo disperato di salvare
la vita della sua amata, Michiru si frappone tra Haruka ed il masso,
ricevendo così un durissimo colpo. Non solo Sailor Neptuno
viene scaraventata contro un altro masso, ma sparisce sotto gli occhi
costernati di Sailor Uranus: - Neptuno! - è l’unica cosa
che riesce ad urlare la guerriera.
Proprio in quel momento subentra la voce
di Eudial che rivela a Sailor Uranus che Sailor Neptuno possiede
un talismano. Sailor Uranus si avvia incredula a salvare la
sua compagna; corre a perdifiato lottando contro il tempo ed
alla fine arriva a trovare sia Eudial che Sailor Neptuno, la
quale giace inerte, imprigionata al masso. Appena Haruka vede
Michiru in quella disperata condizione cerca di attraversare
di corsa il ponte che le separa: - Neptuno! - urla, ma una scarica
di frecce si abbatte su di lei ferendola. Eudial inizia ad avvicinarsi
minacciosa a lei, ma Haruka non se ne cura, piuttosto il suo
primo pensiero è quello di chiedere: - Cosa è
successo a Neptuno? -
La nemica la rassicura: non ha ancora preso il suo
talismano perché prima vuole prendere il secondo che ha più
a portata di mano. Sailor Uranus capisce a malincuore che Eudial si
sta riferendo proprio a lei. La strega infatti punta diritto al petto
di Haruka il suo fucile, ma proprio in quel momento Sailor Neptuno
si ridesta. Con nuova ed ostinata forza Michiru si libera dalla prigionia
e corre verso di loro invocando il nome di Sailor Uranus. Sotto gli
occhi impauriti di Haruka, Michiru viene trafitta una prima volta.
Il dolore fisico però, è nullo se paragonato a quello
di perdere Sailor Uranus, così Michiru si rialza e dice:
- Haruka non voglio che tu muoia! - Quindi cerca di avvicinarsi
di più. - Neptuno non muoverti! - le urla Uranus consapevole
di quanto la compagna stia rischiando, ma Neptuno incurante procede
sulle ginocchia malferme; una seconda e più lunga scarica
di frecce si abbatte su di lei.
Neptuno cade a terra stremata, ma non si da per vinta, procede
nella sua avanzata nonostante Uranus le dica il contrario.
Senza ulteriori intoppi Sailor Neptuno arriva alla meta ma stremata
e vacillante esita un attimo a colpire la nemica che invece con
notevole prontezza di riflessi la colpisce provocandone l’immediata
morte. Il cristallo del cuore di Sailor Neptuno fuoriesce dal
petto della guerriera ed immediatamente si trasforma nel talismano
dello Specchio di Nettuno.
Haruka è straziata dalla
perdita della sua compagna e ripensa all’istante stesso
in cui Michiru le aveva detto che le sue mani le piacevano.
Approfittando della debolezza di Sailor Uranus Eudial vuole
impadronirsi anche del secondo talismano, ma diventa provvidenziale
l’intervento di Usagi, che pur non potendosi trasformare
ha deciso di aiutare le Outer Senshi.
Usagi compie innumerevoli tentativi per cercare di salvare la
vita di Michiru, ma Haruka che ha ormai perso ogni ragione di
vita le dice che è inutile perché ormai il cristallo
è stato trovato.
- Non sei stata ai patti Michiru, mi avevi promesso
di non salvarmi la vita… - conclude disperata Sailor Uranus;
riconsegna la spilla a Sailor Moon, quindi decide di togliersi la
vita, dopotutto anche lei possiede un talismano. Chiede quindi ad
Usagi di custodire con cura i due talismani e di impegnarsi a trovare
il terzo, poi dopo una breve colluttazione con Usagi che è
contraria al suo gesto la spunta e si spara.
Sailor Uranus resiste ancora alcuni attimi prima di spirare, attimi
in cui rivela della Suprema Essenza ad Usagi, poi stremata si abbandona
al sonno della morte. Sailor Moon farà di tutto per salvare
lei e Sailor Neptuno, tuttavia sarà provvidenziale la comparsa
di Sailor Pluto, che radunando i tre talismani, richiama il potere
di Sailor Uranus e Sailor Neptuno che compaiono prive di sensi dinnanzi
al proprio talismano. Quando il cristallo del cuore si separa dai
talismani ritorna nel petto delle rispettive padrone. La prima ad
aprire gli occhi è Michiru che guarda subito verso Haruka,
prima ancora che verso il talismano. Le due guardano esterrefatte
e si rendono conto di aver scampato il pericolo ancora una volta.
(Vi è qui uno splendido gioco di sguardi
tra le due in cui si nota la loro immensa complicità ed
il sollievo nel rivedersi l’una accanto all’altra!)
Le tre Outer Senshi riescono ad evocare la Coppa Lunare che viene
conquistata da Sailor Moon dopo un duello contro Eudial. Un nuovo
compito però attende le tre Outer Senshi, in particolare
Sailor Uranus e Sailor Neptuno: trovare la persona che incarnerà
la Suprema Essenza e salverà il mondo dal silenzio.
Ma nulla le spaventa perché hanno la consapevolezza che
anche stavolta saranno insieme e la loro unione sarà la
loro forza.
4. BASI SEMPRE PIU’ SOLIDE
Altro momento chiave nel rapporto Haruka/Michiru,
è sicuramente l’unico episodio della quarta serie in
cui compaiono; uno speciale standing alone dedicato esclusivamente
a loro due in cui abbiamo la possibilità di rivederle finalmente
per la prima volta, dopo che sono provvisoriamente uscite di scena
nell’episodio 126 della terza serie. La terza serie si conclude
infatti con Haruka e Michiru che sfrecciano sulla loro Toyota mentre
lasciano la città.
Per tutta la quarta serie questo episodio resta l’unica pietra
miliare sul loro rapporto, oltre che l’unico che ci metta al
corrente su come se la stiano passando le due.
Bisogna poi aspettare la fine della quarta serie per vederle comparire
nuovamente al fianco delle Inner Senshi in uno speciale di tre puntate.
Ciò che si evince da questa puntata comunque, è la conferma
sempre più palese che le due sono fidanzate e che dopo la fine
della battaglia campale della terza serie hanno ritenuto opportuno
prendersi un po’ di meritato riposo facendo un viaggio la cui
meta ovviamente non è specificata, ma lo si può dedurre
dalla loro permanenza in un albergo alquanto lussuoso (nel doujinshi
di Mario Yamada “Shi ga Futari wo Wakatsu made” si fa
risalire a questo episodio la decisione di non intervento da parte
delle due Outer Senshi nella battaglia contro il Dead Moon Circus,
e l’organizzazione di un viaggio in Europa che Michiru considera
come una sorta di luna di miele).
SAILOR MOON SS
Special 2 - quarta serie. NEMICI INSIDIOSI
Haruka e Michiru, sempre in
viaggio, decidono di fermarsi in un lussuoso albergo a picco
sul mare.
La loro decisione è probabilmente dettata dal fatto che
Haruka non stia affatto bene, difatti, le è venuta la
febbre. Mentre la donna riposa in camera accudita da una cameriera,
Michiru decide di distrarsi un po’intrattenendosi nel
salone dell’albergo dove un ventriloquo sta facendo la
sua esibizione con un pupazzo che reca in mano una curiosa bottiglia;
proprio questa bottiglia è l’oggetto di discussione
tra i due. Michiru decide di sedersi mentre sorseggia del vino.
Nonostante la malattia della compagna sembra essere tranquilla,
è ormai un po’ che non combattono più, ma
la vita di guerriera sembra non mancarle affatto.
Prima che lo spettacolo possa finire, però,
è presa dal senso di colpa di averla lasciata sola, ed in pensiero
per le condizioni della compagna, Michiru va via. - Sta sudando moltissimo…
- sente dire alla cameriera mentre è ancora sul pianerottolo.
Michiru si affaccia silenziosamente alla porta semisocchiusa
della camera, e nota che Haruka, nonostante il febbrone, è
intenta a fare delle avances ad una lusingata cameriera, questo
suscita non poca gelosia da parte sua, quindi decide di stroncare
in qualche modo la situazione: entra sbattendo di proposito la
porta dietro di se. Sia Haruka che la cameriera si accorgono dell’espressione
poco accomodante di Michiru e fanno in fretta ad allontanarsi
l’una dall’altra; in particolare la cameriera dimostra
una certa soggezione nei riguardi di Michiru. La ragazza dunque
la congeda spiccia: - Grazie di tutto, adesso puoi anche andare:
starò io con lei! -
La cameriera va via con un viso paonazzo dalla vergogna.
La donna ancora febbricitante rimane così sorpresa del suo
ritorno precoce che le dice: - Ciao, sei già tornata? Non ti
aspettavo così presto! - Michiru glissa completamente sulla
domanda di Haruka, per poi punzecchiarla in riferimento a quanto appena
accaduto: - Bene, ti vedo più in forma: Ti senti meglio? -
Haruka le risponde che sente di avere ancora la febbre molto alta,
poi cambia completamente discorso chiedendole se avesse scoperto qualcosa
circa eventuali nuovi nemici.
- Ho il presentimento che stia per accadere qualcosa di oscuro…
- le confessa Michiru avvicinandosi al catino posto sul comodino,
per inzupparvi un fazzoletto da apporre sulla fronte calda di Haruka.
- Capisco mi dispiace essermi ammalata proprio in questo momento…
- si colpevolizza l’altra, mentre Michiru amorevolmente le rinfresca
il fazzoletto e glielo pone sulla fronte. - Sono preoccupata per te…
- le confessa poi Haruka. (Altro che preoccupazione per le sorti della
Terra come si vuole far credere in italiano!) - Non dovresti avere
altre preoccupazioni all’infuori di quella di startene tranquilla
nel letto! - la punzecchia di nuovo Michiru; quindi Haruka fa nuovamente
riferimento al presentimento prima accennatole; lei non sente niente
di strano stavolta. Michiru si siede sul suo letto e le spiega: -
Avvertiresti pericolo se i nemici provenissero dal Sistema solare
esterno… Evidentemente ci sono condizioni diverse rispetto al
terribile attacco che ci sferrò l’Esercito del Silenzio…
Eppure dall’ultima eclissi di sole ho questo netto presagio…
-
- Una nuova minaccia incombe sulla terra… dobbiamo stare in
guardia ed essere pronte ad intervenire! - conviene Haruka.
Il nemico però è in agguato ed ascolta la loro conversazione,
designando così Haruka come prossima vittima dei loro loschi
piani.
Michiru impensierita dalla conversazione
appena avuta, decide di uscire sul terrazzino a prendere una
boccata di aria fresca, ma viene aggredita dalla cameriera,
che persa la propria coscienza è divenuta una pedina
nelle mani del nemico. La cameriera serra le mani sul collo
di Michiru e cerca di spingerla giù dal terrazzo, sulla
scogliera sottostante. Solo grazie ad un colpo di fortuna Michiru
riesce a salvarsi, appena in tempo per sentire il grido disperato
di Haruka che nel frattempo è stata aggredita dal ventriloquo
e dal suo pupazzo nella propria camera. Senza indugiare ulteriormente
Michiru si trasforma in Sailor Neptuno, e corre in soccorso
della propria compagna.
Haruka è in serie difficoltà, tenta
di reagire sfoderando anche il suo scettro per potersi trasformare,
ma la febbre per qualche istante le fa appannare la vista e a causa
della sua debolezza è costretta a lasciarlo cadere. Il pupazzo
inizia ad assorbire tutta la sua energia, finché non interviene
Sailor Neptuno: - Basta così! Voi essenze della malvagità,
simboli del male che incombe sulla terra, non so chi siate, ma io,
Sailor Neptuno con la forza che mi viene dal pianeta del mare sono
qui per punirvi! - dice presentandosi ai nemici. I due confabulano
tra di loro circa l’insuccesso della missione della cameriera.
- Lasciate andate Haruka! - intima loro Sailor Neptuno. I nemici però
sembrano non voler rinunciare a quel succulento bocconcino, quindi
Michiru si arrabbia e dice loro: - Va bene, allora dovrete combattere
contro di me! -
Il ventriloquo ed il pupazzo minacciano di far cadere in terra la
strana bottiglia che contiene le ombre delle persone: se questa dovesse
rompersi le ombre libere dalla loro prigionia si rivolterebbero contro
i loro proprietari.
Sailor Neptuno è fortemente indecisa sul da farsi, il suo cruccio
è: salvare il mondo o salvare la sua Haruka?
Prendendo qualche attimo di tempo la guerriera chiede una prova che
ciò che dicono i due sia vero, ma nessuno può provare
la verità finquando il recipiente non si rompe. Rischiando
il tutto e per tutto Sailor Neptuno scaglia il suo Deep Submerge contro
di loro; la bottiglia cade infrangendosi in mille pezzi, e solo allora
il ventriloquo è costretto ad ammettere che stava dicendo una
bugia per spaventarla. Haruka viene liberata e finalmente Michiru
può tirare un sospiro di sollievo perdendosi a guardarla per
qualche infinito istante cadere inerte ma viva sul letto. La sua attenzione
viene poi richiamata dal ventriloquo che le chiede: - Hai fatto tutto
ciò solo per salvarla? Che razza di eroina sei? - - Forse ti
stai sbagliando: un mondo senza Haruka non è degno di essere
salvato! - risponde la ragazza con una lucidità disarmante
( Alla faccia della versione italiana nella quale da ad intendere
che il salvataggio di Haruka è una situazione contingente al
salvataggio della Terra!)
Haruka sembra riprendere conoscenza, così si sente pronta per
recuperare lo scettro e trasformarsi in guerriera. - Te la farò
pagare! - dice, ed è infatti proprio lei a dare il colpo di
grazia al pupazzo grazie all’intuizione brillante di Sailor
Neptuno che le lascia ad intendere che non è il ventriloquo
il vero nemico ma il pupazzo (nella versione italiana Haruka si perde
in uno stucchevole ringraziamento nei riguardi dell’amica, ringraziamento
che invece non c’è, anzi, sembra quasi che avesse dato
per scontato l’intervento superlativo della compagna). Con una
forza incredibile Sailor Uranus scaglia il suo World Shaking contro
il pupazzo frantumandolo in mille pezzi.
Il pericolo è ormai
scongiurato, le due possono tornare a godersi le meritate vacanze,
a maggior ragione adesso che la bionda sta decisamente meglio;
infatti Haruka e Michiru guardano come sempre il mare appoggiate
alla loro auto: - Come ti senti? - le chiede d’improvviso
Michiru. - Molto meglio dopo aver utilizzato tutto quel potere!
- le dice sorridente Haruka. - Cos’è quello? -
le chiede curiosa Michiru indicando qualcosa che Haruka si rigira
tra le mani. - E’ un frammento di quel pupazzo. Potrebbe
essere questo il nuovo nemico? - si chiede pensosa.
Il pericolo è ormai scongiurato,
le due possono tornare a godersi le meritate vacanze, a maggior
ragione adesso che la bionda sta decisamente meglio; infatti
Haruka e Michiru guardano come sempre il mare appoggiate alla
loro auto: - Come ti senti? - le chiede d’improvviso Michiru.
- Molto meglio dopo aver utilizzato tutto quel potere! - le
dice sorridente Haruka. - Cos’è quello? - le chiede
curiosa Michiru indicando qualcosa che Haruka si rigira tra
le mani. - E’ un frammento di quel pupazzo. Potrebbe essere
questo il nuovo nemico? - si chiede pensosa. - Non ti preoccupare,
loro si prenderanno cura del mondo! - ultima Michiru riferendosi
alle Inner Senshi. - Hai ragione, loro se ne prenderanno cura!
- conviene serena Haruka.
(Da notare come nella versione originale a loro non
frega assolutamente nulla di rientrare in azione, piuttosto lasciano
il nemico alle Inner senshi, ma le vacanze per loro sono sacrosante!!)
5. LA CONFERMA DEL RAPPORTO OMOSESSUALE TRA
LE DUE
Comunque la serie in cui tutti i dubbi (per chi ancora ne avesse)
sulla natura del rapporto tra Haruka e Michiru vengono fugati, è
sicuramente la quinta. In questa serie infatti, fin dal primo episodio
vi è un crescendo di situazioni che identificano in maniera
sempre più univoca e disambigua il rapporto tra le due. Se
nella terza serie le vicende di Haruka e Michiru sono in un certo
qual senso avulse dal contesto generale, ma rappresentano il filo
conduttore della stagione, nella quinta serie si riscontra una maggiore
coesione tra il gruppo Inner/Outer; una coesione che porterà
entrambi i team a lavorare spesso insieme. E’ proprio aprendosi
alla vita sociale con le altre Sailor, che le due daranno notizie
sempre più dettagliate sulla loro vita privata. Tuttavia l’analisi
di questa serie risulta un po’ frammentaria in quanto, non essendo
più tra le principali protagoniste (l’arrivo delle Sailor
Starlights eclissa leggermente il gruppo delle Outer Senshi), le due
compaiono complessivamente soltanto in una quindicina di episodi;
inoltre la loro storia viene relegata a fotogrammi di pochi secondi,
dunque non è sulla quantità ma sulla qualità
di questi fotogrammi che si incentra questa analisi.
A dispetto dell’intero gruppo delle Outer, Haruka e Michiru
troveranno una sorta di “riscatto personale” almeno negli
ultimi episodi, dal 196 al 198, di cui rimangono le assolute, indiscusse
protagoniste. La vicenda legata al loro tradimento infatti, balza
prepotentemente in primo piano, offuscando le vere interpreti della
stagione: Sailor Moon e le Star Lights, e durerà per tutti
e tre gli episodi, fino al momento della loro morte.
Dato l’esiguo numero di episodi e la brevità delle scene
in cui sono presenti, è possibile in questa sede descrivere
tutto ciò che accade in ogni singolo episodio in cui compaiono
Haruka e Michiru; analizzando puntata per puntata si scoprono così
quali sono i dettagli che aiutano a confermare l’omosessualità
di questa coppia. Si ricorda che quest’analisi è specifica
e relativa solo al loro rapporto, quindi se ci si vuol fare un’idea
generale anche del resto, occorre guardare l’Anime (preferibilmente
nella versione originale sottotitolata), le cui puntate sono tutte
scaricabili da You tube. Di seguito sono riportati gli episodi in
questione divisi in due gruppi, così come è stato proposto
dall’Anime stesso.
SAILOR MOON STARS
Episodi da 167 a 172. - saga delle Mirror Paredory. IL RITORNO
DI NEHELENIA
Haruka e Michiru ritornano in Giappone dopo il loro
lungo viaggio. Come di consueto le due si recano sul grattacielo al
cui ultimo piano vi è un immenso acquario, per rilassarsi un
pochino, ignare che il loro relax sarebbe finito di lì a poco;
la regina Nehelenia infatti, acerrima nemica del Dead Moon Circus,
è stata misteriosamente risvegliata e adesso promette vendetta
contro Sailor Moon e tutte le sue alleate.
Haruka e Michiru sostano davanti ad un enorme vasca fissando gli animali
contenuti al suo interno quando ad un tratto Haruka chiede a Michiru:
- Davvero ti piace tutto ciò? - - Adesso mi sento rilassata,
potrei stare qui per ore! - le risponde Michiru volgendole lo sguardo.
- Io sarei molto più rilassata contemplando il mio volante!
- constata Haruka provocando la risata della sua compagna che incalza
dicendo: - Non essere sciocca! Non stavo parlando dei pesci!
riferendosi invece alla guida
di Haruka. La bionda cede ad un espressione a metà tra
il sorpreso e l’offeso, le due comunque escono sulla terrazza
tuffandosi nella notte stellata e nella strana ma eccezionale
pioggia di stelle cadenti che le circonda. Haruka le si avvicina
e prendendola in giro le chiede: - Beh, e di questo che mi dici?
- - Quanto è meravigliosa questa pioggia di stelle cadenti!
- sospira quasi sognante l’altra, mentre Haruka la fissa
amorevolmente. - Sono d’accordo, è meravigliosa!
- conferma Haruka. Michiru prende il suo talismano in mano e
fissandolo confessa ad Haruka: - Solo pochi minuti fa ho avvertito
l’apparizione di un’energia maligna che ha oscurato
la luna… -
- Un nemico? - le chiede la bionda preoccupata.
- Non lo so, è andato di nuovo via… - concluse perplessa
Michiru. Haruka cogliendo la preoccupazione della compagna le suggerisce
che forse l’ombra apparsa nel suo specchio non era altro che
il frutto di un disturbo dovuto alla gravitazione della Terra. - Sei
molto ottimista vero? - le risponde Michiru che fissando nuovamente
lo specchio non riesce a scacciare dalla mente le sue strane fantasie.
Ancora Haruka cerca di distrarla dicendole: - Tutto ciò che
il tuo specchio non riesce a catturare è solo un bel ragazzo!
- - Non è carino dire questo da parte tua! - risponde piccata
Michiru. - Io non la penso così, dico solo che credo in te…
- risponde dolcemente Haruka. Michiru, rassicurata, poggia il proprio
capo sulla spalla della compagna; le due rimangono qualche istante
ferme in quella posizione ad osservare le stelle cadenti, quando improvvisamente
la pioggia finisce. - Sono scomparse… - consta Haruka.
Molte persone intorno a loro
iniziano improvvisamente a sentirsi male, la stessa Haruka viene
colta di sorpresa da una scheggia che cadendo dal cielo le ferisce
una mano. L’espressione di dolore della bionda richiama
l’attenzione della sua compagna che preoccupata le chiede
di farle vedere la mano sanguinante. Con estremo amore (qua
si denota anche la profondissima intimità tra le due)
Michiru le prende la mano tra le sue e inizia a succhiarle via
il sangue insieme alla scheggia conficcatasi sottopelle. Sul
fazzoletto che Michiru reca in mano, oltre a piccole macchie
di sangue si scorge una minuscola scheggia che sembra essere
di vetro. Il minuscolo frammento all’apparenza del tutto
innocuo inizia a sprigionare pericolosi lampi di energia negativa,
quindi Haruka intuendo il pericolo allontana il fazzoletto dalle
mani di Michiru scaraventandolo a terra. Le due sembrano confuse
e spaventate, soprattutto quando da questo frammento si genera
una creatura mostruosa, fatta interamente di vetro.
- Chi sei tu? - chiede Haruka, ma si accorge che
contemporaneamente anche gli altri frammenti sparsi in terra sulla
terrazza prendono vita. Le nemiche sembrano avercela proprio con loro,
dato che le accerchiano, negando loro la fuga, anche se Haruka e Michiru
mettendosi nella loro classica posizione di battaglia, spalla contro
spalla, lasciano intuire che non hanno nessuna voglia di fuggire.
- Non potrebbe oscurarsi qualche volta il tuo specchio? - ironizza
Haruka. - Non è il momento di scherzare! - taglia corto Michiru.
- Mi spiace. - conclude Haruka. La voce della regina Nehelenia non
tarda a farsi sentire, e le due capiscono di essere il suo bersaglio
in quanto “gente della Luna Bianca”. Il coraggio e la
determinazione di Haruka saltano immediatamente fuori, le Mirror Paredory
attaccano, ma è Sailor Pluto a risolvere momentaneamente la
situazione intervenendo.
La gioia delle due di rivedere finalmente dopo molto tempo la loro
amica di avventure svanisce quando entrambe si accorgono del fagotto
che Setsuna reca in mano. E’ la piccola Hotaru che la guerriera
è andata a prelevare al padre in quanto è giunto il
momento che combatta anche lei. Haruka e Michiru non sono d’accordo;
in quanto genitori putativi della piccola, sia pure solo per qualche
giorno, avrebbero voluto per lei una vita serena, lontana da lotte
e scontri, ma a quanto pare non c’erano riuscite. Sailoro Pluto
intima alle due di trasformarsi, non è quello il momento per
trattenersi in amabile conversazione.
Sailor Uranus e Sailor Neptuno
sono adesso in grado di dare man forte a Sailor Pluto, così
le nemiche vengono sconfitte velocemente, ma Michiru scopre
con orrore che per ogni Mirror Paredory che distruggono se ne
riformano molte altre. Colta alla sprovvista Haruka viene attaccata
da una delle nemiche che con molta forza la scaraventa giù
dal parapetto della terrazza sotto gli occhi atterriti di Michiru.
Senza perdersi d’animo Sailor Neptuno corre in aiuto della
compagna afferrandola per un braccio, giusto un istante prima
della sua rovinosa caduta dal grattacielo. Lo sforzo per issarla
su da parte di Michiru è visibilmente immane, eppure
le due non mancano di scherzare alludendo ad alcuni piccoli
dettagli della loro vita sessuale, difatti Michiru la rimprovera:
- Penso che tu abbia mangiato troppi dolci in questi giorni!
- - Non avrei mai pensato di sentire questi discordi al di fuori
di un letto! - scherza Haruka, certa che la sua amica non avrebbe
lasciato la presa per nulla al mondo. (Nella versione italiana
vi è un dialogo più melenso, un patetico addio
che lascia intendere che Sailor Uranus è troppo pesante
e Sailor Neptuno non riesce a sorreggerla per molto.
Personalmente credo che la versione originale sia
molto meglio sia perché conferma che le due sono una coppia
collaudata che ha anche consumato rapporti sessuali, sia perché
è palese che Sailor Neptuno non avrebbe lasciato la mano della
compagna neppure per tutto l’oro di questo mondo). L’attenzione
delle due viene richiamata nel momento in cui, anche Sailor Pluto
viene fatta prigioniera e le Mirror Paredory hanno libero accesso
alla piccola Hotaru sulla quale sono decise ad infierire. Le grida
delle tre Outer ridestano la piccola addormentata che accorgendosi
del pericolo sprigiona la sua invincibile forza, una forza tanto potente
da consentire anche la trasformazione delle tre Outer in Super Sailor
Senshi. Con i nuovi poteri non risulta molto difficile battere le
Mirror Paredory, ma una nuova agghiacciante scoperta aspetta le tre
guerriere: la liberazione dell’energia di Sailor Saturn ha permesso
alla creatura in fasce di crescere in maniera repentina, comparendo
loro dinnanzi nelle vesti di una bambina da già tre anni.
Dopo la battaglia contro le
Mirror Paredory Haruka e Michiru decidono di tornare a casa
propria, realizzando che la villetta appena in periferia dove
abitano è grande abbastanza per ospitare anche Setsuna
e la piccola Hotaru di cui inizieranno a prendersi cura come
due veri, bravi genitori farebbero. Alcuni giorni dopo infatti
Haruka e Michiru rincasano con la spesa e Hotaru corre subito
verso di loro augurandogli: - Bentornate! - - Siamo a casa!
- le si rivolge dolcemente Haruka con ancora il sacchetto della
spesa tra le mani. - Papà Haruka e Mamma Michiru stavo
studiando con Setsuna! - continua ancora la bambina
(Nella versione originale Haruka
e Michiru vengono chiamate con l’appellativo di papà
e mamma, dalla piccola Hotaru che probabilmente vede in loro
le figure parentali più prossime e più somiglianti
a “genitori”). - Davvero? Ma che brava bambina!
- dice Michiru avvicinandosi a lei ed Haruka a completare il
quadretto famigliare. - E cosa stavi studiando oggi? - le chiede
chinandosi verso di lei Haruka. Hotaru recita dapprima le parole
di una poesia, poi dei versi di Shakespeare sotto gli occhi
piacevolmente strabiliati delle due consorti. Improvvisamente
l’attenzione della bambina viene calamitata da una farfalla
che le passa di fianco e la piccola prende ad inseguirla. Haruka
e Michiru sono ancora incredule del fatto che la graziosa Hotaru
completa l’armonia del quadretto famigliare.
La bionda però non riesce a far a meno di
pensare ai giorni precedenti in cui la bambina era solo una neonata
in fasce, e alla sua strana quanto repentina evoluzione a seguito
dello scontro contro le Mirror Paredory; è un chiaro segno
che le situazioni stanno precipitando vertiginosamente. Michiru sembra
penetrare perfettamente nei pensieri della compagna e si associa a
lei nel ragionamento. Anche Setsuna ha notato la stessa cosa delle
altre due, ma la loro attenzione diene spostata da quell’argomento
alla sparizione di Hotaru. Col cuore in gola le tre prendono a cercarla
in lungo e in largo per la casa, e finalmente la trovano nella sua
stanza, assorta nei suoi pensieri di morte e distruzione, tanto da
creare un microcosmo che mostra alle altre Outer Senshi la fine che
farà la Luna e tutto il sistema solare se le Guerriere Sailor
non riescono a sconfiggere i nemici insidiosi. La proiezione di questo
microcosmo costa però alla piccolina sforzi notevoli, difatti
poco dopo sviene sotto gli occhi terrorizzati delle tre. Haruka da
buon papà si precipita a soccorrerla. Quando sopraggiungono
le tenebre, Michiru da brava mamma porta Hotaru a letto ed aspetta
con lei finché non si è addormentata, poi torna in salotto
dove la sua consorte e Setsuna la attendono. Michiru prende posto
sul divano accanto ad Haruka, quindi incominciano tutte insieme a
ragionare sul modo di agire per debellare la minaccia del nemico.
La piccola però dopo poco si sveglia, difatti le tre sentono
i suoi passi leggeri avvicinarsi al salotto, ed in me che non si dica
sono colte da una nuova sorpresa: Hotaru ha assunto l’aspetto
di una ragazzina intorno ad una decina d’anni o poco più.
Mentre ancora si chiedono come sia possibile un simile prodigio, Hotaru
avverte le Outer che stavolta bisogna far fronte comune con le Inner
Senshi per debellare tutte insieme la nuova minaccia che incombe sulla
terra, ed in effetti l’intervento delle Outer Senshi al tempio
di Hikawa, teatro di battaglia tra le Mirror Paredory e le Inner Senshi,
sembra quanto mai opportuno e calzante per far capire a Sailor Moon
e alle altre che stavolta le guerriere Sailor del sistema solare esterno
combatteranno al loro fianco. Di nuovo dopo la battaglia le Outer
Senshi al gran completo tornano a casa per rinfrancarsi dalla fatica
della battaglia, e insieme guardano il telegiornale che annuncia notizie
poco rassicuranti circa una strana malattia che sta colpendo i giovani
soprattutto, che sembrano ossessionati dagli specchi. Michiru, seduta
con il suo talismano fra le mani, constata che anche i nemici che
le avevano attaccate pochi giorni prima assomigliavano proprio a degli
specchi, quindi inizia a fissare il suo specchio, che dal canto suo
le restituisce per qualche istante l’immagine del Principe Endymion
catturato dal nemico. La ragazza rimane profondamente turbata da quella
visione, certa che ciò che il talismano le ha rivelato corrisponda
alla realtà. Condivisa la sua ragionevole preoccupazione con
le altre, tutte decidono che è il momento di intervenire per
verificare se ciò che Michiru ha visto nello specchio corrisponde
effetivamente alla realtà. Haruka e la compagna si avviano
dunque a casa di Mamoru, mentre Setsuna ed Hotaru vanno al tempio
di Hikawa per adunare anche le altre.
Le compagne di vita e guerriere, vengono bloccate all’ingresso
del palazzo di Mamoru dalle Mirror Paredory, un nuovo scontro si rende
dunque inevitabile. Spalla contro spalla, le due fronteggiano con
i loro talismani le nemiche, anche se Michiru si lascia andare ad
una confidenza: - Oggi ho desiderato davvero che la mia intuizione
non fosse corretta… - dice all’altra rimpiangendo i giorni
tranquilli che sembrano ormai solo un vecchio ricordo. - Davvero?
Io penso che sia molto meglio che perdere tempo! - ribatte Haruka.
- Stai dicendo che perdi tempo quando stiamo insieme? - la rimbecca
con un pizzico di malizia Michiru, per poi continuare il combattimento.
Stavolta risulta tempestivo l’intervento delle Inner e delle
altre due Outer. Mentre le Outer tengono a bada le Mirror Paredory,
le Inner Senshi raggiungono l’appartamento del principe scoprendo
però un’amara sorpresa: Mamoru è già nelle
grinfie della perfida Nehelenia. Anche le Outer accorrono giusto in
tempo per udire le parole della malvagia;
la sua promessa rivolta a Sailor
Moon, suona a tutte crudele e spietata: la nemica ucciderà
ad uno ad uno tutti coloro che hanno un vincolo di affetto con
la guerriera. La piccola Chibiusa, una volta rapito il papà,
inizia a sparire perché vittima di un paradosso temporale,
quindi tocca alle dieci guerriere Sailor rimettere tutto in
ordine, difficile però escogitare un piano dato che Usagi
dopo la separazione da Mamoru sembra aver perso la testa, e
contro il parere di tutte le sue compagne è decisa ad
andare a salvare il fidanzato pur essendo consapevole di cadere
in una trappola, quindi si trasforma e va via.
Le guerriere Sailor al gran completo, decidono di
sfruttare i loro poteri per teletrasportarsi nella dimensione di Nehelenia:
Usagi è stata un incosciente, ma non per questo le sue amiche
e guardiane non debbono aiutarla.
Mentre Sailor Moon vaga nel mondo di desolazione di Nehelenia, le
altre Sailor ancora in viaggio, vengono divise e da allora si troveranno
appaiate con compagne che non si sarebbero mai aspettate, così
Sailor Uranus si trova a dover combattere con Sailor Mercury, mentre
Sailor Neptuno con Sailor Mars.
Durante le singole mini battaglie, entro cui comunque tutte le Senshi
(tranne Sailor Moon) verranno catturate e soccomberanno, Haruka fa
un confronto tra Sailor Mercury, che le è stata affiancata
nella lotta contro Nehelenia, e la sua amatissima Sailor Neptuno:
- “C’è qualcosa di diverso… Forse dovrei
correre stando alla sua velocità…” - pensa Haruka
in corsa, voltandosi indietro e notando il grande distacco di Ami;
un’immagine di Michiru che corre al suo fianco le compare per
qualche istante. - “Capisco... Eri tu l’unica che correva
stando sempre al mio stesso passo!” - riflette Haruka alludendo
ad una delle innumerevoli capacità della sua compagna di vita
e battaglia.
In un altro luogo invece Michiru
e Rei si ritrovano insieme a combattere per la prima volta.
Data l’identica personalità carismatica e intuitiva
di Sailor Neptuno e Sailor Mars, Michiru tenta di alleggerire
un po’ la situazione in cui è capitata con l’inaspettata
compagna. Rei dice qualcosa a proposito di Usagi, Michiru quindi
commenta: - Voi due siete buone amiche… Come me e Uranus…
- - Per favore non dire cose del genere! - ribatte Rei indignata:
lei ed Usagi non sono gay! Questo sembra essere il sottinteso.
Alla fine dell’avventura Sailor Moon con l’aiuto
delle amiche risvegliate e di Mamoru e Chibiusa salvati, sconfigge
Nehelenia, donandole una nuova vita senza tormenti e solitudine.
Episodio 179. UNA CUOCA PROVETTA
Haruka e Michiru incontrano Usagi in biblioteca e
la vedono molto giù. Da quando Mamoru è partito per
frequentare l’università negli Stati Uniti, non ha ancora
sue notizie ed ogni giorno scrive una lettera con l’intento
di spedirgliela. Le due, sebbene con la loro solita discrezione, intuiscono
tutto e specialmente Haruka si ripromette di starle vicino.
Alla fine dell’episodio, forse perché
probabilmente hanno iniziato a fare nuove indagini sui fatti
accaduti di recente, forse perché allertate dal loro
intuito, Haruka e Michiru capiscono che una nuova potentissima
e devastante minaccia incombe sulla Terra, quindi è arrivato
anche per loro il momento di rientrare definitivamente in azione.
Le due osservano il tramonto sul mare preoccupate, quindi Michiru
chiede ad Haruka: - Avrà ma i fine la nostra battaglia?
- Haruka cerca di rassicurarla rispondendole con dolcezza: -
Non importa finché sono al tuo fianco… -
Episodio 180. IL CONCERTO
I Three Lights e Michiru suonano insieme ad un importante
concerto, entrando per la prima volta in contatto tra di loro. Dopo
il concerto Seya, che rimane piacevolmente colpito dalla musica e
dalla persona di Michiru, entra nel suo camerino; il ragazzo è
estremamente affascinato dalla raffinata violinista, e Michiru dal
canto suo è sempre stata una provocatrice, tra i due sembrano
quindi volare troppe paroline ambigue:
Seya: - Congratulazioni! -
Michiru: - Congratulazioni anche a voi, siete molto bravi.-
Seya: - Anche tu Michiru, sei stata fantastica! -
Michiru: - Davvero?? Grazie! -
Seya: - A dire la verità sono un tuo grande ammiratore…
-
Michiru: - Tu? Non sembri una persona che ascolta musica classica,
ma grazie lo stesso. Tieni segreta la cosa alle tue fans, in caso
contrario non so cosa potrebbero farmi! -
Seya: - Sei davvero misteriosa… -
Michiru: - Se è per questo anche tu… -
Seya: - Voglio conoscere molto di più di te… -
Michiru: - Davvero? Allora vorresti aiutarmi a cambiarmi? -
In quel momento però Haruka rientra nel camerino con Usagi
e non gradisce affatto la presenza del ragazzo, con cui Michiru sembra
giocare senza badare troppo ai suoi sentimenti.
Haruka: - Sono tornata Michiru! -
Usagi: - Michiru! Oh, Seya! -
Seya: - Testolina buffa! Bene bene, sei con un bel ragazzo! -
Usagi: - Non essere sciocco, Haruka è…-
Michiru, capisce che Haruka sta per perdere la pazienza, quindi cercando
di riparare alla scabrosa situazione venutasi a creare interviene
continuando la frase di Usagi: - La mia amata compagna! -
Seya: - Oh, che cattiva Michiru! Piacere di conoscerti, sono Seya
Kou! -
Haruka: - Haruka Tenoh. Piacere di conoscerti. - La bionda non ama
particolarmente quel tipo e cerca infatti di mollargli un pugno, visibilmente
seccata dal suo flirtare con Michiru. Seya però con prontezza
di riflessi la blocca.
Seya: - Che simpatico saluto, eh? -
Haruka: - Va via! -
Seya: - Bene Michiru, buona serata. Vieni a trovarci più
tardi testolina buffa! Ci vediamo. -
Haruka: - Non lasciarlo più entrare nel tuo spogliatoio,
intesi? -
Michiru: - Oh, sei gelosa? -
Usagi: - Haruka per favore
accetta le mie scuse da parte sua. Può essere sgarbato,
ma è un bravo ragazzo. Per favore perdonalo! -
Michiru capisce che è arrivato il momento di rimanere
un po’ sola con la compagna anche per cercare di calmarla,
quindi suggerisce ad Usagi di accettare l’invito di Seya.
Quando sono finalmente rimaste sole Haruka tenta di discolparsi:
- Michiru io… - L’altra le poggia sensualmente un
dito sulle labbra per farla tacere, quindi le chiede: - Adesso
vuoi aiutarmi a cambiarmi? -
- Certamente! - è la risposta secca e soddisfatta di
Haruka.
Episodio 181. UNA GIORNATA INSIEME
Haruka e Michiru stanno passeggiando tranquillamente
per il parco quando incontrano Usagi. Le due le chiedono cosa ci faccia
in un giorno festivo al parco, quindi Usagi risponde loro che ha un
appuntamento con Seya, ma Haruka sembra non prenderla molto bene quindi
la mette in guardia dagli eventuali pericoli in cui potrebbe incorrere
se davvero ha intenzione di uscire col ragazzo.
- Che ci fai qua? - dice Haruka attirando l’attenzione di Usagi.
- Solo le coppie e i piccioni vengono al parco in un giorno di vacanza!
- interviene maliziosa Michiru (loro due a quale categoria appartengono?
Non hanno ali, ne piume quindi non possono essere piccioni!). Usagi
in imbarazzo cerca di parlare ma viene preceduta ancora dalle due:
- Hai un appuntamento? - domanda Haruka. - Si che ce l’hai!
- conferma Michiru.
La ragazza dai lunghi codini biondi rivela infine: - Si, Seya mi ha
chiesto di andare da qualche parte stamattina… -
Il solo nome del ragazzo basta a scaturire la collera di Haruka che
risponde: - Seya? Approccia proprio indiscriminatamente le donne!
Non essere troppo disponibile! O sarà troppo tardi se sarai
catturata dal lupo mio piccolo pollo! -
Usagi: - Oh, per piacere! Non è come credi! -
Michiru: - Ad Haruka non piacciono molto gli uomini famosi! -
Haruka: - Hey! -
Michiru: - Lo so, lo so! Ciao! -
Michiru prende Haruka per un braccio e la trascina
via con se; la donna non è molto felice del trattamento
riservatole quindi protesta: - Mi stai facendo male! -
Michiru: - Io? -
Haruka: - Voglio che mi tocchi più gentilmente! -
Michiru: - Dopo, quando siamo sole! -
Usagi che osserva la scena basita, rivolge a Luna una domanda
circa il significato di diventare grandi; prendendo Haruka e Michiru
come modello domanda: - E’ questo il modo in cui si comportano
i grandi? -
Episodio 184. UNA SERATA CON SEYA
Haruka e Michiru sono in viaggio con la loro auto
quando tutt’ad un tratto questa si ferma e non vuole più
ripartire. E’ calata ormai la sera e le due si rendono conto
di essere più vicine a casa di Usagi che non a casa propria,
quindi decidono di fare un’improvvisata e di andare a trovare
la loro amica, ignare che quella stessa sera in casa di Usagi si svolge
un festino a cui partecipano anche i Three Lights. L’astio della
guerriera di Urano, nei riguardi dei tre nuovi amici delle Inner Senshi
è divenuto ormai una cosa risaputa, ma le ragazze non riescono
a spiegarsi il perché. Il clima sembra riscaldarsi eccessivamente
quando Haruka e Seya intraprendono la loro ennesima discussione, in
cui la bionda sembra dubitare della buonafede del ragazzo nel relazionarsi
con Usagi, a quel punto l’intervento di tutti i presenti diventa
inevitabile.
Rei: - Ascolta Usagi, perchè sono ai ferri corti? -
Usagi: - Ho saputo che ad Haruka non piacciono gli
uomini. - dice riferendosi a una cosa che Michiru aveva detto
quando si erano incontrate tempo prima, ma equivocando un po’.
Yaten rivolgendosi a Taiki: - Tutto questo ha un senso, non ti
pare? -
- Non prenderla sul serio! - tenta di discolparsi Haruka che prontamente
viene difesa da Michiru: - Ad Haruka non piacciono gli uomini
famosi… - (E' questo che Michiru aveva detto ad Usagi quando
si erano incontrate tutte e tre).
Inner Senshi: - Questo ha senso!! -
Haruka: - Tutto ciò non ha affatto senso!! -
Episodio 194. LA PRINCIPESSA
Quando il nemico decide di prendere di mira Sailor
Moon per strapparle il suo seme di stella, tutte le Inner, con l’aiuto
di Haruka e Michiru, decidono di proteggere la loro principessa organizzando
dei turni di sorveglianza. Le due Outer che stanno cominciando a diventare
impopolari presso la compagnia di Usagi, si ostinano a non tollerare
la frequentazione tra le Inner e le Starlights, specialmente dopo
la rivelazione della Principessa Kakkyu, che informa Sailor Moon dell’azzardata
missione a cui dovrà sottoporsi (secondo loro una missione
suicida provocata dall’egoismo e dall’inettitudine delle
Starlights che non hanno difeso il loro pianeta mentre veniva distrutto);
intervengono quindi molto volentieri nelle battaglie, cercando di
svolgere un azione dissaldante tra i due gruppi. Nonostante le antipatie
che si sono attirate addosso, causate dall’incomprensione e
dal fraintendimento di alcuni dei loro comportamenti da parte delle
Inner, Haruka e Michiru sono le prime a cominciare il turno di notte;
le due decidono però di non invadere gli spazi e la libertà
di Usagi, quindi si posizionano di guardia al di fuori del cancello
di casa Tsukino. Difatti nella loro auto si apprestano a trascorrere
una nottata insonne per tutelare la loro amica. Haruka sembra tra
le due la più pensierosa, tanto che Michiru cerca di distrarla
offrendole un po’ di caffè. Haruka adagiata col busto
sul volante le dice: - E’ troppo dolce… - - Oh, è
lo stesso di sempre… due cucchiaini di zucchero… - replica
docilmente Michiru credendo che la compagna stesse riferendosi alla
bevanda. - Ma no… Parlavo della nostra principessa…
Il Raggio della Speranza o cos’altro la porterà
alla rovina… - chiarisce l’equivoco la bionda. Michiru
allora comprende immediatamente il dolore misto alla rabbia di
Haruka e riallacciandosi al suo discorso commenta: - L’obiettivo
del nemico è il suo seme di stella giusto? - Haruka mal
celando il suo turbamento si appresta a cambiare frettolosamente
il discorso: - Fa troppo freddo non credi? - - Vuoi che ti riscaldi?
- replica ancora con amorevolmente l’altra. - Bene allora
me ne daresti un altro? Nero per favore! - dice Haruka apprezzando
finalmente il buon caffè della compagna. - Si, certamente!
-
conclude Michiru con amore e pazienza. (Si nota
la profonda intimità tra le due, un’intimità che
spinge Michiru a conoscere addirittura quale sia il modo in cui Haruka
preferisce il caffè: forte, nero e con due cucchiaini di zucchero!).
Episodio 195. I THREE LIGHTS SI SCIOLGONO
Appena udita la notizia dello scioglimento del gruppo
musicale dei Three Lights, Usagi tenta di recarsi da Seya per chiedergli
spiegazioni. Il suo tentativo viene però ostacolato per l’ennesima
volta da Haruka e Michiru che essendo ancora alle sue calcagna le
impediscono di andare. Solo dopo una lunga opera di convincimento,
Usagi ottiene di andare dall’amico, a patto però che
Haruka e Michiru l’avessero accompagnata. La bionda è
categorica: questa deve essere l’ultima volta che Usagi cerca
Seya.
Quando il gruppo arriva a destinazione, in tempo prima dell’inizio
dell’ultimo concerto della band, Seya sentendosi in imbarazzo
chiede a tutti i presenti, comprese le “antipatiche” Haruka
e Michiru di lasciarlo qualche istante solo con Usagi. Haruka concede
loro solo cinque minuti. La Principessa Kakkyu, intuendo il bisogno
di chiarirsi tra i ragazzi, invita anche Yaten e Taiki ad uscire insieme
a lei. Al di fuori della stanza i ragazzi non perdono tempo ed iniziano
ad attaccare Haruka e Michiru che sembrano averli stancati col loro
fare prepotente e presuntuoso.
Taiki: - Molto presto questo pianeta sarà trasformato in un
campo di battaglia! Vi renderete conto di quanto sia realmente spaventosa
la battaglia! -
Yaten: - Non potrete sconfiggere
Galaxia! Potete fingere finché volete! -
Haruka: - Qualsiasi cosa accada porteremo a termine la nostra
missione! -
Michiru: - Noi abbiamo qualcosa da proteggere anche a costo
dei sacrificare le nostre stesse vite! -
L’alterco si interrompe quando Seya esce dal camerino
ed esorta gli amici ad andare a cantare per l’ultima volta.
Al concerto assistono tutte le Inner Senshi, e in disparte insieme
a Chibi Chibi e alla Principessa Kakkyu anche Haruka e Michiru.
Il concerto viene funestato dai nemici che ancora
una volta attaccano all’impazzata senza avere un reale obiettivo
preciso. Sailor Neptuno e Sailor Uranus sono le prime a trasformarsi
e ad entrare in azione, seguite a ruota dalle Starlight e da Sailor
Moon. Il battibecco tra le due Outer Senshi e le Starlight sembra
essere ripreso a causa ulteriori divergenze di opinioni, provvidenziale
è l’intervento delle Inner senshi. La Principessa Kakkyu
tenta di mettere pace tra i vari gruppetti, ma tutto precipita quando
intervenendo Galaxia in persona la principessa viene privata del suo
seme di stella. La nemica giura alle guerriere Sailor che quelli sono
i loro ultimi istanti da vive, prima che esse possa prendere tutti
i loro semi di stella.
La battaglia per la salvezza della Terra ha inizio e tutte le guerriere
Sailor ci sono ormai dentro fino al collo.
Episodio 196. I SEMI DI STELLA
La minaccia di Galaxia è diventata ormai concreta
e tangibile e la terrà è in pericolo. Sailor Mercury
localizza il quartier generale del nemico presso la sede di Galaxy
TV. Le Starlights decidono di recarsi dalla nemica, ma nonostante
tutti i diverbi precedenti sono le stesse Sailor Uranus e Sailor Neptuno
a sconsigliar loro di andare. I consigli delle due Outer rimangono
però inascoltati. Approfittando di un attimo di distrazione
di Sailor Moon la nemica cerca di colpirla a tradimento, ma tutte
le presenti sono pronte a proteggerla facendo scudo con il loro corpo.
Provvidenziale è l’intervento di Sailor Pluto e Sailor
Saturn che impediscono alle compagne di rimanere ferite.
Tutto il gruppo Sailor, Inner ed Outer si recano al tempio di Hikawa
per decidere un piano d’azione; la battaglia che le aspetta
non sarà ne facile ne veloce, ed ognuna di loro, nonostante
l’ ottimismo di circostanza sa benissimo che il prezzo che dovrà
tributare alla malvagia; ma la terra non si tocca: Galaxia non riuscirà
a distruggerla come ha fatto col pianeta delle Starlights. Haruka
e Michiru non riescono più a stare con le mani in mano e decidono
di intervenire, non importa quale sia la posta in gioco, loro sanno
di dover proteggere la terra, quindi insieme si allontanano dal gruppo,
ancora titubante sul da farsi. - Va bene per te se non la saluti?
- le dice Michiru riferendosi ad Usagi, ben sapendo quale sia il legame
che la lega ad Haruka. - Sembra quasi che non debba rivederla più!
- sdrammatizza la bionda. - Potrebbe anche essere… - incalza
seriamente l’altra. Le due iniziano la discesa delle gradinate
del tempio abbracciate. - Va tutto bene perché tu sei con me,
giusto? - chiede preoccupata Haruka. - Giusto! - conclude Michiru
calmandola. Setsuna ed Hotaru non possono lasciar andare da sole le
loro compagne guerriere, troppe sono le cose che durante quel periodo
hanno condiviso, così le raggiungono decidendo di unirsi alle
amiche, e di agire ancora una volta, forse l’ultima, insieme.
Le Outer riescono a penetrare
nella sede di Galaxy TV e scorgono le Sailor Starlights che
stanno combattendo contro la nemica, ma questa sembra troppo
forte perché queste abbiano possibilità di batterla.Anche
le Inner riescono ad entrare nella sede di Galaxy TV, giusto
in tempo per salvare le Starlights, purtroppo ad un prezzo elevatissimo.
Nel tentativo di proteggere Sailor Moon e le altre Rei, Minako,
Makoto e Ami vengono colpite a morte e private dei loro semi
di stella. L’accaduto lascia parecchio turbate anche le
Outer che estremamente affrante realizzano la morte delle amiche.
Episodio 197. QUANDO LA LUNA NON SPLENDE
Una sorta di prodigio permette a Sailor Moon e alle
Starlights di salvarsi, così incontrano le Outer Senshi. Hotaru
e Setsuna sembrano molto comprensive e affettuose nei riguardi di
Usagi che sconvolta, ha appena appreso di aver perso anche Mamoru
oltre che le sue compagne. Haruka e Michiru invece sono molto più
dure, tanto che alle Starlights appaiono irrispettose dello sconvolgimento
emotivo di cui è preda Sailor Moon. Tra i due gruppi avviene
l’ennesimo litigio ed Haruka prega le altre di starne fuori,
quello è il loro pianeta e loro si impegneranno per salvarlo.
L’indifferenza e la freddezza di Haruka cedono per un momento
quando rivede nella sua mente l’immagine delle Inner che vengono
colpite a morte, quindi cerca di reprimere quei pensieri e si prepara
con la fedele compagna Michiru alla battaglia.
Dopo aver assistito alla disfatta completa delle Inner Senshi, Haruka
e Michiru capiscono che è giunto il loro momento di entrare
in azione; si apprestano ad affrontare Galaxia, ma inaspettatamente
il nemico si rivela così forte da vanificare addirittura lo
Space sword blaster di Haruka, la cui spada viene distrutta. - Mi
chiedo se sia diventata poco tagliente! - esclama Haruka disturbata
dal fatto che la sua spada non funzioni come dovrebbe. - Stai dando
la colpa alla tua spada? - la prende in giro Michiru. - Non posso
crederci ho perso il mio tocco! - esclama meravigliata Haruka riferendosi
alla spada. - Vuoi provarlo? - le suggerisce una maliziosa Michiru
intendendo tutt’altro genere di tocco. ( In questa serie Haruka
e Michiru sembrano avere il chiodo fisso del sesso!) - Aspettiamo
di essere sole! - conclude Haruka cogliendo al volo ed assecondando
l’allusione sessuale dell’altra. Le due Outer non riescono
ad escogitare un modo per far fuori Galaxia, che invece dice loro
che se avessero voluto, le avrebbe spedite insieme all’inferno,
quindi passa al contrattacco. Saturn e Pluto arrivano in soccorso
delle due.
Le Outer Senshi sembrano ormai soccombere agli attacchi di Galaxia,
eppure poco prima della loro fine, la nemica propone un sodalizio
tra lei e Sailor Uranus, che a sua volta pone come condizione che
ci debba essere anche Sailor Neptuno al suo fianco. Le due realizzano
la tragica verità: occorre un piano ben studiato ed articolato
per avere una possibilità di vittoria contro il nemico, un
piano i cui disegni sono noti solo alle menti telepatiche di Haruka
e Michiru, ma per fare ciò devono macchiarsi di un crimine
orribile: tradire le loro compagne. Le due Sailor accettano le condizioni
di Galaxia, sotto gli sguardi costernati di Hotaru e Setsuna e si
lasciano strappare i semi di stella in cambio dei braccialetti che
possono mantenerle ancora in vita.
Haruka: - Se indosso quei braccialetti, posso vivere,
giusto? Lavorando sotto Galaxia e diventando libera… non
sembra poi così male. Se posso restare con te, non esito
a vendere la mia anima al diavolo! -
Michiru: - Hai ragione! -
Setsuna: - Dite sul serio? Uranus! Neptuno! -
Hotaru: - Avete dimenticato la nostra missione di proteggere questo
pianeta e la nostra principessa? -
Haruka: - Silenzio! Avanti prendili! -
Galaxia: - Una scelta saggia! Prenderò i vostri
semi di stella! -
Michiru: - Uranus, saremo insieme anche nella morte! -
Haruka: - Sì, ci vediamo all’ inferno. -
Il primo ingrato compito che le due ricevono da Galaxia una volta
assoggettate al suo potere, è proprio quello di prendere i
semi di stella delle amiche, così dopo aver ingaggiato una
breve battaglia, Uranus e Neptuno riescono ad avere la meglio su Pluto
e Saturn e a strappar loro ciò che più conta per la
malvagia. (E’ probabile però che Pluto e Saturn alla
fine abbiano captato qualcosa del piano di Haruka e Michiru e semplicemente
si siano adeguate ad esso lasciandogli prendere ciò che a loro
occorreva per andare avanti con la farsa.)
Sailor Moon e le Starlights riescono a raggiungere le Outer ma per
Setsuna ed Hotaru è ormai troppo tardi. Haruka e Michiru hanno
ancora tra le mani i loro semi di stella, ed Usagi inorridisce nel
vedere cosa sono diventate le due guerriere che un tempo, seppure
tra alti e bassi, erano sue fedeli alleate.
Episodio 198. LA GUERRIERA LEGGENDARIA
Sailor Moon non può credere ai suoi occhi,
le Sailor che più di tutti sembravano motivate a salvare la
Terra dalle grinfie della nemica, alla fine hanno ceduto preferendo
un’iniqua alleanza con Galaxia pur di scampare al terrore di
una morte crudele. Ora Uranus e Neptuno sono pronte a strappare il
seme di stella dal petto di Usagi, che nonostante l’evidenza
le supplica ancora in nome della loro amicizia. Ma le due Sailor sembrano
inamovibili, nessuno riuscirà a distoglierle dal loro obiettivo
e dall’occasione di dimostrare ancora una volta la fedeltà
a Galaxia. Tuttavia è la stessa malvagia a fermare la furia
devastatrice delle, due perché nella sua immensa crudeltà
ha deciso di voler far soffrire ancora di più l’ultima
superstite delle Guerriere Sailor della Terra che ancora si illude
di poter ribaltare la situazione; decide dunque di dare un saggio
della nuova incredibile potenza di Haruka e Michiru a Sailor Moon
e alle Starlights ordinando alle adepte di attaccarle. Ancora una
volta il gruppo riesce a salvarsi; Usagi sogna che tutte le sue compagne,
compresi Mamoru e Chibiusa si siano messi d’accordo per recitare
una farsa allo scopo di sconfiggere Galaxia. L’attende però
un amaro risveglio perché Haruka purtroppo non conferma la
versione dei fatti che lei ha sognato, anzi, se possibile risulta
ancora più incattivita, tanto da prenderla a schiaffi. Le Starlights
intervengono a favore di Sailor Moon, lo scontro che ne deriva è
senza precedenti ma Haruka e Michiru ancora una volta hanno la meglio.
Oltre al danno anche la beffa, non solo Haruka e Michiru le hanno
sconfitte, ma sembrano anche ridere delle loro debolezze. Galaxia
riappare improvvisamente decisa a mettere fine a quel straziante gioco
una volta per tutte: - Prendete il loro seme di stella! - impone categorica
alle sue scagnozze.
Il piano di Haruka e Michiru viene finalmente portato a compimento,
e le due, rivelando la vera natura delle loro intenzioni, possono
scagliare al momento opportuno il loro potentissimo attacco contro
Galaxia, ma questo si rivela inaspettatamente vano, quindi Haruka
ha un intuizione: Galaxia non ha seme di stella! La nemica sorpresa
dalla loro tenacia e forza d’animo (nonostante i braccialetti
nessuna delle due si è assoggettata al suo malefico volere),
ma seccata dal loro voltafaccia confisca loro i braccialetti, così
a poco a poco le due sono destinate a spegnersi per sempre. Usagi
finalmente riscatta l’onore delle due amiche capendo che è
realmente una farsa il loro tradimento, ma ormai è troppo tardi.
Michiru si adagia sulle ginocchia sconsolata, seguita a ruota dalla
sua compagna che sembra preoccuparsi più della morte imminente
di Michiru che della sua.
Michiru: - Sembra sia la fine… -
Haruka: - Non abbiamo più ali per volare liberamente nel cielo
blu. Abbiamo sporcato le nostre mani con il sangue del tradimento.
-
Michiru: - Lo so. -
Galaxia: - Tutto è stato inutile, non è vero? -
Haruka: - E le pene lacereranno la nostra carne… -
Michiru: - Posso sopportare qualsiasi cosa se sono con te, anche bruciare
nelle fiamme dell’Inferno! -
Haruka: - L’Inferno? E’ un posto che non ti si addice!
-
Michiru: - Non rinnego niente…-
Usagi: - Perché avete fatto questo? -
Haruka: - Perché è il nostro modo di combattere…
-
Michiru: - La croce che ci è stata assegnata come guerriere…
-
Usagi non può credere
a quella situazione paradossale: Haruka e Michiru avevano finto
fin dall’inizio di essere contro di loro, e adesso che
aveva ritrovato le sue amiche come preziose alleate è
costretta a vederle soffrire come già è accaduto
alle Inner, a Pluto e a Saturn. Sailor Moon piange:
- Questo è… è terribile! Dal momento che
non ce l’avevate detto, ho pensato che voi due eravate
diventate davvero nostre nemiche... ed ho dubitato della vostra
amicizia. Non ho creduto in voi fino alla fine… -
Uranus e Neptuno cadono stremate a terra, Sailor Moon le implora:
- Haruka, Michiru! -
Seya che fino ad allora era rimasto in silenzio ad
osservare la scena, prende parola: - Cosa? Non posso perdonarti! Dici
dei paroloni! Se voi ci lasciate chi proteggerà Sailor Moon?
-
Haruka: - Fighter, quello che stai cercando di proteggere non è
forse lo spazio, la pace e il futuro? Da ora in poi vorrai proteggere
lei… -
Seya: - Uranus… -
Haruka: - La nostra principessa è così piagnucolona…
-
Michiru: - Lo è… -
Usagi: - Perché… Perché… -
Haruka sente sopraggiungere la fine, tuttavia la sua preoccupazione
preminente non è per se stessa ma per la compagna alla quale
rivolge le sue ultime attenzioni; anche Michiru capendo che ormai
le loro vite sono agli sgoccioli cerca di far sentire ad Haruka la
sua presenza per un’ultima volta.
Haruka: - Sei spaventata Michiru? -
Michiru: - Haruka…-
Haruka: - Cosa? -
Michiru: - Voglio… toccarti…
Haruka… -
Entrambe stendono le mani e cercano di raggiungersi per sfiorarsi
un ultima volta. Con molta fatica le loro mani riescono a stringersi,
quindi Michiru chiude gli occhi: - Posso… vedere…
la luce… - dice. Haruka chiude gli occhi e rivolge un’ultima
frase alla compagna prima che entrambe spariscano: - E’
calda… Michiru. -
Usagi: - Haruka, Michiru! Non andatevene! -
Usagi è sconsolata, dopo la morte di Haruka
e Michiru pensa seriamente di cedere alla volontà della nemica
chiedendosi se non sia meglio così, chiedendosi se la sua resa
le possa permettere di rivedere tutte le persone che ama. Le Starlights
la rimproverano facendole notare che Uranus e Neptuno sono morte in
quel modo sacrificando la vita della partner e di se stessa proprio
perché credevano che Sailor Moon alla fine ce l’avrebbe
fatta.
Episodio 200. Il TRIONFO DELLE STELLE
Tutto è bene quel che
finisce bene: alla fine Chaos il vero nemico delle Sailor, abbandona
il corpo di Galaxia e viene sconfitto da Sailor Moon. Usagi
trova il modo per far tornare in vita le persone che ama.
Haruka, Michiru, Setsuna ed Hotaru sono sedute sulla Toyota
a guardare l’ennesimo tramonto sul mare, quando osservano
quattro stelle comete attraversare il cielo. Haruka e Michiru
capiscono che si tratta dei Three Lights che stanno tornando
a casa; la piccola Hotaru esprime un desiderio, poi con la vivace
curiosità tipica dei bambini, chiede ad ognuna di loro
quale sia il desiderio che ha espresso quindi Michiru le risponde:
- Non c’è niente che io possa desiderare! Siamo
felicissime adesso. Vero Haruka? - poi si poggia col capo sul
petto dell’altra. - Si! - risponde la bionda poggiando
la testa sul capo del’altra.
6. CONSIDERAZIONI FINALI
Ciò che caratterizza i personaggi di Haruka Tenoh e Michiru
Kaioh è sicuramente un senso di solitudine, accentuato soprattutto
prima dell’episodio in cui le due si le due si conoscono. Questa
solitudine può essere interpretata come una causa di forza
maggiore: siccome sono Sailor Senshi del sistema solare esterno, hanno
il compito di stare di guardia ai confini più remoti del nostro
sistema solare e vivono isolate le une dalle altre (cosi vale anche
per Setsuna Meioh ed Hotaru Tomoe), sui loro rispettivi pianeti; a
differenza delle Inner Senshi che vivono tutte insieme a Cristal City
perché diventano le guardie del corpo della famiglia reale
Anche per questi motivi, le
Outer Senshi sviluppano dei poteri molto più forti delle
Inner Senshi, e delle indole caratteriali totalmente diverse.
Sicuramente Michiru ed Haruka sono due ragazze dalla spiccata
personalità, molto individualiste di solito, si concedono
generosamente solo l’una all’altra e viceversa.
Non disdegnano la compagnia delle altre, specialmente di Usagi
(con cui soprattutto Haruka legherà subito), ma caratterialmente
sono molto diverse da loro, più mature, meno sconsiderate
e banali (perché diciamocelo, spesso le Inner Senshi
cadono nella banalità!)
La loro diversità si riflette anche nel modo di combattere,
difatti mentre le altre si gettano a capofitto senza talvolta
valutare i pro ed i contro, Sailor Uranus e Sailor Neptuno studiano
le situazioni prima di intervenire, e questo è spesso
fonte di malintesi con le altre che le accusano di essere egoiste
ed appunto individualiste, pensando solo al proprio profitto.
Nella terza serie, spesso sono state viste come degli avvoltoi
che si fiondano insieme al nemico sulla preda per cercare i
loro preziosissimi talismani, senza curarsi che il cristallo
del cuore che tanto bistrattano appartiene ad un essere umano.
Ma tutto questo è il modo di comportarsi di
chi ha le idee tremendamente chiare nella propria testa, che conducono
al perseguimento di un obiettivo fondamentale della loro esistenza,
un traguardo che avrebbero non potuto, ma dovuto raggiungere da sole,
perché a loro del sistema solare esterno è sempre stato
chiesto un sacrificio maggiore.
E’ vero che tante sono state le volte in cui sono apparse meschine
e presuntuose, anche in occasione degli ultimi episodi della quinta
serie; in cui, mezzo mondo, prima di vedere la loro fine si è
schierato contro di loro chiedendosi: Come hanno potuto tradire le
amiche? Eppure la risposta è proprio là, annidata nelle
parole che Sailor Neptuno dice a Sailor Pluto prima di privarla del
suo seme di stella: - Perché questo è il nostro modo
di combattere! - Una frase apparentemente detta da una disperata che
sta cercando in tutti i modi di sopravvivere; forse però non
è così… (Mi è sembrato infatti che nonostante
fossero schierate contro, Sailor Pluto e Sailor Saturn, almeno negli
ultimi istanti della loro vita abbiano intuito il significato delle
parole di Michiru, e siano state semplicemente al gioco lasciandosi
colpire, visto che altrimenti Sailor Saturn avrebbe potuto utilizzare
lo scudo di Saturno per proteggere lei e Setsuna, come è accaduto
qualche fotogramma prima, ma non lo ha fatto!)
Lo stare sempre coi piedi per terra di Sailor Uranus e Sailor Neptuno
le ha portate a capire che fin dal primo momento del loro scontro
contro Galaxia, dovevano sovvertire le regole del gioco, e solo se
avessero saputo ingannare per prima gli amici, ci sarebbero riuscite
poi con la loro nemica. Questa per loro era l’unica possibilità
di vittoria. Ciò che però colpisce l’immaginario
comune è che lo fanno sempre insieme perché per loro
due l’importante è essere insieme; la loro invincibilità
è data dalla loro unione profonda. Significativa a questo proposito
è la frase pronunciata da Haruka quando Galaxia ritiene che
entrambe potrebbero essere due sue ottime guerriere. Haruka si volta
verso Michiru e le chiede: - Voglio subito una risposta: se mi arrendo
tu sei con me? - Questo significa che Sailor Uranus ha pensato all’evenienza
di una capitolazione solo se Sailor Neptuno avesse continuato ad essere
al suo fianco, altrimenti tanto valeva perire miseramente come le
altre guerriere. Per un attimo Michiru è rimasta spiazzata
dal comportamento della compagna, ma è bastato che le due si
guardassero quell’istante in più negli occhi per farle
capire esattamente le reali intenzioni di Haruka, senza che l’altra
proferisse parola. Solo dopo di ciò Sailor Neptuno approva
la decisione della compagna ed entra nella coalizione con Galaxia.
Io credo che ci voglia un grande coraggio per alzarsi e farsi strappare
consapevolmente il proprio seme di stella senza opporre alcuna resistenza;
ci vuole un grande coraggio per lasciar credere alle amiche con cui
vivono e condividono la vita di tutti i giorni (ricordiamo sempre
che Hotaru chiama Haruka papà e Michiru mamma!) di essere passate
dalla parte del nemico; ci vuole un grande coraggio per strappare
i loro semi di stella; ci vuole un grande coraggio a schiaffeggiare
Sailor Moon mentre sta tentando di convincersi che non siano delle
nemiche (e a tal proposito mi domando quanto deve aver sofferto Sailor
Uranus nello schiaffeggiare la Principessa che sopra ogni cosa ha
sempre difeso); ci vuole coraggio a morire della loro morte, svuotate
della loro essenza e marchiate dall’onta del tradimento. La
loro azione è però così efficace che la stessa
Galaxia, nel momento in cui finalmente si scoprono gli altarini e
si ribellano a lei, è costretta ad ammettere che in tutto l’universo
non ha mai visto due guerriere così tenaci come loro. In effetti
neanche le Sailor Starlight e la stessa Sailor Moon (nonostante in
passato sia stata aiutata spesso da loro) potevano mai immaginare
che il tradimento delle due fosse solo apparente (anzi, Sailor Moon
ammette che aveva perso la fiducia in loro due!) Eppure quegli occhi
vuoti ed inespressivi di chi è aggiogato ad un padrone infinitamente
più potente di lui, all’occorrenza sono diventati occhi
fieri, tenaci, pieni di speranza nella salvezza del mondo e della
consapevolezza che erano arrivate insieme all’atto finale credendo
che il loro amore le avrebbe salvate ancora una volta; le loro iridi
infatti, si accendono improvvisamente di vita, trovando la forza di
scagliare l’attacco decisivo diritto al cuore del nemico. Anche
qua si evince la peculiarità di queste guerriere che vivono
e si muovono in simbiosi, come se fossero l’una la propaggine
dell’altra, un corpo solo ed una mente sola. Proprio grazie
alla loro riservatezza ed ai loro caratteri individualisti sono state
le uniche a portare a termine un’azione decente contro Galaxia.
Quando si sono accorte però che tutto era perduto, le loro
fragili speranze si sono infrante, tutte tranne l’amore che
ancora riusciva a riempirle l’una dell’altra.
Nonostante la morte sopraggiunga per loro nel peggiore dei modi, prima
di scomparire per sempre, fanno capire alle Sailor Starlight che da
quel momento in poi non devono più scappare come hanno fatto
al momento della distruzione del loro pianeta, ma rimanere e proteggere
la terra, la principessa Kakyuu e Sailor Moon, poi cadono a terra
sfinite. I bracciali che le condannano a vivere una vita da traditrici
scompaiono dalle mani di Galaxia, quindi l’ultima parte del
dialogo prima di perire si svolge esclusivamente tra le due, a riprova
che la preoccupazione preminente di Haruka non è la morte,
ma quella che la sua compagna di vita e di avventure, ignara forse
più di lei sul suo destino, soffrisse il meno possibile; con
molta fatica tenta di avvicinarsi a lei e le chiede: - Sei spaventata
Michiru? -
M: - Haruka… - H: - Cosa? - M: - Haruka... voglio... toccarti…
- dice e tenta di stendere la mano quanto più possibile, stessa
identica cosa fa Haruka che si sforza notevolmente per cercare di
accontentarla. Le mani delle due guerriere riescono a congiungersi
giusto qualche attimo prima di spirare.
Fortunatamente però, questa puntata non è il triste
epilogo del loro amore, ma solo una drammatica parentesi a conferma
dei sospetti di tutti: se questo non è amore!?!
L’ultima riprova dei fatti si ha nel finale della quinta serie
dove essendo Usagi riuscita a ridonare la speranza a Galaxia, fa tornare
tutti i suoi cari in vita.
Le Sailor Starlight tornano sul loro pianeta, mentre Haruka, Michiru,
Setsuna ed Hotaru guardano come al solito il tramonto sul mare, appoggiate
alla Toyota.
La regina Kakyuu insieme alle sue paladine attraversano il cielo lasciando
una scia luminosa (come fossero stelle cadenti) e la piccola Hotaru
esprime un desiderio, poi chiede a Setsuna qual è il desiderio
che ha espresso. Setsuna non glielo dice.
Haruka e Michiru ascoltano la conversazione delle due, poi fanno alcune
considerazioni circa il ritorno a casa delle Starlight. Hotaru a quel
punto parte alla carica anche con loro chiedendo con insistenza quale
sia il desiderio che hanno espresso. Dinnanzi alla piccola gioiosa
e saltellante ed alla perfezione di quel tramonto sul mare insieme
alle persone che ama, Michiru le risponde: Non abbiamo niente da desiderare.
In questo momento siamo felicissime! - poi si poggia con il capo sul
petto di Haruka chiedendo conferma alla donna. Haruka concorda e poggia
il capo sul capo di Michiru.
A questo punto però una domanda diventa d’obbligo:
perché l’autrice ha voluto che l’ amore sbocciasse
proprio tra Sailor Uranus e Sailor Neptuno piuttosto che fra qualsiasi
altra Sailor?
Personalmente credo che ci sia un affascinante ed alquanto sottile
simbologia in questo: un significato che in primo luogo si può
ricercare in astronomia: Urano e Nettuno sono due pianeti molto simili,
sia perché sono i più esterni del sistema solare (Plutone
con la deformazione della sua orbita ed il suo moto di rivoluzione,
in alcuni periodi dell’anno è addirittura più
vicino dello stesso Nettuno al sole); sia perché sono pianeti
freddi che hanno una componente fatta in prevalenza di gas molto simili
che contribuiscono a rendere la loro atmosfera molto densa; sia perché
entrambi sono dotati di anelli concentrici e grossi satelliti tra
cui i più importanti sono Miranda e Tritone (a tal proposito,
non è un caso se Uranus vive sul suo pianeta nel Miranda Castle,
così come Neptuno vive sul suo pianeta nel Triton Castle!)
Un secondo significato può essere ricercato nella particolare
situazione astrologica che coinvolge i segni zodiacali delle due,
difatti l'indole fuori dal comune che caratterizza sia l'Acquario
che il Pesci, fa sì che la loro unione sia diversa dalle altre.
Entrambi i segni vivono in un'altra dimensione rispetto al resto del
mondo; i sogni sono parte integrante e quasi concreta della loro esistenza;
amano tutto ciò che è al di là del reale e sperimentano
con piacere nuove sensazioni.
Nonostante la loro imprevedibilità, Acquario e Pesci riescono
comunque a compensarsi perfettamente in ogni situazione e a darsi
reciproco aiuto nell'affrontare le difficoltà (e questo è
stato palese fin dalle prime apparizioni delle due nella terza serie!)
Una terza riflessione ci orienta sul fatto che siano un cosiddetta
“destined couple” (così come la amano definire
molti fans), ossia una coppia che, qualsiasi cosa accada nella loro
vita, sono destinate ad incontrarsi e ad amarsi in maniera costante
e perpetua; infatti Uranus e Neptuno si amano come Princess Uranus
e Princess Neptuno del passato, si amano come Haruka e Michiru una
volta reincarnatesi sulla terra; si amano come Princess Uranus e Princess
Neptuno del futuro; la loro relazione c’è da sempre e
sarà per sempre.
Infine una quarta riflessione ci porta a considerare
gli elementi naturali dei loro poteri: cielo e mare, i due elementi
naturali più impetuosi e devastanti in assoluto; loro infatti
mutuano la loro forza eccezionale (gli attacchi di Uranus e Neptuno
sono di gran lunga più offensivi rispetto a quelli delle
altre Senshi), direttamente dai loro elementi naturali, difatti
vivono così in simbiosi con loro, che ne percepiscono,
distinguendoli nitidamente, addirittura i vari segnali. Proprio
perché vento e mare sono gli elementi naturali più
devastanti, sono quelli che maggiormente vengono sottoposti a
dighe ed argini, traducendo così in linguaggio metaforico
la grande responsabilità che deriva dal loro grande potere,
ed in quanto più forti (solo Sailor Saturn sembra batterle
in potenza), sono relegate ai confini del Sistema Solare, con
il compito di fungere da scudo per l’intero universo.
Il cielo ed il mare sono i due elementi più agli antipodi
che esistano eppure i più strettamente correlati fra loro:
l’acqua del mare con il caldo evapora e si dissolve nell’atmosfera
tornando in cielo; nel cielo si accumula finché non ridiventa
una miriade di piccole goccioline che generano la pioggia che
cadendo ritorna al mare; questo è un fenomeno importante
perché il ciclo dell’acqua sta alla base di tutta
la vita sulla Terra, e così come la terra ha bisogno del
mare e del cielo, loro due hanno un bisogno naturale l’una
dell’altra.
Cielo e mare sembrano all’apparenza tanto distanti tra loro,
eppure se ci si ferma ad ammirare un tramonto sulla costa, essi
sembrano congiungersi all’orizzonte per celebrare la loro
perenne unione; ed è forse per questo che Haruka e Michiru
amano tanto osservare il tramonto sulla scogliera: sono consapevoli
del fatto che un giorno cesseranno di combattere e di tribolare,
e anche loro, proprio come il loro mare ed il loro cielo potranno
finalmente congiungersi e condurre insieme la splendida vita familiare
che tanto bramano.