a cura di Hikaru

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URANUS E NEPTUNO:

QUANDO CIELO E MARE S'INNAMORANO

Per far conoscere meglio le protagoniste di questa sezione ho pensato innanzitutto di proporre una piccola scheda che contiene i dati anagrafici e tante curiosità sui personaggi di Michiru ed Haruka. Per la sua elaborazione mi sono ispirata un po’ a quelle che sono le schede utilizzate negli Official fan book, anche per le altre guerriere Sailor 

 

MICHIRU: SCHEDA ANAGRAFICA DEL PERSONAGGIO

 

Nome giapponese: Michiru Kaioh
Significato del nome : Re del mare profondo
Nome italiano:
Milena
Nome americano:
Kaioh Michelle
Nome di battaglia:
Sailor Neptuno
Pianeta:
Nettuno
Elemento:
Acqua/Mare

Talismano: Specchio
Età:
16 anni nella terza serie, 18 nella quinta
Segno zodiacale:
Pesci
Compleanno:
6 marzo
Gruppo sanguigno:
0

Orientamento sessuale: Bisessuale

Stato sociale: Fidanzata con Haruka Tenoh
Colore preferito:
Verde Acqua, turchese
Cibo preferito:
Sashimi
Cibo detestato:
funghi Kikurage (tipo di funghi che crescono in alta montagna in Giappone)

Pietra preziosa: Acquamarina
Materia scolastica preferita:
Musica

Materia scolastica odiata: Nessuna in particolare
Occupazioni
: Suonare il violino, dipingere, nuotare
Hobbies:
Collezionare cosmetici
Punti deboli:
I cetrioli di mare (in Giappone vengono utilizzati per fare un tipo particolare di sushi che si chiama Kappa maki. Evidentemente a Michiru questa preparazione culinaria non piace)
Sogno:
Diventare una violinista

Posto in cui vorrebbe andare: Vienna, capitale della musica
Scuola:
Mugen Gauken

Trasformazioni: 3 - 5 serie Neptuno planet power, make up! Potere di Nettuno, vieni a me!
Poteri:
Deep submerge! Maremoto di Nettuno, azione! / Submarine reflection! Riflesso sottomarino! (Nel Manga possiede molti più poteri)
Doppiatrice italiana:
1° voce Alessandra Karpoff (3^ serie); 2° voce Patrizia Scianca (5^ serie)
Doppiatrice giapponese: Masako Katsuki

HARUKA: SCHEDA ANAGRAFICA DEL PERSONAGGIO

 

Nome originale: Haruka Tenoh
Significato del nome:
Re del cielo lontano
Nome italiano:
Heles
Nome americano:
Amara Tenoh
Nome di battaglia:
Sailor Uranus                                                       
Pianeta:Urano                                                                                                                                   
Elemento:
Vento/Aria/Cielo                                                                                                           
Talismano: Spada
Età:
16 anni nella terza serie, 18 nella quinta                                                                                                                        
Segno zodiacale:
Acquario                                                                                                                                                               
Compleanno:
27 gennaio
Gruppo sanguigno:
B
Orientamento sessuale: Omosessuale
Stato sociale: Fidanzata con Michiru Kaioh                                                                                                                                                  
Colore preferito:
Blu, oro
Cibo preferito: Insalata, dolci                                                                                                                                            
Cibo detestato: Natto (il Natto è un piatto a base di fagioli di soia fatti fermentare. E’ molto appiccicoso ed ha un odore rivoltante a causa della fermentazione. E’ abbastanza difficile mangiarlo per chi non ha stomaco forte)   
Pietra preziosa: Ambra 
Materia scolastica preferita: Educazione fisica         
Materia scolastica odiata: Giapponese moderno                                                                
Occupazioni: Corse automobilistiche, gare di motocross, atletica, ed in generale tutto ciò che riguarda l’alta velocità                         
Hobbies:
Automobilismo, motociclismo, suonare il piano
Punti deboli:
Uomini, confessioni                                                                                                                      
Sogno: Diventare una pilota professionista      
Posto in cui vorrebbe andare: Paradiso                                                                
Scuola: Mugen Gauken
Trasformazioni:
3 - 5 serie Uranus planet power, make up! Potere di Urano, vieni a me!
Poteri:World shaking! Bomba di Urano, azione! /
Space sword blaster! Colpo fendente di Urano! (Nel Manga possiede molti più poteri)
Doppiatrice italiana:
1° voce Maddalena Vadacca (3^ e 5^ serie); 2° voce (ep. 200): Loredana Nicosia
Doppiatrice giapponese:
Megumi Ogata

1. NASCITA ED EVOLUZIONE DEI PERSONAGGI DALLA TERZA ALLA QUINTA SERIE

Michiru Kaioh ed Haruka Tenoh appartengono al gruppo delle Guerriere Sailor del Sistema solare esterno, e sono conosciute in Italia come Milena ed Heles. I loro nomi di battaglia sono Sailor Neptuno e Sailor Uranus e combattono assistite rispettivamente dal pianeta Nettuno e dal pianeta Urano. Le Outer Senshi, proprio perché poste ai margini dell'universo, possiedono poteri molto più forti di quelli delle Inner Senshi, tuttavia, proprio a causa del loro lungo isolamento, hanno finito con l’ assumere un atteggiamento individualista, scostante e disincantato nei riguardi della realtà. Sailor Uranus e Sailor Neptuno fingeranno perfino di tradire le amiche, pur di distruggere definitivamente Sailor Galaxia (la nemica dell'ultima serie).

Michiru possiede un carattere gentile, accomodante, calmo a tal punto da poter sembrare a volte snob. È una ragazza sofisticata all'apparenza, che vive avvolta in un' aura di eleganza.
Ufficialmente compare nella terza serie dell'anime di Sailor Moon ed il suo nome di battaglia è "Sailor Neptuno". Insieme ad Haruka e Setsuna, Michiru detiene uno dei Tre Talismani: lo Specchio, che possiede il potere di mostrare la vera natura delle cose. È in grado di sentire la voce del mare specie quando questo è in tempesta, intuendo così l’avvicinarsi del pericolo.
Come Mamoru e Rei, anch’ella è tormentata dal sogno che annuncia la distruzione totale della terra, e nonostante l’iniziale spavento, decide alla fine di accettare il suo ruolo di guerriera Sailor.
Determinante sarà a tal proposito la sua consapevolezza di dover salvare il mondo e la sua serenità quando si trasforma in guerriera Sailor, soprattutto perché costituisce un esempio ed un punto di riferimento anche per la sua partner, che a volte invece cede allo sconforto.
Si può dire che Michiru sia innamorata di Haruka fin da prima che le due si conoscessero, dato che usa prendere informazioni molto dettagliate sul suo conto, non solo allo scopo di farle accettare il suo destino da guerriera, ma soprattutto per fini personali.
Sailor Neptuno acquista una valenza significativa nella terza e nella quinta serie, giocando un ruolo fondamentale insieme alle compagne del Sistema Solare Esterno. A differenza di Haruka, non mostra un particolare attaccamento nei confronti di Usagi, almeno non a prima vista; tuttavia non si può negare che la sua natura perennemente riflessiva la conduca spesso a preoccuparsi per le sorti del mondo; diversamente da Haruka che tentenna ogni qual volta è in gioco la vita della partner, Michiru sembra pronta a perdere ogni cosa purché l'umanità possa sopravvivere, rivelando così un carattere deciso e determinato che solo all' apparenza è nascosto dalla sua fragilità.
Frequenta l' Istituto Mugen ed ha una spiccata passione per l'arte, in particolare per la pittura e per la musica classica, cosa questa accentuata dalla sua abilità nel dipingere e nel suonare il violino; spesso la si trova in duetti che coinvolgono Haruka al pianoforte.
Durante la fase di evocazione della Coppa Lunare, Sailor Neptuno non si dimostrerà mai così ostile nei confronti di Sailor Moon quanto la sua compagna; è tuttavia vero che la giovane manterrà sempre le distanze eccedendo in formalità. Inoltre Sailor Neptuno si dimostrerà essere la meno interessata alla salvaguardia della futura regina Serenity concentrandosi unicamente sulla protezione della sua compagna Sailor Uranus.

Haruka è invece un personaggio ostinato, individualista, protettivo, affascinante e dotato di una forte volontà. Ufficialmente compare nella terza serie di Sailor Moon ed il suo nome di battaglia è Sailor Uranus. Insieme a Michiru e Setsuna, Haruka detiene uno dei Tre Talismani: la Spada . È in grado di avvertire e comprendere la voce del vento soprattutto all'avvicinarsi di problemi.
Anche Haruka è stata vittima degli incubi sulla fine del mondo, ma a differenza di Michiru, avrà la anche la fortuna di sognare la sua futura compagna che la incita alla missione e la rassicura. Quando viene avvicinata per la prima volta da Michiru, accorgendosi che si tratta della stessa persona del sogno, la tratta spesso male perché ha troppa paura che la sua vita cambi drasticamente. Michiru è però già fin troppo affascinata da lei, così nonostante i maltrattamenti subiti, quando Haruka si trova in pericolo e lo scettro le compare dinnanzi, Michiru la ferma perché perfettamente conscia delle paure dell’altra. Nonostante la continua ostilità della ragazza, Sailor Neptuno riesce a salvarle la vita parandosi tra lei ed un mostro. Dopo quel gesto estremo Haruka accetta la sua natura di Guerriera Sailor e l’ingresso di Michiru nella sua vita privata. Sailor Uranus acquista una valenza significativa durante la terza e la quinta serie; in particolare, è estremamente protettiva nei confronti di Usagi sia perché questa è la futura Principessa della Luna, che per il tipo di rapporto che fra le due si instaura (le due legano molto fin da subito). Insieme a Michiru, frequenta l' Istituto Mugen ed ha una spiccata passione per la velocità; possiede infatti una motocicletta e ben due automobili: una Toyota 2000GT decappottabile gialla, e una Mazda Mx-5 Miata, montego blu (sulla quale compare però solo una volta nella quinta serie). Ama la musica classica, cosa questa accentuata dalla sua abilità nel suonare il pianoforte e da lunghe ore di ascolto delle melodie che Michiru suona col suo violino.
Appare molto orgogliosa, spesso superba, specialmente nei rapporti con le Inner, ma in seguito impareranno ad andare d'accordo, soprattutto nel manga.
Ciò che salta subito all'occhio degli spettatori, è la natura omosessuale che Haruka, a differenza di Michiru, non cerca in alcun modo di celare: nell'Anime indossa solo ed esclusivamente abiti maschili e approfitta con malizia della sua ambiguità. Nel Manga invece, la sua natura androgina è meno accentuata e lo si vede anche nell'abbigliamento che si alterna fra abiti maschili e femminili. Sia Haruka che Michiru, per il loro carattere ed il loro rapporto, rimangono i personaggi più enigmatici e complessi di tutta la saga di Sailor Moon.

E’ opportuno in questa sede fare una precisazione circa il rapporto a lungo dibattuto, che lega Sailor Uranus e Sailor Neptuno: le due lavorano sempre insieme, vivono insieme e trascorrono il loro tempo libero insieme. In realtà sono fidanzate e quindi il loro rapporto non è quello di due migliori amiche, ma di una vera e propria coppia. Fino all'ultimo in molti hanno voluto negare tutto ciò, ma, durante un'intervista del 1998, l'autrice Naoko Takeuchi ha chiarito una volta e per tutte il mistero, sostenendo apertamente che Sailor Uranus e Sailor Neptuno sono sempre state una coppia. Michiru ed Haruka in effetti, sono molto devote e romanticamente coinvolte l’una dall’altra. Nell’Anime e nel Manga non si baciano mai, né si scambiano i più tradizionali gesti affettuosi (fatta eccezione per i cosiddetti “doujinshi” in cui è possibile addirittura vederle fare sesso). Dal punto di vista caratteriale Michiru è molto femminile, mentre Haruka sicuramente più maschiaccio; Haruka è prevalentemente forte, mentre Michiru prevalentemente intelligente (anche se nessuna delle due scarseggia dell’altra caratteristica); si nota dunque fin da subito come in loro sia presente una certa complementarietà, per cui nella loro notevole diversità si completano perfettamente a vicenda. Loro non dicono mai esplicitamente agli altri di stare insieme (come se non volessero che la loro omosessualità fosse di dominio pubblico), e quando viene loro chiesto, negano talvolta il loro amore con calma disarmante; ma nonostante ciò sono palesi le manifestazioni della loro profonda intimità: la calma abissale di Michiru fa da contrappasso al vortice di emozioni che è Haruka, la quale spesso si lascia volentieri “placare” da questa calma, come se fosse un effetto placebo; un pizzico di gelosia da parte di Haruka nei riguardi di Michiru, e Michiru che la prende in giro per la sua gelosia; il modo in cui si guardano e si capiscono perfettamente a vicenda senza necessariamente doversi parlare, sono tutte manifestazioni di estrema complicità che non può scaturire soltanto da una mera amicizia fraterna, ma da un legame molto più profondo che conduce entrambe a cercarsi, volersi, difendersi spalla a spalla.
Vanno inoltre ricordati i numerosi dialoghi nella versione originale (in Italia purtroppo tagliati), nei quali le due punzecchiandosi, svelano pezzetti della loro vita sessuale. Haruka si pone con sfacciataggine nei riguardi del mondo intero, mentre Michiru, più di ogni altro personaggio, appare con il suo vero carattere; Michiru è seccata quando Haruka flirta con altre ragazze, ma anche Haruka è mossa da un’estrema gelosia su semplici malintesi, come quando nel manga dei ragazzi parlano con Michiru per avere un suo autografo. Al contrario di Michiru che si dimostra sempre molto introversa ed i cui pensieri sono imperscrutabili, Haruka non è molto capace di nascondere i propri sentimenti e quando la sua natura possessiva viene a galla, le causa spesso incidenti buffi e maldestri (ad esempio nel cartone diventa gelosa solo perché un bambino di poco più di 10 anni regala un mazzo di rose rosse alla sua compagna). Sia Michiru che Sailor Neptuno sono il fulcro attorno a cui ruota tutta la vita di Haruka/Sailor Uranus: è Michiru che incoraggia Haruka a cogliere delle opportunità, ed l’estrema protettrice della sua amica. Haruka e Michiru sono partner e lavorano insieme magnificamente con assoluta efficienza. I modi di agire l’una nei confronti dell’altra e viceversa, dimostrano che sono realmente innamorate.

Un altro particolare aspetto da approfondire riguarda le colonne sonore dell’Anime che introducono Haruka e Michiru sia nella versione Sailor che in borghese; esse sono per lo più un mix di violino e pianoforte, e non è un caso se nel Manga e nell’Anime Michiru suona il violino ed Haruka il pianoforte.
Al contrario delle musiche che accompagnano le azioni delle Inner Senshi, che spesso e volentieri sono soltanto dei semplici jingle, le colonne sonore che fanno loro da sottofondo sono più complesse, melodiose, quasi come se fossero dei veri e propri brani musicali avulsi dal contesto dell’anime, ma adattati a quella situazione; sembrano quasi essere stati composti ed arrangiati da loro stesse.
Tra la vasta gamma di colonne sonore, le più intense sono sicuramente quella della Trasformazione (divisa in tre parti: trasformazione- presentazione al nemico - attacco Sailor; in particolare quest’ultima è intensa e vibrante, sembra quasi un botta e risposta dal ritmo sempre più incalzante tra violino e pianoforte, un rincorrersi affannosamente per raggiungersi, ma appena l’uno accenna a sfiorare l’altro, questo fugge di nuovo via); la musica della Morte di Sailor Neptuno nella terza serie; il duetto violino-pianoforte in Sailor Moon SS (episodio Nemici insidiosi); il duetto violino-pianoforte in Sailor Moon Stars.
Altri pezzi pregevoli sono l’assolo di pianoforte che fa da sottofondo al gioco di mani nella puntata 106, l’assolo di violino che accompagna la tristezza e la solitudine di Hotaru, l’assolo di violino che accompagna spesso i dialoghi di Haruka e Michiru, come nella puntata 93.

2. IL LORO PRIMO INCONTRO


Il primo incontro tra Haruka e Michiru non è stato mostrato nel cartone animato come è stato invece fatto nelle prime serie per Usagi e le Inner Senshi; tuttavia è stato facilmente ricostruibile grazie ad un puntata della terza serie, in cui la vittima designata dal nemico è un’amica a loro comune, tale Elza Grey. Nel corso della puntata, attraverso alcuni flashback, Haruka va a ritroso nel tempo e ci aiuta a comprendere di più sul loro primo incontro e sulle loro prime reciproche impressioni, senza tuttavia specificare quanto tempo prima dell’episodio in questione, questo sia accaduto (nel doujinshi di Mario Yamada “Tou no Naka no Himegimi” si ipotizza che l’incontro sia avvenuto l’estate prima).


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Episodio 106. LE DUE GUERRIERE

All’inizio della puntata Haruka cerca di smorzare la tensione accumulata nei giorni di battaglia attraverso una lunga corsa in motocicletta; riflette così sulla questione che aveva sempre saputo di essere una guerriera Sailor, ma che aveva rinnegato tutto ciò per paura che la sua vita cambiasse troppo drasticamente. Prima che diventasse Sailor Uranus era tormentata da incubi in cui un’altra guerriera la chiamava alla battaglia, dicendole che la missione di trovare il Messiah (in italiano la Suprema Essenza), era un qualcosa che potevano portare a termine solo loro due.

Ma più diventava frequente quel sogno, più Haruka si gettava in qualsiasi tipo di sport pur di evadere dalle proprie responsabilità; eppure qualsiasi sport faceva anche solo come passatempo, finiva col diventare imbattibile… Poi un giorno decise di lasciar perdere tutto, coltivando come unica passione quella dei motori e dell’alta velocità: aveva sempre voluto correre come il vento; questo era il suo unico sogno.
Ad un certo punto si ferma e si trova nel bel mezzo di una aggressione da parte di Eudial e del suo demone che cercano di sottrarre il cuore puro di Elza Grey, una persona che lei e Michiru conoscono bene, perché fu proprio lei tempo addietro a presentarle. Haruka chiama la sua amica spiegandole la situazione e rimane in attesa del suo arrivo, mentre il nemico si appropria del cristallo del cuore di Elza. Nonostante sia dispiaciuta rimane ancora nascosta dietro un albero e solo allora lascia che tutti i ricordi che possiede sul suo primo incontro con Michiru ci consentano di fare luce sul loro primo contatto. I ricordi di Haruka si articolano in tre vividi flashback:

I FLASHBACK

 

Haruka ed Elza si apprestarono a gareggiare una competizione di atletica, quindi Elza trovandosela vicino le rivolse la parola: - Ho sentito che sei molto veloce, ce la farai a battermi? - Haruka non accolse la provocazione, ma anzi si impegnò battendola con largo distacco, quindi pensò: - Allora ero brava in qualunque sport, non ero particolarmente interessata a qualcosa, il mio desiderio era solo quello di scappare, fuggire lontano da quello che il destino mi riservava. Dopo lasciai perdere tutto, tranne il mondo dei motori, che mi assorbiva completamente, ma questo prima di incontrare Michiru Kaioh… - Dopo la gara Elza cercò un approccio con Haruka, dicendole che le voci che aveva sentito sul suo conto non sbagliavano affatto; poi le presentò una sua amica: Michiru Kaioh che ardeva dal desiderio di conoscerla.

Michiru dunque si presentò dicendole: - Non mi sembri molto affaticata, questo vuol dire che non hai corso al massimo delle tue possibilità! - Per quanto detestasse ammetterlo Haruka subì il fascino di quella raffinata ragazza fin dal primo momento che i loro sguardi si incontrarono, ma non volle dare a vedere quanto in realtà rimase colpita da lei, quindi si limitò a chiederle: - Cosa vuoi dire? - Michiru rispose: - So che anche tu ascolti i messaggi che ti porta il vento -. Da quelle parole Haruka riconobbe in lei la guerriera che le appariva in sogno e capì che cosa voleva, ma fingendosi ignorante le chiese con maggiore franchezza: - Perchè mi volevi conoscere? -Michiru le rispose: - Stavo cercando un modello per un mio quadro… - ma ad Haruka non interessava diventare una guerriera Sailor e pensò che accettare per lei significasse accettare solo le sue responsabilità. Rispose dunque:- No grazie, queste cose non fanno per me… - e se ne andò. Michiru ci rimase molto male...

II FLASHBACK

In cima alle scale, Haruka vide un quadro funesto intitolato "La fine del Mondo", così si mise ad osservarlo fino a che Michiru raggiuntala, non attirò la sua attenzione: - Spero che ti piaccia il mio quadro. Devo ringraziarti per essere venuta nonostante i tuoi impegni. - Haruka le disse: - Sembra che tu sappia tutto sul mio conto… - ma Michiru continuò a parlare senza ascoltare le sue parole: - Nella mia scuola sei molto famosa, sei l’idolo di molte ragazze e non sai quanto scalpore hai suscitato quando hai battuto Elza nella gara. Conosco perfino qualcuno che verrebbe in macchina con te lungo la costa, ad gni modo è una ragazza! - (ovviamente questa parte in Italia è stata censurata!)

Haruka le sorrise fredda quindi cambiò argomento dicendole: - E così questa è la fine del mondo! Strano, come può una ragazza così fragile e delicata come te che non farebbe male ad una mosca disegnare delle immagini così tetre e crudeli?- Michiru le rispose: - Quella non è la mia fantasia, è un immagine che ho ben chiara, e so che ce l' hai anche tu! - Haruka tentennò un istante quindi ribatté: - Non dire sciocchezze, io sono Haruka Tenoh un pilota professionista e non mi perdo in simili storie. Se proprio ci tieni a salvare il mondo, perché non lo fai tu? - Michiru delusa dal suo atteggiamento irriverente le rispose: - Non pensavo che tu fossi così egoista! Ma cosa credi, che salvare il mondo mi piaccia? Il mio sogno è di diventare una famosa violinista, ma il mio destino è quello portare a termine la missione! - Nonostante il duro trattamento riservatole da Haruka, Michiru non riescì ad essere più di tanto arrabbiata con lei; non poteva biasimarla se non voleva diventare una guerriera Sailor… Anche lei all’inizio era molto spaventata e confusa.

III FLASHBACK

Haruka aveva appena terminato una corsa sul circuito; si avvicinò quindi ad un box, dove la sua attenzione fu calamitata da un ragazzo che chiedeva aiuto. Cercò dunque di soccorrerlo, ma egli si trasformò in un mostro e la assalì. Improvvisamente, in un grande bagliore di luce, una penna magica apparve frapponendosi tra loro. Haruka cercò di afferrarla, ma una voce la interruppe: - Fermati! - - Fermati! Non la prendere! Se la sfiorerai soltanto per una volta, la tua vita cambierà e non potrai più tornare indietro! -

Nonostante Michiru l’avesse sempre esortata alla battaglia, esattamente in quel momento, ben sapendo che la ragazza aveva paura di diventare una guerriera, la salvò dal suo futuro destino, lasciandole il libero arbitrio di decidere cosa potesse essere meglio per lei e palesando finalmente i suoi sentimenti. Subito dopo le dette un saggio di cosa significasse impugnare quello scettro trasformandosi in Sailor Neptuno; quindi attaccò il mostro, ma, quando stava per finirlo, Haruka le si parò davanti e le impedì di ultimare l’opera. Le due ebbero una discussione perché Haruka non approvava i modi così violenti di Sailor Neptuno che per tutta risposta disse: - La fine del mondo sta per arrivare, se non lo uccido, ci saranno molte altre vittime! - Haruka rispose: - Devi per forza ucciderlo? - e Michiru: - Non ho scelta, mi dispiace…- Ma il mostro ridestatosi dal colpo le riattaccò e Sailor Neptuno si gettò su Haruka per proteggerla. La guerriera venne così ferita in maniera alquanto grave, ma con le ultime forze rimastegli usò il suo potere per sconfiggere definitivamente il mostro. Haruka le si avvicinò sollevandola delicatamente da terra; la ragazza aveva perso i sensi, quindi attese che si ridestasse sorreggendola e tenendole la mano. Appena ripresasi Michiru chiese: - Come sta il ragazzo, non l'ho ucciso, vero? Prima o poi finirò con uccidere veramente qualcuno, ma ho fatto una scelta e non posso più tirarmi indietro. - Haruka le chiese: - Perché hai cercato di proteggermi? Guarda il tuo braccio, in queste condizioni non potrai più suonare il violino -

e Michiru: - Non ho investigato su di te perché anche tu eri una Sailor come me. Incominciai prima di saperlo e seguivo sempre ogni tua gara, ed avrei voluto andare in macchina con te lungo la costa. Haruka, ho capito che tu eri una guerriera perché sei brava nello sport e sei sempre sicura di ciò che fai… - Haruka rispose: - Non è vero, non sono mai sicura di quello che faccio e cerco sempre di scappare dal mio destino! - Michiru allora si sfogò: - So molte cose su di te, ti ho guardata per molto tempo, tu eri l’unica persona che non avrei voluto coinvolgere facendole prendere la mia strada, ma ero così felice di avere una compagna nella missione, e che quella fossi proprio tu… Ho pensato che così non sarei più stata sola... scusami, non so che cosa sto dicendo, non avrei dovuto dirti queste cose... -

Haruka gettò delle rapide occhiate allo scettro abbandonato a terra: forse se avesse condiviso il suo destino con quella persona sarebbe stato meno gravoso il compito affidatole.
Dopo i flashback Haruka si ritrova con Michiru ad entrare in azione, le due si trasformano e determinante è il loro intervento al fine della buona riuscita del salvataggio di Elza Grey. Così come sono arrivate vanno via senza dare spiegazione alcuna alle Inner Senshi che commentano come sempre i loro modi poco ortodossi

L’episodio si chiude con le due che sfrecciano sull’auto di Haruka, quindi la bionda che tira le somme sulla sua nuova vita da guerriera: - Così scelsi la mia strada, adesso sono una Guerriera Sailor e la mia missione è quella di trovare il Messia e salvare il mondo ma sono contenta di averti incontrata…- sussurra sottovoce a Michiru che sentendola mormorare le chiede: - Come? - Haruka le sorride e le risponde: - Niente, adesso continuiamo a guidare insieme. Non voglio che tu te ne vada questa notte! - ed entrambe risero. (nella versione italiana Haruka farfuglia qualcosa circa il loro rapporto di fratellanza).


3. LA DISPERATA RICERCA DEI TALISMANI

Altro punto imprescindibile nel delineare i risvolti amorosi nel rapporto tra le due, è sicuramente l’ avvenimento della comparsa dei Talismani che loro tanto affannosamente hanno cercato invano per metà della terza serie. La notizia che i possessori dei Talismani siano proprio coloro che li hanno sempre cercati, suona ad Haruka come scherzo del destino, ancora più crudele quando vede Eudial strappare a tradimento il cuore dal petto di Michiru.
In questo episodio si vede nuovamente Michiru mettere a repentaglio la propria vita per salvare quella dell’amata compagna, trasgredendo alla promessa che si erano fatte fin da quando si sono conosciute.
Io credo che per quanto concerne il loro rapporto, questo sia uno dei momenti più drammatici mostrati, secondo solo alla loro disfatta nella quinta serie.

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Episodi 110 - 111. LA TRAGEDIA; LA COPPA LUNARE

I sogni di Haruka e Michiru fanno presagire loro che a breve troveranno un talismano che tanto cercano. Le due però non riescono almeno all’inizio a sostenere una conversazione tra loro, probabilmente perché la missione sta tanto velocemente quanto inaspettatamente prendendo una svolta positiva; inoltre sono terrorizzate perché si avvicina il momento di onorare la loro antica promessa, difatti sono perfettamente consapevoli che la ricerca dei talismani richiede, se necessario, il sacrificio della vita di una di loro due. Haruka e Michiru si separano dunque qualche attimo; Michiru decide si rilassarsi sul bordo della piscina distesa su un lettino. Per isolarsi dal resto del mondo si poggia all’orecchio una di quelle conchiglie dove rimbomba la risacca del mare e la ascolta attentamente.

Solo dopo un po’ le due riescono finalmente a parlarsi. Haruka va da lei e vedendola rinchiusa nel suo piccolo mondo le dice: - Non è giusto: Sei tornata nel tuo mondo… E io sono rimasta sola… -
Le due si guardano intensamente, con occhi colmi di amore reciproco, poi Michiru abbandona la conchiglia ed inizia a raccontare del suo sogno, scoprendo così che anche Haruka ne ha fatto uno uguale.

Haruka sale in camera soprapensiero e si siede dietro la finestra mentre comincia a piovere; il telefono squilla improvvisamente, ma non avendo voglia di rispondere non si alza; lascia scattare dunque la segreteria e la voce di Eudial, l’attuale nemico di Sailor Moon & C.O, comunica ad Haruka che ha finalmente trovato il possessore del talismano. Ciò che incuriosisce in questo punto è che il messaggio registrato della segreteria reca la voce di Michiru e che la stessa Michiru dice: “Non siamo in casa…” questo quindi può voler dire soltanto una cosa: le due vivono assieme! Haruka rimane molto sorpresa dell’inattesa telefonata, soprattutto visto che Eudial propone loro un’alleanza; sicura che le due avrebbero accettato, la nemica invia loro tramite fax una cartina con indicato il posto del loro incontro. In questo stesso istante rientra in camera Michiru che si asciuga i capelli ed avvicinandosi al fax prende in mano la cartina.

- Secondo me ha scoperto davvero chi ha il talismano; non mi pare che stia mentendo! - - Già, il sogno che abbiamo fatto finalmente si avvera! - esclama Haruka con malcelato nervosismo, quindi non essendo più in grado di sostenere lo sguardo di Michiru lancia qualche occhiata al di fuori della finestra. - Me lo sentivo… - riflette ad alta voce Haruka; per poi continuare tra se e se: - Non ho paura di sporcarmi le mani… Sono pronta a tutto: otterrò i talismani e li avrò a qualunque costo! - (se solo immaginasse qual è il prezzo da pagare, dubito che parlerebbe così!). Michiru la osserva interpretando nella maniera più corretta il suo silenzio, quindi le si avvicina posandole una mano sulla sua, serrata sulla gamba. Le due iniziano un delicatissimo ed alquanto romantico gioco di mani entro il quale si capisce che non c’è solo complicità mentale, ma anche fisica tra le due. Al termine di questo Haruka le chiede: - Che ti prende? Non capisco! - - Haruka mi piacciono le tue mani! - le dice l’altra avvicinando il più possibile il suo volto a quello della compagna. (in italiano Michiru la rassicura soltanto). Questo gesto sembra quasi un addio… anche perché credo che Michiru senta delle strane sensazioni in lei ma non vuole turbare ulteriormente Haruka che sembra già abbastanza provata di suo.
(Nel doujinshi Lonely Tropical Fish di Mario Yamada, ambientato qualche tempo prima di questo episodio, si fa esplicito riferimento ad un sogno di Michiru in cui lei stessa viene uccisa; probabilmente quel sogno fa riferimento proprio alla tragedia che di qui a poco si consumerà).

 

Haruka e Michiru convocano Usagi in cima al grattacielo che ospita l’acquario, quindi le chiedono di non immischiarsi nelle loro faccende; Haruka per assicurarsi che non le metta i bastoni tra le ruote e non gli venga in mente di seguirle, le strappa addirittura la spilla che le permette di trasformarsi in Sailor Moon e la porta con lei. Dopo di ciò le due si trasformano e vanno via con il loro elicottero personale. La tensione si taglia a fette nell’abitacolo dell’elicottero, finché Michiru non localizza il punto. Appena dopo l’atterraggio le due guerriere temporeggiano qualche istante al di fuori dell’ingresso della grande Cattedrale Marina. Haruka è impaziente di sapere chi ha il talismano, ma Michiru le prende una mano e le dice:

- Devi farmi una promessa: giurami che qualunque cosa accada noi entreremo in possesso dei talismani…D’ora in avanti ognuna di noi si impegnerà per compiere la missione senza pensare alla vita dell’altra… - Haruka le risponde anche in maniera piuttosto scostante: - Non devi ricordarmelo… - Michiru le lascia la mano e conclude dicendo: - Già, lo sai bene… - (anche se dal tono di voce di Michiru si intuiscono tutt’altre intenzioni!). Entrano quindi nell’edificio.
Occorre davvero pochissimo tempo a Michiru per accorgersi che sono cadute in una trappola, giusto il tempo di realizzarlo che le due si trovano a dover fronteggiare dei pesanti massi che si spostano alla velocità della luce cercando di colpirle per metterle fuori gioco. Le due sono alquanto abili nello schivare i colpi, ma una piccolissima distrazione di Haruka le è fatale: un masso si scaraventa contro di lei. In un ultimo tentativo disperato di salvare la vita della sua amata, Michiru si frappone tra Haruka ed il masso, ricevendo così un durissimo colpo. Non solo Sailor Neptuno viene scaraventata contro un altro masso, ma sparisce sotto gli occhi costernati di Sailor Uranus: - Neptuno! - è l’unica cosa che riesce ad urlare la guerriera.

Proprio in quel momento subentra la voce di Eudial che rivela a Sailor Uranus che Sailor Neptuno possiede un talismano. Sailor Uranus si avvia incredula a salvare la sua compagna; corre a perdifiato lottando contro il tempo ed alla fine arriva a trovare sia Eudial che Sailor Neptuno, la quale giace inerte, imprigionata al masso. Appena Haruka vede Michiru in quella disperata condizione cerca di attraversare di corsa il ponte che le separa: - Neptuno! - urla, ma una scarica di frecce si abbatte su di lei ferendola. Eudial inizia ad avvicinarsi minacciosa a lei, ma Haruka non se ne cura, piuttosto il suo primo pensiero è quello di chiedere: - Cosa è successo a Neptuno? -

La nemica la rassicura: non ha ancora preso il suo talismano perché prima vuole prendere il secondo che ha più a portata di mano. Sailor Uranus capisce a malincuore che Eudial si sta riferendo proprio a lei. La strega infatti punta diritto al petto di Haruka il suo fucile, ma proprio in quel momento Sailor Neptuno si ridesta. Con nuova ed ostinata forza Michiru si libera dalla prigionia e corre verso di loro invocando il nome di Sailor Uranus. Sotto gli occhi impauriti di Haruka, Michiru viene trafitta una prima volta. Il dolore fisico però, è nullo se paragonato a quello di perdere Sailor Uranus, così Michiru si rialza e dice:

- Haruka non voglio che tu muoia! - Quindi cerca di avvicinarsi di più. - Neptuno non muoverti! - le urla Uranus consapevole di quanto la compagna stia rischiando, ma Neptuno incurante procede sulle ginocchia malferme; una seconda e più lunga scarica di frecce si abbatte su di lei.
Neptuno cade a terra stremata, ma non si da per vinta, procede nella sua avanzata nonostante Uranus le dica il contrario.
Senza ulteriori intoppi Sailor Neptuno arriva alla meta ma stremata e vacillante esita un attimo a colpire la nemica che invece con notevole prontezza di riflessi la colpisce provocandone l’immediata morte. Il cristallo del cuore di Sailor Neptuno fuoriesce dal petto della guerriera ed immediatamente si trasforma nel talismano dello Specchio di Nettuno.
Haruka è straziata dalla perdita della sua compagna e ripensa all’istante stesso in cui Michiru le aveva detto che le sue mani le piacevano. Approfittando della debolezza di Sailor Uranus Eudial vuole impadronirsi anche del secondo talismano, ma diventa provvidenziale l’intervento di Usagi, che pur non potendosi trasformare ha deciso di aiutare le Outer Senshi.
Usagi compie innumerevoli tentativi per cercare di salvare la vita di Michiru, ma Haruka che ha ormai perso ogni ragione di vita le dice che è inutile perché ormai il cristallo è stato trovato.

- Non sei stata ai patti Michiru, mi avevi promesso di non salvarmi la vita… - conclude disperata Sailor Uranus; riconsegna la spilla a Sailor Moon, quindi decide di togliersi la vita, dopotutto anche lei possiede un talismano. Chiede quindi ad Usagi di custodire con cura i due talismani e di impegnarsi a trovare il terzo, poi dopo una breve colluttazione con Usagi che è contraria al suo gesto la spunta e si spara.

Sailor Uranus resiste ancora alcuni attimi prima di spirare, attimi in cui rivela della Suprema Essenza ad Usagi, poi stremata si abbandona al sonno della morte. Sailor Moon farà di tutto per salvare lei e Sailor Neptuno, tuttavia sarà provvidenziale la comparsa di Sailor Pluto, che radunando i tre talismani, richiama il potere di Sailor Uranus e Sailor Neptuno che compaiono prive di sensi dinnanzi al proprio talismano. Quando il cristallo del cuore si separa dai talismani ritorna nel petto delle rispettive padrone. La prima ad aprire gli occhi è Michiru che guarda subito verso Haruka, prima ancora che verso il talismano. Le due guardano esterrefatte e si rendono conto di aver scampato il pericolo ancora una volta.

(Vi è qui uno splendido gioco di sguardi tra le due in cui si nota la loro immensa complicità ed il sollievo nel rivedersi l’una accanto all’altra!) Le tre Outer Senshi riescono ad evocare la Coppa Lunare che viene conquistata da Sailor Moon dopo un duello contro Eudial. Un nuovo compito però attende le tre Outer Senshi, in particolare Sailor Uranus e Sailor Neptuno: trovare la persona che incarnerà la Suprema Essenza e salverà il mondo dal silenzio.
Ma nulla le spaventa perché hanno la consapevolezza che anche stavolta saranno insieme e la loro unione sarà la loro forza.


4. BASI SEMPRE PIU’ SOLIDE

Altro momento chiave nel rapporto Haruka/Michiru, è sicuramente l’unico episodio della quarta serie in cui compaiono; uno speciale standing alone dedicato esclusivamente a loro due in cui abbiamo la possibilità di rivederle finalmente per la prima volta, dopo che sono provvisoriamente uscite di scena nell’episodio 126 della terza serie. La terza serie si conclude infatti con Haruka e Michiru che sfrecciano sulla loro Toyota mentre lasciano la città.
Per tutta la quarta serie questo episodio resta l’unica pietra miliare sul loro rapporto, oltre che l’unico che ci metta al corrente su come se la stiano passando le due.
Bisogna poi aspettare la fine della quarta serie per vederle comparire nuovamente al fianco delle Inner Senshi in uno speciale di tre puntate. Ciò che si evince da questa puntata comunque, è la conferma sempre più palese che le due sono fidanzate e che dopo la fine della battaglia campale della terza serie hanno ritenuto opportuno prendersi un po’ di meritato riposo facendo un viaggio la cui meta ovviamente non è specificata, ma lo si può dedurre dalla loro permanenza in un albergo alquanto lussuoso (nel doujinshi di Mario Yamada “Shi ga Futari wo Wakatsu made” si fa risalire a questo episodio la decisione di non intervento da parte delle due Outer Senshi nella battaglia contro il Dead Moon Circus, e l’organizzazione di un viaggio in Europa che Michiru considera come una sorta di luna di miele).

SAILOR MOON SS

Special 2 - quarta serie. NEMICI INSIDIOSI

Haruka e Michiru, sempre in viaggio, decidono di fermarsi in un lussuoso albergo a picco sul mare.
La loro decisione è probabilmente dettata dal fatto che Haruka non stia affatto bene, difatti, le è venuta la febbre. Mentre la donna riposa in camera accudita da una cameriera, Michiru decide di distrarsi un po’intrattenendosi nel salone dell’albergo dove un ventriloquo sta facendo la sua esibizione con un pupazzo che reca in mano una curiosa bottiglia; proprio questa bottiglia è l’oggetto di discussione tra i due. Michiru decide di sedersi mentre sorseggia del vino. Nonostante la malattia della compagna sembra essere tranquilla, è ormai un po’ che non combattono più, ma la vita di guerriera sembra non mancarle affatto.

Prima che lo spettacolo possa finire, però, è presa dal senso di colpa di averla lasciata sola, ed in pensiero per le condizioni della compagna, Michiru va via. - Sta sudando moltissimo… - sente dire alla cameriera mentre è ancora sul pianerottolo.

Michiru si affaccia silenziosamente alla porta semisocchiusa della camera, e nota che Haruka, nonostante il febbrone, è intenta a fare delle avances ad una lusingata cameriera, questo suscita non poca gelosia da parte sua, quindi decide di stroncare in qualche modo la situazione: entra sbattendo di proposito la porta dietro di se. Sia Haruka che la cameriera si accorgono dell’espressione poco accomodante di Michiru e fanno in fretta ad allontanarsi l’una dall’altra; in particolare la cameriera dimostra una certa soggezione nei riguardi di Michiru. La ragazza dunque la congeda spiccia: - Grazie di tutto, adesso puoi anche andare: starò io con lei! -

La cameriera va via con un viso paonazzo dalla vergogna.
La donna ancora febbricitante rimane così sorpresa del suo ritorno precoce che le dice: - Ciao, sei già tornata? Non ti aspettavo così presto! - Michiru glissa completamente sulla domanda di Haruka, per poi punzecchiarla in riferimento a quanto appena accaduto: - Bene, ti vedo più in forma: Ti senti meglio? - Haruka le risponde che sente di avere ancora la febbre molto alta, poi cambia completamente discorso chiedendole se avesse scoperto qualcosa circa eventuali nuovi nemici.
- Ho il presentimento che stia per accadere qualcosa di oscuro… - le confessa Michiru avvicinandosi al catino posto sul comodino, per inzupparvi un fazzoletto da apporre sulla fronte calda di Haruka. - Capisco mi dispiace essermi ammalata proprio in questo momento… - si colpevolizza l’altra, mentre Michiru amorevolmente le rinfresca il fazzoletto e glielo pone sulla fronte. - Sono preoccupata per te… - le confessa poi Haruka. (Altro che preoccupazione per le sorti della Terra come si vuole far credere in italiano!) - Non dovresti avere altre preoccupazioni all’infuori di quella di startene tranquilla nel letto! - la punzecchia di nuovo Michiru; quindi Haruka fa nuovamente riferimento al presentimento prima accennatole; lei non sente niente di strano stavolta. Michiru si siede sul suo letto e le spiega: - Avvertiresti pericolo se i nemici provenissero dal Sistema solare esterno… Evidentemente ci sono condizioni diverse rispetto al terribile attacco che ci sferrò l’Esercito del Silenzio… Eppure dall’ultima eclissi di sole ho questo netto presagio… -
- Una nuova minaccia incombe sulla terra… dobbiamo stare in guardia ed essere pronte ad intervenire! - conviene Haruka.
Il nemico però è in agguato ed ascolta la loro conversazione, designando così Haruka come prossima vittima dei loro loschi piani.

Michiru impensierita dalla conversazione appena avuta, decide di uscire sul terrazzino a prendere una boccata di aria fresca, ma viene aggredita dalla cameriera, che persa la propria coscienza è divenuta una pedina nelle mani del nemico. La cameriera serra le mani sul collo di Michiru e cerca di spingerla giù dal terrazzo, sulla scogliera sottostante. Solo grazie ad un colpo di fortuna Michiru riesce a salvarsi, appena in tempo per sentire il grido disperato di Haruka che nel frattempo è stata aggredita dal ventriloquo e dal suo pupazzo nella propria camera. Senza indugiare ulteriormente Michiru si trasforma in Sailor Neptuno, e corre in soccorso della propria compagna.

Haruka è in serie difficoltà, tenta di reagire sfoderando anche il suo scettro per potersi trasformare, ma la febbre per qualche istante le fa appannare la vista e a causa della sua debolezza è costretta a lasciarlo cadere. Il pupazzo inizia ad assorbire tutta la sua energia, finché non interviene Sailor Neptuno: - Basta così! Voi essenze della malvagità, simboli del male che incombe sulla terra, non so chi siate, ma io, Sailor Neptuno con la forza che mi viene dal pianeta del mare sono qui per punirvi! - dice presentandosi ai nemici. I due confabulano tra di loro circa l’insuccesso della missione della cameriera. - Lasciate andate Haruka! - intima loro Sailor Neptuno. I nemici però sembrano non voler rinunciare a quel succulento bocconcino, quindi Michiru si arrabbia e dice loro: - Va bene, allora dovrete combattere contro di me! -
Il ventriloquo ed il pupazzo minacciano di far cadere in terra la strana bottiglia che contiene le ombre delle persone: se questa dovesse rompersi le ombre libere dalla loro prigionia si rivolterebbero contro i loro proprietari.
Sailor Neptuno è fortemente indecisa sul da farsi, il suo cruccio è: salvare il mondo o salvare la sua Haruka?
Prendendo qualche attimo di tempo la guerriera chiede una prova che ciò che dicono i due sia vero, ma nessuno può provare la verità finquando il recipiente non si rompe. Rischiando il tutto e per tutto Sailor Neptuno scaglia il suo Deep Submerge contro di loro; la bottiglia cade infrangendosi in mille pezzi, e solo allora il ventriloquo è costretto ad ammettere che stava dicendo una bugia per spaventarla. Haruka viene liberata e finalmente Michiru può tirare un sospiro di sollievo perdendosi a guardarla per qualche infinito istante cadere inerte ma viva sul letto. La sua attenzione viene poi richiamata dal ventriloquo che le chiede: - Hai fatto tutto ciò solo per salvarla? Che razza di eroina sei? - - Forse ti stai sbagliando: un mondo senza Haruka non è degno di essere salvato! - risponde la ragazza con una lucidità disarmante ( Alla faccia della versione italiana nella quale da ad intendere che il salvataggio di Haruka è una situazione contingente al salvataggio della Terra!)
Haruka sembra riprendere conoscenza, così si sente pronta per recuperare lo scettro e trasformarsi in guerriera. - Te la farò pagare! - dice, ed è infatti proprio lei a dare il colpo di grazia al pupazzo grazie all’intuizione brillante di Sailor Neptuno che le lascia ad intendere che non è il ventriloquo il vero nemico ma il pupazzo (nella versione italiana Haruka si perde in uno stucchevole ringraziamento nei riguardi dell’amica, ringraziamento che invece non c’è, anzi, sembra quasi che avesse dato per scontato l’intervento superlativo della compagna). Con una forza incredibile Sailor Uranus scaglia il suo World Shaking contro il pupazzo frantumandolo in mille pezzi.

Il pericolo è ormai scongiurato, le due possono tornare a godersi le meritate vacanze, a maggior ragione adesso che la bionda sta decisamente meglio; infatti Haruka e Michiru guardano come sempre il mare appoggiate alla loro auto: - Come ti senti? - le chiede d’improvviso Michiru. - Molto meglio dopo aver utilizzato tutto quel potere! - le dice sorridente Haruka. - Cos’è quello? - le chiede curiosa Michiru indicando qualcosa che Haruka si rigira tra le mani. - E’ un frammento di quel pupazzo. Potrebbe essere questo il nuovo nemico? - si chiede pensosa.
Il pericolo è ormai scongiurato, le due possono tornare a godersi le meritate vacanze, a maggior ragione adesso che la bionda sta decisamente meglio; infatti Haruka e Michiru guardano come sempre il mare appoggiate alla loro auto: - Come ti senti? - le chiede d’improvviso Michiru. - Molto meglio dopo aver utilizzato tutto quel potere! - le dice sorridente Haruka. - Cos’è quello? - le chiede curiosa Michiru indicando qualcosa che Haruka si rigira tra le mani. - E’ un frammento di quel pupazzo. Potrebbe essere questo il nuovo nemico? - si chiede pensosa. - Non ti preoccupare, loro si prenderanno cura del mondo! - ultima Michiru riferendosi alle Inner Senshi. - Hai ragione, loro se ne prenderanno cura! - conviene serena Haruka.

(Da notare come nella versione originale a loro non frega assolutamente nulla di rientrare in azione, piuttosto lasciano il nemico alle Inner senshi, ma le vacanze per loro sono sacrosante!!)

5. LA CONFERMA DEL RAPPORTO OMOSESSUALE TRA LE DUE


Comunque la serie in cui tutti i dubbi (per chi ancora ne avesse) sulla natura del rapporto tra Haruka e Michiru vengono fugati, è sicuramente la quinta. In questa serie infatti, fin dal primo episodio vi è un crescendo di situazioni che identificano in maniera sempre più univoca e disambigua il rapporto tra le due. Se nella terza serie le vicende di Haruka e Michiru sono in un certo qual senso avulse dal contesto generale, ma rappresentano il filo conduttore della stagione, nella quinta serie si riscontra una maggiore coesione tra il gruppo Inner/Outer; una coesione che porterà entrambi i team a lavorare spesso insieme. E’ proprio aprendosi alla vita sociale con le altre Sailor, che le due daranno notizie sempre più dettagliate sulla loro vita privata. Tuttavia l’analisi di questa serie risulta un po’ frammentaria in quanto, non essendo più tra le principali protagoniste (l’arrivo delle Sailor Starlights eclissa leggermente il gruppo delle Outer Senshi), le due compaiono complessivamente soltanto in una quindicina di episodi; inoltre la loro storia viene relegata a fotogrammi di pochi secondi, dunque non è sulla quantità ma sulla qualità di questi fotogrammi che si incentra questa analisi.
A dispetto dell’intero gruppo delle Outer, Haruka e Michiru troveranno una sorta di “riscatto personale” almeno negli ultimi episodi, dal 196 al 198, di cui rimangono le assolute, indiscusse protagoniste. La vicenda legata al loro tradimento infatti, balza prepotentemente in primo piano, offuscando le vere interpreti della stagione: Sailor Moon e le Star Lights, e durerà per tutti e tre gli episodi, fino al momento della loro morte.
Dato l’esiguo numero di episodi e la brevità delle scene in cui sono presenti, è possibile in questa sede descrivere tutto ciò che accade in ogni singolo episodio in cui compaiono Haruka e Michiru; analizzando puntata per puntata si scoprono così quali sono i dettagli che aiutano a confermare l’omosessualità di questa coppia. Si ricorda che quest’analisi è specifica e relativa solo al loro rapporto, quindi se ci si vuol fare un’idea generale anche del resto, occorre guardare l’Anime (preferibilmente nella versione originale sottotitolata), le cui puntate sono tutte scaricabili da You tube. Di seguito sono riportati gli episodi in questione divisi in due gruppi, così come è stato proposto dall’Anime stesso.

SAILOR MOON STARS

Episodi da 167 a 172. - saga delle Mirror Paredory. IL RITORNO DI NEHELENIA

Haruka e Michiru ritornano in Giappone dopo il loro lungo viaggio. Come di consueto le due si recano sul grattacielo al cui ultimo piano vi è un immenso acquario, per rilassarsi un pochino, ignare che il loro relax sarebbe finito di lì a poco; la regina Nehelenia infatti, acerrima nemica del Dead Moon Circus, è stata misteriosamente risvegliata e adesso promette vendetta contro Sailor Moon e tutte le sue alleate.
Haruka e Michiru sostano davanti ad un enorme vasca fissando gli animali contenuti al suo interno quando ad un tratto Haruka chiede a Michiru: - Davvero ti piace tutto ciò? - - Adesso mi sento rilassata, potrei stare qui per ore! - le risponde Michiru volgendole lo sguardo. - Io sarei molto più rilassata contemplando il mio volante! - constata Haruka provocando la risata della sua compagna che incalza dicendo: - Non essere sciocca! Non stavo parlando dei pesci!

riferendosi invece alla guida di Haruka. La bionda cede ad un espressione a metà tra il sorpreso e l’offeso, le due comunque escono sulla terrazza tuffandosi nella notte stellata e nella strana ma eccezionale pioggia di stelle cadenti che le circonda. Haruka le si avvicina e prendendola in giro le chiede: - Beh, e di questo che mi dici? - - Quanto è meravigliosa questa pioggia di stelle cadenti! - sospira quasi sognante l’altra, mentre Haruka la fissa amorevolmente. - Sono d’accordo, è meravigliosa! - conferma Haruka. Michiru prende il suo talismano in mano e fissandolo confessa ad Haruka: - Solo pochi minuti fa ho avvertito l’apparizione di un’energia maligna che ha oscurato la luna… -

- Un nemico? - le chiede la bionda preoccupata. - Non lo so, è andato di nuovo via… - concluse perplessa Michiru. Haruka cogliendo la preoccupazione della compagna le suggerisce che forse l’ombra apparsa nel suo specchio non era altro che il frutto di un disturbo dovuto alla gravitazione della Terra. - Sei molto ottimista vero? - le risponde Michiru che fissando nuovamente lo specchio non riesce a scacciare dalla mente le sue strane fantasie. Ancora Haruka cerca di distrarla dicendole: - Tutto ciò che il tuo specchio non riesce a catturare è solo un bel ragazzo! - - Non è carino dire questo da parte tua! - risponde piccata Michiru. - Io non la penso così, dico solo che credo in te… - risponde dolcemente Haruka. Michiru, rassicurata, poggia il proprio capo sulla spalla della compagna; le due rimangono qualche istante ferme in quella posizione ad osservare le stelle cadenti, quando improvvisamente la pioggia finisce. - Sono scomparse… - consta Haruka.

Molte persone intorno a loro iniziano improvvisamente a sentirsi male, la stessa Haruka viene colta di sorpresa da una scheggia che cadendo dal cielo le ferisce una mano. L’espressione di dolore della bionda richiama l’attenzione della sua compagna che preoccupata le chiede di farle vedere la mano sanguinante. Con estremo amore (qua si denota anche la profondissima intimità tra le due) Michiru le prende la mano tra le sue e inizia a succhiarle via il sangue insieme alla scheggia conficcatasi sottopelle. Sul fazzoletto che Michiru reca in mano, oltre a piccole macchie di sangue si scorge una minuscola scheggia che sembra essere di vetro. Il minuscolo frammento all’apparenza del tutto innocuo inizia a sprigionare pericolosi lampi di energia negativa, quindi Haruka intuendo il pericolo allontana il fazzoletto dalle mani di Michiru scaraventandolo a terra. Le due sembrano confuse e spaventate, soprattutto quando da questo frammento si genera una creatura mostruosa, fatta interamente di vetro.

- Chi sei tu? - chiede Haruka, ma si accorge che contemporaneamente anche gli altri frammenti sparsi in terra sulla terrazza prendono vita. Le nemiche sembrano avercela proprio con loro, dato che le accerchiano, negando loro la fuga, anche se Haruka e Michiru mettendosi nella loro classica posizione di battaglia, spalla contro spalla, lasciano intuire che non hanno nessuna voglia di fuggire.
- Non potrebbe oscurarsi qualche volta il tuo specchio? - ironizza Haruka. - Non è il momento di scherzare! - taglia corto Michiru. - Mi spiace. - conclude Haruka. La voce della regina Nehelenia non tarda a farsi sentire, e le due capiscono di essere il suo bersaglio in quanto “gente della Luna Bianca”. Il coraggio e la determinazione di Haruka saltano immediatamente fuori, le Mirror Paredory attaccano, ma è Sailor Pluto a risolvere momentaneamente la situazione intervenendo.
La gioia delle due di rivedere finalmente dopo molto tempo la loro amica di avventure svanisce quando entrambe si accorgono del fagotto che Setsuna reca in mano. E’ la piccola Hotaru che la guerriera è andata a prelevare al padre in quanto è giunto il momento che combatta anche lei. Haruka e Michiru non sono d’accordo; in quanto genitori putativi della piccola, sia pure solo per qualche giorno, avrebbero voluto per lei una vita serena, lontana da lotte e scontri, ma a quanto pare non c’erano riuscite. Sailoro Pluto intima alle due di trasformarsi, non è quello il momento per trattenersi in amabile conversazione.

Sailor Uranus e Sailor Neptuno sono adesso in grado di dare man forte a Sailor Pluto, così le nemiche vengono sconfitte velocemente, ma Michiru scopre con orrore che per ogni Mirror Paredory che distruggono se ne riformano molte altre. Colta alla sprovvista Haruka viene attaccata da una delle nemiche che con molta forza la scaraventa giù dal parapetto della terrazza sotto gli occhi atterriti di Michiru. Senza perdersi d’animo Sailor Neptuno corre in aiuto della compagna afferrandola per un braccio, giusto un istante prima della sua rovinosa caduta dal grattacielo. Lo sforzo per issarla su da parte di Michiru è visibilmente immane, eppure le due non mancano di scherzare alludendo ad alcuni piccoli dettagli della loro vita sessuale, difatti Michiru la rimprovera: - Penso che tu abbia mangiato troppi dolci in questi giorni! - - Non avrei mai pensato di sentire questi discordi al di fuori di un letto! - scherza Haruka, certa che la sua amica non avrebbe lasciato la presa per nulla al mondo. (Nella versione italiana vi è un dialogo più melenso, un patetico addio che lascia intendere che Sailor Uranus è troppo pesante e Sailor Neptuno non riesce a sorreggerla per molto.

Personalmente credo che la versione originale sia molto meglio sia perché conferma che le due sono una coppia collaudata che ha anche consumato rapporti sessuali, sia perché è palese che Sailor Neptuno non avrebbe lasciato la mano della compagna neppure per tutto l’oro di questo mondo). L’attenzione delle due viene richiamata nel momento in cui, anche Sailor Pluto viene fatta prigioniera e le Mirror Paredory hanno libero accesso alla piccola Hotaru sulla quale sono decise ad infierire. Le grida delle tre Outer ridestano la piccola addormentata che accorgendosi del pericolo sprigiona la sua invincibile forza, una forza tanto potente da consentire anche la trasformazione delle tre Outer in Super Sailor Senshi. Con i nuovi poteri non risulta molto difficile battere le Mirror Paredory, ma una nuova agghiacciante scoperta aspetta le tre guerriere: la liberazione dell’energia di Sailor Saturn ha permesso alla creatura in fasce di crescere in maniera repentina, comparendo loro dinnanzi nelle vesti di una bambina da già tre anni.

Dopo la battaglia contro le Mirror Paredory Haruka e Michiru decidono di tornare a casa propria, realizzando che la villetta appena in periferia dove abitano è grande abbastanza per ospitare anche Setsuna e la piccola Hotaru di cui inizieranno a prendersi cura come due veri, bravi genitori farebbero. Alcuni giorni dopo infatti Haruka e Michiru rincasano con la spesa e Hotaru corre subito verso di loro augurandogli: - Bentornate! - - Siamo a casa! - le si rivolge dolcemente Haruka con ancora il sacchetto della spesa tra le mani. - Papà Haruka e Mamma Michiru stavo studiando con Setsuna! - continua ancora la bambina
(Nella versione originale Haruka e Michiru vengono chiamate con l’appellativo di papà e mamma, dalla piccola Hotaru che probabilmente vede in loro le figure parentali più prossime e più somiglianti a “genitori”). - Davvero? Ma che brava bambina! - dice Michiru avvicinandosi a lei ed Haruka a completare il quadretto famigliare. - E cosa stavi studiando oggi? - le chiede chinandosi verso di lei Haruka. Hotaru recita dapprima le parole di una poesia, poi dei versi di Shakespeare sotto gli occhi piacevolmente strabiliati delle due consorti. Improvvisamente l’attenzione della bambina viene calamitata da una farfalla che le passa di fianco e la piccola prende ad inseguirla. Haruka e Michiru sono ancora incredule del fatto che la graziosa Hotaru completa l’armonia del quadretto famigliare.

La bionda però non riesce a far a meno di pensare ai giorni precedenti in cui la bambina era solo una neonata in fasce, e alla sua strana quanto repentina evoluzione a seguito dello scontro contro le Mirror Paredory; è un chiaro segno che le situazioni stanno precipitando vertiginosamente. Michiru sembra penetrare perfettamente nei pensieri della compagna e si associa a lei nel ragionamento. Anche Setsuna ha notato la stessa cosa delle altre due, ma la loro attenzione diene spostata da quell’argomento alla sparizione di Hotaru. Col cuore in gola le tre prendono a cercarla in lungo e in largo per la casa, e finalmente la trovano nella sua stanza, assorta nei suoi pensieri di morte e distruzione, tanto da creare un microcosmo che mostra alle altre Outer Senshi la fine che farà la Luna e tutto il sistema solare se le Guerriere Sailor non riescono a sconfiggere i nemici insidiosi. La proiezione di questo microcosmo costa però alla piccolina sforzi notevoli, difatti poco dopo sviene sotto gli occhi terrorizzati delle tre. Haruka da buon papà si precipita a soccorrerla. Quando sopraggiungono le tenebre, Michiru da brava mamma porta Hotaru a letto ed aspetta con lei finché non si è addormentata, poi torna in salotto dove la sua consorte e Setsuna la attendono. Michiru prende posto sul divano accanto ad Haruka, quindi incominciano tutte insieme a ragionare sul modo di agire per debellare la minaccia del nemico. La piccola però dopo poco si sveglia, difatti le tre sentono i suoi passi leggeri avvicinarsi al salotto, ed in me che non si dica sono colte da una nuova sorpresa: Hotaru ha assunto l’aspetto di una ragazzina intorno ad una decina d’anni o poco più. Mentre ancora si chiedono come sia possibile un simile prodigio, Hotaru avverte le Outer che stavolta bisogna far fronte comune con le Inner Senshi per debellare tutte insieme la nuova minaccia che incombe sulla terra, ed in effetti l’intervento delle Outer Senshi al tempio di Hikawa, teatro di battaglia tra le Mirror Paredory e le Inner Senshi, sembra quanto mai opportuno e calzante per far capire a Sailor Moon e alle altre che stavolta le guerriere Sailor del sistema solare esterno combatteranno al loro fianco. Di nuovo dopo la battaglia le Outer Senshi al gran completo tornano a casa per rinfrancarsi dalla fatica della battaglia, e insieme guardano il telegiornale che annuncia notizie poco rassicuranti circa una strana malattia che sta colpendo i giovani soprattutto, che sembrano ossessionati dagli specchi. Michiru, seduta con il suo talismano fra le mani, constata che anche i nemici che le avevano attaccate pochi giorni prima assomigliavano proprio a degli specchi, quindi inizia a fissare il suo specchio, che dal canto suo le restituisce per qualche istante l’immagine del Principe Endymion catturato dal nemico. La ragazza rimane profondamente turbata da quella visione, certa che ciò che il talismano le ha rivelato corrisponda alla realtà. Condivisa la sua ragionevole preoccupazione con le altre, tutte decidono che è il momento di intervenire per verificare se ciò che Michiru ha visto nello specchio corrisponde effetivamente alla realtà. Haruka e la compagna si avviano dunque a casa di Mamoru, mentre Setsuna ed Hotaru vanno al tempio di Hikawa per adunare anche le altre.
Le compagne di vita e guerriere, vengono bloccate all’ingresso del palazzo di Mamoru dalle Mirror Paredory, un nuovo scontro si rende dunque inevitabile. Spalla contro spalla, le due fronteggiano con i loro talismani le nemiche, anche se Michiru si lascia andare ad una confidenza: - Oggi ho desiderato davvero che la mia intuizione non fosse corretta… - dice all’altra rimpiangendo i giorni tranquilli che sembrano ormai solo un vecchio ricordo. - Davvero? Io penso che sia molto meglio che perdere tempo! - ribatte Haruka. - Stai dicendo che perdi tempo quando stiamo insieme? - la rimbecca con un pizzico di malizia Michiru, per poi continuare il combattimento. Stavolta risulta tempestivo l’intervento delle Inner e delle altre due Outer. Mentre le Outer tengono a bada le Mirror Paredory, le Inner Senshi raggiungono l’appartamento del principe scoprendo però un’amara sorpresa: Mamoru è già nelle grinfie della perfida Nehelenia. Anche le Outer accorrono giusto in tempo per udire le parole della malvagia;

la sua promessa rivolta a Sailor Moon, suona a tutte crudele e spietata: la nemica ucciderà ad uno ad uno tutti coloro che hanno un vincolo di affetto con la guerriera. La piccola Chibiusa, una volta rapito il papà, inizia a sparire perché vittima di un paradosso temporale, quindi tocca alle dieci guerriere Sailor rimettere tutto in ordine, difficile però escogitare un piano dato che Usagi dopo la separazione da Mamoru sembra aver perso la testa, e contro il parere di tutte le sue compagne è decisa ad andare a salvare il fidanzato pur essendo consapevole di cadere in una trappola, quindi si trasforma e va via.

Le guerriere Sailor al gran completo, decidono di sfruttare i loro poteri per teletrasportarsi nella dimensione di Nehelenia: Usagi è stata un incosciente, ma non per questo le sue amiche e guardiane non debbono aiutarla.
Mentre Sailor Moon vaga nel mondo di desolazione di Nehelenia, le altre Sailor ancora in viaggio, vengono divise e da allora si troveranno appaiate con compagne che non si sarebbero mai aspettate, così Sailor Uranus si trova a dover combattere con Sailor Mercury, mentre Sailor Neptuno con Sailor Mars.
Durante le singole mini battaglie, entro cui comunque tutte le Senshi (tranne Sailor Moon) verranno catturate e soccomberanno, Haruka fa un confronto tra Sailor Mercury, che le è stata affiancata nella lotta contro Nehelenia, e la sua amatissima Sailor Neptuno: - “C’è qualcosa di diverso… Forse dovrei correre stando alla sua velocità…” - pensa Haruka in corsa, voltandosi indietro e notando il grande distacco di Ami; un’immagine di Michiru che corre al suo fianco le compare per qualche istante. - “Capisco... Eri tu l’unica che correva stando sempre al mio stesso passo!” - riflette Haruka alludendo ad una delle innumerevoli capacità della sua compagna di vita e battaglia.

In un altro luogo invece Michiru e Rei si ritrovano insieme a combattere per la prima volta. Data l’identica personalità carismatica e intuitiva di Sailor Neptuno e Sailor Mars, Michiru tenta di alleggerire un po’ la situazione in cui è capitata con l’inaspettata compagna. Rei dice qualcosa a proposito di Usagi, Michiru quindi commenta: - Voi due siete buone amiche… Come me e Uranus… - - Per favore non dire cose del genere! - ribatte Rei indignata: lei ed Usagi non sono gay! Questo sembra essere il sottinteso. Alla fine dell’avventura Sailor Moon con l’aiuto delle amiche risvegliate e di Mamoru e Chibiusa salvati, sconfigge Nehelenia, donandole una nuova vita senza tormenti e solitudine.


Episodio 179. UNA CUOCA PROVETTA

Haruka e Michiru incontrano Usagi in biblioteca e la vedono molto giù. Da quando Mamoru è partito per frequentare l’università negli Stati Uniti, non ha ancora sue notizie ed ogni giorno scrive una lettera con l’intento di spedirgliela. Le due, sebbene con la loro solita discrezione, intuiscono tutto e specialmente Haruka si ripromette di starle vicino.

Alla fine dell’episodio, forse perché probabilmente hanno iniziato a fare nuove indagini sui fatti accaduti di recente, forse perché allertate dal loro intuito, Haruka e Michiru capiscono che una nuova potentissima e devastante minaccia incombe sulla Terra, quindi è arrivato anche per loro il momento di rientrare definitivamente in azione. Le due osservano il tramonto sul mare preoccupate, quindi Michiru chiede ad Haruka: - Avrà ma i fine la nostra battaglia? - Haruka cerca di rassicurarla rispondendole con dolcezza: - Non importa finché sono al tuo fianco… -


Episodio 180. IL CONCERTO

I Three Lights e Michiru suonano insieme ad un importante concerto, entrando per la prima volta in contatto tra di loro. Dopo il concerto Seya, che rimane piacevolmente colpito dalla musica e dalla persona di Michiru, entra nel suo camerino; il ragazzo è estremamente affascinato dalla raffinata violinista, e Michiru dal canto suo è sempre stata una provocatrice, tra i due sembrano quindi volare troppe paroline ambigue:
Seya: - Congratulazioni! -
Michiru: - Congratulazioni anche a voi, siete molto bravi.-
Seya: - Anche tu Michiru, sei stata fantastica! -
Michiru: - Davvero?? Grazie! -
Seya: - A dire la verità sono un tuo grande ammiratore… -
Michiru: - Tu? Non sembri una persona che ascolta musica classica, ma grazie lo stesso. Tieni segreta la cosa alle tue fans, in caso contrario non so cosa potrebbero farmi! -
Seya: - Sei davvero misteriosa… -
Michiru: - Se è per questo anche tu… -
Seya: - Voglio conoscere molto di più di te… -
Michiru: - Davvero? Allora vorresti aiutarmi a cambiarmi? -
In quel momento però Haruka rientra nel camerino con Usagi e non gradisce affatto la presenza del ragazzo, con cui Michiru sembra giocare senza badare troppo ai suoi sentimenti.
Haruka: - Sono tornata Michiru! -
Usagi: - Michiru! Oh, Seya! -
Seya: - Testolina buffa! Bene bene, sei con un bel ragazzo! -
Usagi: - Non essere sciocco, Haruka è…-
Michiru, capisce che Haruka sta per perdere la pazienza, quindi cercando di riparare alla scabrosa situazione venutasi a creare interviene continuando la frase di Usagi: - La mia amata compagna! -
Seya: - Oh, che cattiva Michiru! Piacere di conoscerti, sono Seya Kou! -
Haruka: - Haruka Tenoh. Piacere di conoscerti. - La bionda non ama particolarmente quel tipo e cerca infatti di mollargli un pugno, visibilmente seccata dal suo flirtare con Michiru. Seya però con prontezza di riflessi la blocca.

Seya: - Che simpatico saluto, eh? -
Haruka: - Va via! -
Seya: - Bene Michiru, buona serata. Vieni a trovarci più tardi testolina buffa! Ci vediamo. -
Haruka: - Non lasciarlo più entrare nel tuo spogliatoio, intesi? -
Michiru: - Oh, sei gelosa? -
Usagi: - Haruka per favore accetta le mie scuse da parte sua. Può essere sgarbato, ma è un bravo ragazzo. Per favore perdonalo! -
Michiru capisce che è arrivato il momento di rimanere un po’ sola con la compagna anche per cercare di calmarla, quindi suggerisce ad Usagi di accettare l’invito di Seya. Quando sono finalmente rimaste sole Haruka tenta di discolparsi: - Michiru io… - L’altra le poggia sensualmente un dito sulle labbra per farla tacere, quindi le chiede: - Adesso vuoi aiutarmi a cambiarmi? -
- Certamente! - è la risposta secca e soddisfatta di Haruka.


Episodio 181. UNA GIORNATA INSIEME

Haruka e Michiru stanno passeggiando tranquillamente per il parco quando incontrano Usagi. Le due le chiedono cosa ci faccia in un giorno festivo al parco, quindi Usagi risponde loro che ha un appuntamento con Seya, ma Haruka sembra non prenderla molto bene quindi la mette in guardia dagli eventuali pericoli in cui potrebbe incorrere se davvero ha intenzione di uscire col ragazzo.
- Che ci fai qua? - dice Haruka attirando l’attenzione di Usagi. - Solo le coppie e i piccioni vengono al parco in un giorno di vacanza! - interviene maliziosa Michiru (loro due a quale categoria appartengono? Non hanno ali, ne piume quindi non possono essere piccioni!). Usagi in imbarazzo cerca di parlare ma viene preceduta ancora dalle due: - Hai un appuntamento? - domanda Haruka. - Si che ce l’hai! - conferma Michiru.
La ragazza dai lunghi codini biondi rivela infine: - Si, Seya mi ha chiesto di andare da qualche parte stamattina… -
Il solo nome del ragazzo basta a scaturire la collera di Haruka che risponde: - Seya? Approccia proprio indiscriminatamente le donne! Non essere troppo disponibile! O sarà troppo tardi se sarai catturata dal lupo mio piccolo pollo! -
Usagi: - Oh, per piacere! Non è come credi! -
Michiru: - Ad Haruka non piacciono molto gli uomini famosi! -
Haruka: - Hey! -
Michiru: - Lo so, lo so! Ciao! -

Michiru prende Haruka per un braccio e la trascina via con se; la donna non è molto felice del trattamento riservatole quindi protesta: - Mi stai facendo male! -
Michiru: - Io? -
Haruka: - Voglio che mi tocchi più gentilmente! -
Michiru: - Dopo, quando siamo sole! -
Usagi che osserva la scena basita, rivolge a Luna una domanda circa il significato di diventare grandi; prendendo Haruka e Michiru come modello domanda: - E’ questo il modo in cui si comportano i grandi? -


Episodio 184. UNA SERATA CON SEYA

Haruka e Michiru sono in viaggio con la loro auto quando tutt’ad un tratto questa si ferma e non vuole più ripartire. E’ calata ormai la sera e le due si rendono conto di essere più vicine a casa di Usagi che non a casa propria, quindi decidono di fare un’improvvisata e di andare a trovare la loro amica, ignare che quella stessa sera in casa di Usagi si svolge un festino a cui partecipano anche i Three Lights. L’astio della guerriera di Urano, nei riguardi dei tre nuovi amici delle Inner Senshi è divenuto ormai una cosa risaputa, ma le ragazze non riescono a spiegarsi il perché. Il clima sembra riscaldarsi eccessivamente quando Haruka e Seya intraprendono la loro ennesima discussione, in cui la bionda sembra dubitare della buonafede del ragazzo nel relazionarsi con Usagi, a quel punto l’intervento di tutti i presenti diventa inevitabile.
Rei: - Ascolta Usagi, perchè sono ai ferri corti? -

Usagi: - Ho saputo che ad Haruka non piacciono gli uomini. - dice riferendosi a una cosa che Michiru aveva detto quando si erano incontrate tempo prima, ma equivocando un po’.
Yaten rivolgendosi a Taiki: - Tutto questo ha un senso, non ti pare? -
- Non prenderla sul serio! - tenta di discolparsi Haruka che prontamente viene difesa da Michiru: - Ad Haruka non piacciono gli uomini famosi… - (E' questo che Michiru aveva detto ad Usagi quando si erano incontrate tutte e tre).
Inner Senshi: - Questo ha senso!! -
Haruka: - Tutto ciò non ha affatto senso!! -


Episodio 194. LA PRINCIPESSA

Quando il nemico decide di prendere di mira Sailor Moon per strapparle il suo seme di stella, tutte le Inner, con l’aiuto di Haruka e Michiru, decidono di proteggere la loro principessa organizzando dei turni di sorveglianza. Le due Outer che stanno cominciando a diventare impopolari presso la compagnia di Usagi, si ostinano a non tollerare la frequentazione tra le Inner e le Starlights, specialmente dopo la rivelazione della Principessa Kakkyu, che informa Sailor Moon dell’azzardata missione a cui dovrà sottoporsi (secondo loro una missione suicida provocata dall’egoismo e dall’inettitudine delle Starlights che non hanno difeso il loro pianeta mentre veniva distrutto); intervengono quindi molto volentieri nelle battaglie, cercando di svolgere un azione dissaldante tra i due gruppi. Nonostante le antipatie che si sono attirate addosso, causate dall’incomprensione e dal fraintendimento di alcuni dei loro comportamenti da parte delle Inner, Haruka e Michiru sono le prime a cominciare il turno di notte; le due decidono però di non invadere gli spazi e la libertà di Usagi, quindi si posizionano di guardia al di fuori del cancello di casa Tsukino. Difatti nella loro auto si apprestano a trascorrere una nottata insonne per tutelare la loro amica. Haruka sembra tra le due la più pensierosa, tanto che Michiru cerca di distrarla offrendole un po’ di caffè. Haruka adagiata col busto sul volante le dice: - E’ troppo dolce… - - Oh, è lo stesso di sempre… due cucchiaini di zucchero… - replica docilmente Michiru credendo che la compagna stesse riferendosi alla bevanda. - Ma no… Parlavo della nostra principessa…

Il Raggio della Speranza o cos’altro la porterà alla rovina… - chiarisce l’equivoco la bionda. Michiru allora comprende immediatamente il dolore misto alla rabbia di Haruka e riallacciandosi al suo discorso commenta: - L’obiettivo del nemico è il suo seme di stella giusto? - Haruka mal celando il suo turbamento si appresta a cambiare frettolosamente il discorso: - Fa troppo freddo non credi? - - Vuoi che ti riscaldi? - replica ancora con amorevolmente l’altra. - Bene allora me ne daresti un altro? Nero per favore! - dice Haruka apprezzando finalmente il buon caffè della compagna. - Si, certamente! -
conclude Michiru con amore e pazienza. (Si nota la profonda intimità tra le due, un’intimità che spinge Michiru a conoscere addirittura quale sia il modo in cui Haruka preferisce il caffè: forte, nero e con due cucchiaini di zucchero!).


Episodio 195. I THREE LIGHTS SI SCIOLGONO

Appena udita la notizia dello scioglimento del gruppo musicale dei Three Lights, Usagi tenta di recarsi da Seya per chiedergli spiegazioni. Il suo tentativo viene però ostacolato per l’ennesima volta da Haruka e Michiru che essendo ancora alle sue calcagna le impediscono di andare. Solo dopo una lunga opera di convincimento, Usagi ottiene di andare dall’amico, a patto però che Haruka e Michiru l’avessero accompagnata. La bionda è categorica: questa deve essere l’ultima volta che Usagi cerca Seya.
Quando il gruppo arriva a destinazione, in tempo prima dell’inizio dell’ultimo concerto della band, Seya sentendosi in imbarazzo chiede a tutti i presenti, comprese le “antipatiche” Haruka e Michiru di lasciarlo qualche istante solo con Usagi. Haruka concede loro solo cinque minuti. La Principessa Kakkyu, intuendo il bisogno di chiarirsi tra i ragazzi, invita anche Yaten e Taiki ad uscire insieme a lei. Al di fuori della stanza i ragazzi non perdono tempo ed iniziano ad attaccare Haruka e Michiru che sembrano averli stancati col loro fare prepotente e presuntuoso.
Taiki: - Molto presto questo pianeta sarà trasformato in un campo di battaglia! Vi renderete conto di quanto sia realmente spaventosa la battaglia! -

Yaten: - Non potrete sconfiggere Galaxia! Potete fingere finché volete! -
Haruka: - Qualsiasi cosa accada porteremo a termine la nostra missione! -
Michiru: - Noi abbiamo qualcosa da proteggere anche a costo dei sacrificare le nostre stesse vite! -
L’alterco si interrompe quando Seya esce dal camerino ed esorta gli amici ad andare a cantare per l’ultima volta. Al concerto assistono tutte le Inner Senshi, e in disparte insieme a Chibi Chibi e alla Principessa Kakkyu anche Haruka e Michiru.

Il concerto viene funestato dai nemici che ancora una volta attaccano all’impazzata senza avere un reale obiettivo preciso. Sailor Neptuno e Sailor Uranus sono le prime a trasformarsi e ad entrare in azione, seguite a ruota dalle Starlight e da Sailor Moon. Il battibecco tra le due Outer Senshi e le Starlight sembra essere ripreso a causa ulteriori divergenze di opinioni, provvidenziale è l’intervento delle Inner senshi. La Principessa Kakkyu tenta di mettere pace tra i vari gruppetti, ma tutto precipita quando intervenendo Galaxia in persona la principessa viene privata del suo seme di stella. La nemica giura alle guerriere Sailor che quelli sono i loro ultimi istanti da vive, prima che esse possa prendere tutti i loro semi di stella.
La battaglia per la salvezza della Terra ha inizio e tutte le guerriere Sailor ci sono ormai dentro fino al collo.


Episodio 196. I SEMI DI STELLA

La minaccia di Galaxia è diventata ormai concreta e tangibile e la terrà è in pericolo. Sailor Mercury localizza il quartier generale del nemico presso la sede di Galaxy TV. Le Starlights decidono di recarsi dalla nemica, ma nonostante tutti i diverbi precedenti sono le stesse Sailor Uranus e Sailor Neptuno a sconsigliar loro di andare. I consigli delle due Outer rimangono però inascoltati. Approfittando di un attimo di distrazione di Sailor Moon la nemica cerca di colpirla a tradimento, ma tutte le presenti sono pronte a proteggerla facendo scudo con il loro corpo. Provvidenziale è l’intervento di Sailor Pluto e Sailor Saturn che impediscono alle compagne di rimanere ferite.
Tutto il gruppo Sailor, Inner ed Outer si recano al tempio di Hikawa per decidere un piano d’azione; la battaglia che le aspetta non sarà ne facile ne veloce, ed ognuna di loro, nonostante l’ ottimismo di circostanza sa benissimo che il prezzo che dovrà tributare alla malvagia; ma la terra non si tocca: Galaxia non riuscirà a distruggerla come ha fatto col pianeta delle Starlights. Haruka e Michiru non riescono più a stare con le mani in mano e decidono di intervenire, non importa quale sia la posta in gioco, loro sanno di dover proteggere la terra, quindi insieme si allontanano dal gruppo, ancora titubante sul da farsi. - Va bene per te se non la saluti? - le dice Michiru riferendosi ad Usagi, ben sapendo quale sia il legame che la lega ad Haruka. - Sembra quasi che non debba rivederla più! - sdrammatizza la bionda. - Potrebbe anche essere… - incalza seriamente l’altra. Le due iniziano la discesa delle gradinate del tempio abbracciate. - Va tutto bene perché tu sei con me, giusto? - chiede preoccupata Haruka. - Giusto! - conclude Michiru calmandola. Setsuna ed Hotaru non possono lasciar andare da sole le loro compagne guerriere, troppe sono le cose che durante quel periodo hanno condiviso, così le raggiungono decidendo di unirsi alle amiche, e di agire ancora una volta, forse l’ultima, insieme.

Le Outer riescono a penetrare nella sede di Galaxy TV e scorgono le Sailor Starlights che stanno combattendo contro la nemica, ma questa sembra troppo forte perché queste abbiano possibilità di batterla.Anche le Inner riescono ad entrare nella sede di Galaxy TV, giusto in tempo per salvare le Starlights, purtroppo ad un prezzo elevatissimo. Nel tentativo di proteggere Sailor Moon e le altre Rei, Minako, Makoto e Ami vengono colpite a morte e private dei loro semi di stella. L’accaduto lascia parecchio turbate anche le Outer che estremamente affrante realizzano la morte delle amiche.


Episodio 197. QUANDO LA LUNA NON SPLENDE

Una sorta di prodigio permette a Sailor Moon e alle Starlights di salvarsi, così incontrano le Outer Senshi. Hotaru e Setsuna sembrano molto comprensive e affettuose nei riguardi di Usagi che sconvolta, ha appena appreso di aver perso anche Mamoru oltre che le sue compagne. Haruka e Michiru invece sono molto più dure, tanto che alle Starlights appaiono irrispettose dello sconvolgimento emotivo di cui è preda Sailor Moon. Tra i due gruppi avviene l’ennesimo litigio ed Haruka prega le altre di starne fuori, quello è il loro pianeta e loro si impegneranno per salvarlo. L’indifferenza e la freddezza di Haruka cedono per un momento quando rivede nella sua mente l’immagine delle Inner che vengono colpite a morte, quindi cerca di reprimere quei pensieri e si prepara con la fedele compagna Michiru alla battaglia.
Dopo aver assistito alla disfatta completa delle Inner Senshi, Haruka e Michiru capiscono che è giunto il loro momento di entrare in azione; si apprestano ad affrontare Galaxia, ma inaspettatamente il nemico si rivela così forte da vanificare addirittura lo Space sword blaster di Haruka, la cui spada viene distrutta. - Mi chiedo se sia diventata poco tagliente! - esclama Haruka disturbata dal fatto che la sua spada non funzioni come dovrebbe. - Stai dando la colpa alla tua spada? - la prende in giro Michiru. - Non posso crederci ho perso il mio tocco! - esclama meravigliata Haruka riferendosi alla spada. - Vuoi provarlo? - le suggerisce una maliziosa Michiru intendendo tutt’altro genere di tocco. ( In questa serie Haruka e Michiru sembrano avere il chiodo fisso del sesso!) - Aspettiamo di essere sole! - conclude Haruka cogliendo al volo ed assecondando l’allusione sessuale dell’altra. Le due Outer non riescono ad escogitare un modo per far fuori Galaxia, che invece dice loro che se avessero voluto, le avrebbe spedite insieme all’inferno, quindi passa al contrattacco. Saturn e Pluto arrivano in soccorso delle due.
Le Outer Senshi sembrano ormai soccombere agli attacchi di Galaxia, eppure poco prima della loro fine, la nemica propone un sodalizio tra lei e Sailor Uranus, che a sua volta pone come condizione che ci debba essere anche Sailor Neptuno al suo fianco. Le due realizzano la tragica verità: occorre un piano ben studiato ed articolato per avere una possibilità di vittoria contro il nemico, un piano i cui disegni sono noti solo alle menti telepatiche di Haruka e Michiru, ma per fare ciò devono macchiarsi di un crimine orribile: tradire le loro compagne. Le due Sailor accettano le condizioni di Galaxia, sotto gli sguardi costernati di Hotaru e Setsuna e si lasciano strappare i semi di stella in cambio dei braccialetti che possono mantenerle ancora in vita.

Haruka: - Se indosso quei braccialetti, posso vivere, giusto? Lavorando sotto Galaxia e diventando libera… non sembra poi così male. Se posso restare con te, non esito a vendere la mia anima al diavolo! -
Michiru: - Hai ragione! -
Setsuna: - Dite sul serio? Uranus! Neptuno! -
Hotaru: - Avete dimenticato la nostra missione di proteggere questo pianeta e la nostra principessa? -
Haruka: - Silenzio! Avanti prendili! -

Galaxia: - Una scelta saggia! Prenderò i vostri semi di stella! -
Michiru: - Uranus, saremo insieme anche nella morte! -
Haruka: - Sì, ci vediamo all’ inferno. -
Il primo ingrato compito che le due ricevono da Galaxia una volta assoggettate al suo potere, è proprio quello di prendere i semi di stella delle amiche, così dopo aver ingaggiato una breve battaglia, Uranus e Neptuno riescono ad avere la meglio su Pluto e Saturn e a strappar loro ciò che più conta per la malvagia. (E’ probabile però che Pluto e Saturn alla fine abbiano captato qualcosa del piano di Haruka e Michiru e semplicemente si siano adeguate ad esso lasciandogli prendere ciò che a loro occorreva per andare avanti con la farsa.)
Sailor Moon e le Starlights riescono a raggiungere le Outer ma per Setsuna ed Hotaru è ormai troppo tardi. Haruka e Michiru hanno ancora tra le mani i loro semi di stella, ed Usagi inorridisce nel vedere cosa sono diventate le due guerriere che un tempo, seppure tra alti e bassi, erano sue fedeli alleate.

Episodio 198. LA GUERRIERA LEGGENDARIA

Sailor Moon non può credere ai suoi occhi, le Sailor che più di tutti sembravano motivate a salvare la Terra dalle grinfie della nemica, alla fine hanno ceduto preferendo un’iniqua alleanza con Galaxia pur di scampare al terrore di una morte crudele. Ora Uranus e Neptuno sono pronte a strappare il seme di stella dal petto di Usagi, che nonostante l’evidenza le supplica ancora in nome della loro amicizia. Ma le due Sailor sembrano inamovibili, nessuno riuscirà a distoglierle dal loro obiettivo e dall’occasione di dimostrare ancora una volta la fedeltà a Galaxia. Tuttavia è la stessa malvagia a fermare la furia devastatrice delle, due perché nella sua immensa crudeltà ha deciso di voler far soffrire ancora di più l’ultima superstite delle Guerriere Sailor della Terra che ancora si illude di poter ribaltare la situazione; decide dunque di dare un saggio della nuova incredibile potenza di Haruka e Michiru a Sailor Moon e alle Starlights ordinando alle adepte di attaccarle. Ancora una volta il gruppo riesce a salvarsi; Usagi sogna che tutte le sue compagne, compresi Mamoru e Chibiusa si siano messi d’accordo per recitare una farsa allo scopo di sconfiggere Galaxia. L’attende però un amaro risveglio perché Haruka purtroppo non conferma la versione dei fatti che lei ha sognato, anzi, se possibile risulta ancora più incattivita, tanto da prenderla a schiaffi. Le Starlights intervengono a favore di Sailor Moon, lo scontro che ne deriva è senza precedenti ma Haruka e Michiru ancora una volta hanno la meglio. Oltre al danno anche la beffa, non solo Haruka e Michiru le hanno sconfitte, ma sembrano anche ridere delle loro debolezze. Galaxia riappare improvvisamente decisa a mettere fine a quel straziante gioco una volta per tutte: - Prendete il loro seme di stella! - impone categorica alle sue scagnozze.
Il piano di Haruka e Michiru viene finalmente portato a compimento, e le due, rivelando la vera natura delle loro intenzioni, possono scagliare al momento opportuno il loro potentissimo attacco contro Galaxia, ma questo si rivela inaspettatamente vano, quindi Haruka ha un intuizione: Galaxia non ha seme di stella! La nemica sorpresa dalla loro tenacia e forza d’animo (nonostante i braccialetti nessuna delle due si è assoggettata al suo malefico volere), ma seccata dal loro voltafaccia confisca loro i braccialetti, così a poco a poco le due sono destinate a spegnersi per sempre. Usagi finalmente riscatta l’onore delle due amiche capendo che è realmente una farsa il loro tradimento, ma ormai è troppo tardi.
Michiru si adagia sulle ginocchia sconsolata, seguita a ruota dalla sua compagna che sembra preoccuparsi più della morte imminente di Michiru che della sua.
Michiru: - Sembra sia la fine… -
Haruka: - Non abbiamo più ali per volare liberamente nel cielo blu. Abbiamo sporcato le nostre mani con il sangue del tradimento. -
Michiru: - Lo so. -
Galaxia: - Tutto è stato inutile, non è vero? -
Haruka: - E le pene lacereranno la nostra carne… -
Michiru: - Posso sopportare qualsiasi cosa se sono con te, anche bruciare nelle fiamme dell’Inferno! -
Haruka: - L’Inferno? E’ un posto che non ti si addice! -
Michiru: - Non rinnego niente…-
Usagi: - Perché avete fatto questo? -
Haruka: - Perché è il nostro modo di combattere… -
Michiru: - La croce che ci è stata assegnata come guerriere… -

Usagi non può credere a quella situazione paradossale: Haruka e Michiru avevano finto fin dall’inizio di essere contro di loro, e adesso che aveva ritrovato le sue amiche come preziose alleate è costretta a vederle soffrire come già è accaduto alle Inner, a Pluto e a Saturn. Sailor Moon piange:
- Questo è… è terribile! Dal momento che non ce l’avevate detto, ho pensato che voi due eravate diventate davvero nostre nemiche... ed ho dubitato della vostra amicizia. Non ho creduto in voi fino alla fine… -
Uranus e Neptuno cadono stremate a terra, Sailor Moon le implora: - Haruka, Michiru! -

Seya che fino ad allora era rimasto in silenzio ad osservare la scena, prende parola: - Cosa? Non posso perdonarti! Dici dei paroloni! Se voi ci lasciate chi proteggerà Sailor Moon? -
Haruka: - Fighter, quello che stai cercando di proteggere non è forse lo spazio, la pace e il futuro? Da ora in poi vorrai proteggere lei… -
Seya: - Uranus… -
Haruka: - La nostra principessa è così piagnucolona… -
Michiru: - Lo è… -
Usagi: - Perché… Perché… -
Haruka sente sopraggiungere la fine, tuttavia la sua preoccupazione preminente non è per se stessa ma per la compagna alla quale rivolge le sue ultime attenzioni; anche Michiru capendo che ormai le loro vite sono agli sgoccioli cerca di far sentire ad Haruka la sua presenza per un’ultima volta.
Haruka: - Sei spaventata Michiru? -
Michiru: - Haruka…-
Haruka: - Cosa? -

Michiru: - Voglio… toccarti… Haruka… -
Entrambe stendono le mani e cercano di raggiungersi per sfiorarsi un ultima volta. Con molta fatica le loro mani riescono a stringersi, quindi Michiru chiude gli occhi: - Posso… vedere… la luce… - dice. Haruka chiude gli occhi e rivolge un’ultima frase alla compagna prima che entrambe spariscano: - E’ calda… Michiru. -
Usagi: - Haruka, Michiru! Non andatevene! -

Usagi è sconsolata, dopo la morte di Haruka e Michiru pensa seriamente di cedere alla volontà della nemica chiedendosi se non sia meglio così, chiedendosi se la sua resa le possa permettere di rivedere tutte le persone che ama. Le Starlights la rimproverano facendole notare che Uranus e Neptuno sono morte in quel modo sacrificando la vita della partner e di se stessa proprio perché credevano che Sailor Moon alla fine ce l’avrebbe fatta.

Episodio 200. Il TRIONFO DELLE STELLE

Tutto è bene quel che finisce bene: alla fine Chaos il vero nemico delle Sailor, abbandona il corpo di Galaxia e viene sconfitto da Sailor Moon. Usagi trova il modo per far tornare in vita le persone che ama.
Haruka, Michiru, Setsuna ed Hotaru sono sedute sulla Toyota a guardare l’ennesimo tramonto sul mare, quando osservano quattro stelle comete attraversare il cielo. Haruka e Michiru capiscono che si tratta dei Three Lights che stanno tornando a casa; la piccola Hotaru esprime un desiderio, poi con la vivace curiosità tipica dei bambini, chiede ad ognuna di loro quale sia il desiderio che ha espresso quindi Michiru le risponde: - Non c’è niente che io possa desiderare! Siamo felicissime adesso. Vero Haruka? - poi si poggia col capo sul petto dell’altra. - Si! - risponde la bionda poggiando la testa sul capo del’altra.

6. CONSIDERAZIONI FINALI


Ciò che caratterizza i personaggi di Haruka Tenoh e Michiru Kaioh è sicuramente un senso di solitudine, accentuato soprattutto prima dell’episodio in cui le due si le due si conoscono. Questa solitudine può essere interpretata come una causa di forza maggiore: siccome sono Sailor Senshi del sistema solare esterno, hanno il compito di stare di guardia ai confini più remoti del nostro sistema solare e vivono isolate le une dalle altre (cosi vale anche per Setsuna Meioh ed Hotaru Tomoe), sui loro rispettivi pianeti; a differenza delle Inner Senshi che vivono tutte insieme a Cristal City perché diventano le guardie del corpo della famiglia reale

Anche per questi motivi, le Outer Senshi sviluppano dei poteri molto più forti delle Inner Senshi, e delle indole caratteriali totalmente diverse.
Sicuramente Michiru ed Haruka sono due ragazze dalla spiccata personalità, molto individualiste di solito, si concedono generosamente solo l’una all’altra e viceversa. Non disdegnano la compagnia delle altre, specialmente di Usagi (con cui soprattutto Haruka legherà subito), ma caratterialmente sono molto diverse da loro, più mature, meno sconsiderate e banali (perché diciamocelo, spesso le Inner Senshi cadono nella banalità!)
La loro diversità si riflette anche nel modo di combattere, difatti mentre le altre si gettano a capofitto senza talvolta valutare i pro ed i contro, Sailor Uranus e Sailor Neptuno studiano le situazioni prima di intervenire, e questo è spesso fonte di malintesi con le altre che le accusano di essere egoiste ed appunto individualiste, pensando solo al proprio profitto. Nella terza serie, spesso sono state viste come degli avvoltoi che si fiondano insieme al nemico sulla preda per cercare i loro preziosissimi talismani, senza curarsi che il cristallo del cuore che tanto bistrattano appartiene ad un essere umano.

Ma tutto questo è il modo di comportarsi di chi ha le idee tremendamente chiare nella propria testa, che conducono al perseguimento di un obiettivo fondamentale della loro esistenza, un traguardo che avrebbero non potuto, ma dovuto raggiungere da sole, perché a loro del sistema solare esterno è sempre stato chiesto un sacrificio maggiore.
E’ vero che tante sono state le volte in cui sono apparse meschine e presuntuose, anche in occasione degli ultimi episodi della quinta serie; in cui, mezzo mondo, prima di vedere la loro fine si è schierato contro di loro chiedendosi: Come hanno potuto tradire le amiche? Eppure la risposta è proprio là, annidata nelle parole che Sailor Neptuno dice a Sailor Pluto prima di privarla del suo seme di stella: - Perché questo è il nostro modo di combattere! - Una frase apparentemente detta da una disperata che sta cercando in tutti i modi di sopravvivere; forse però non è così… (Mi è sembrato infatti che nonostante fossero schierate contro, Sailor Pluto e Sailor Saturn, almeno negli ultimi istanti della loro vita abbiano intuito il significato delle parole di Michiru, e siano state semplicemente al gioco lasciandosi colpire, visto che altrimenti Sailor Saturn avrebbe potuto utilizzare lo scudo di Saturno per proteggere lei e Setsuna, come è accaduto qualche fotogramma prima, ma non lo ha fatto!)
Lo stare sempre coi piedi per terra di Sailor Uranus e Sailor Neptuno le ha portate a capire che fin dal primo momento del loro scontro contro Galaxia, dovevano sovvertire le regole del gioco, e solo se avessero saputo ingannare per prima gli amici, ci sarebbero riuscite poi con la loro nemica. Questa per loro era l’unica possibilità di vittoria. Ciò che però colpisce l’immaginario comune è che lo fanno sempre insieme perché per loro due l’importante è essere insieme; la loro invincibilità è data dalla loro unione profonda. Significativa a questo proposito è la frase pronunciata da Haruka quando Galaxia ritiene che entrambe potrebbero essere due sue ottime guerriere. Haruka si volta verso Michiru e le chiede: - Voglio subito una risposta: se mi arrendo tu sei con me? - Questo significa che Sailor Uranus ha pensato all’evenienza di una capitolazione solo se Sailor Neptuno avesse continuato ad essere al suo fianco, altrimenti tanto valeva perire miseramente come le altre guerriere. Per un attimo Michiru è rimasta spiazzata dal comportamento della compagna, ma è bastato che le due si guardassero quell’istante in più negli occhi per farle capire esattamente le reali intenzioni di Haruka, senza che l’altra proferisse parola. Solo dopo di ciò Sailor Neptuno approva la decisione della compagna ed entra nella coalizione con Galaxia. Io credo che ci voglia un grande coraggio per alzarsi e farsi strappare consapevolmente il proprio seme di stella senza opporre alcuna resistenza; ci vuole un grande coraggio per lasciar credere alle amiche con cui vivono e condividono la vita di tutti i giorni (ricordiamo sempre che Hotaru chiama Haruka papà e Michiru mamma!) di essere passate dalla parte del nemico; ci vuole un grande coraggio per strappare i loro semi di stella; ci vuole un grande coraggio a schiaffeggiare Sailor Moon mentre sta tentando di convincersi che non siano delle nemiche (e a tal proposito mi domando quanto deve aver sofferto Sailor Uranus nello schiaffeggiare la Principessa che sopra ogni cosa ha sempre difeso); ci vuole coraggio a morire della loro morte, svuotate della loro essenza e marchiate dall’onta del tradimento. La loro azione è però così efficace che la stessa Galaxia, nel momento in cui finalmente si scoprono gli altarini e si ribellano a lei, è costretta ad ammettere che in tutto l’universo non ha mai visto due guerriere così tenaci come loro. In effetti neanche le Sailor Starlight e la stessa Sailor Moon (nonostante in passato sia stata aiutata spesso da loro) potevano mai immaginare che il tradimento delle due fosse solo apparente (anzi, Sailor Moon ammette che aveva perso la fiducia in loro due!) Eppure quegli occhi vuoti ed inespressivi di chi è aggiogato ad un padrone infinitamente più potente di lui, all’occorrenza sono diventati occhi fieri, tenaci, pieni di speranza nella salvezza del mondo e della consapevolezza che erano arrivate insieme all’atto finale credendo che il loro amore le avrebbe salvate ancora una volta; le loro iridi infatti, si accendono improvvisamente di vita, trovando la forza di scagliare l’attacco decisivo diritto al cuore del nemico. Anche qua si evince la peculiarità di queste guerriere che vivono e si muovono in simbiosi, come se fossero l’una la propaggine dell’altra, un corpo solo ed una mente sola. Proprio grazie alla loro riservatezza ed ai loro caratteri individualisti sono state le uniche a portare a termine un’azione decente contro Galaxia.
Quando si sono accorte però che tutto era perduto, le loro fragili speranze si sono infrante, tutte tranne l’amore che ancora riusciva a riempirle l’una dell’altra.
Nonostante la morte sopraggiunga per loro nel peggiore dei modi, prima di scomparire per sempre, fanno capire alle Sailor Starlight che da quel momento in poi non devono più scappare come hanno fatto al momento della distruzione del loro pianeta, ma rimanere e proteggere la terra, la principessa Kakyuu e Sailor Moon, poi cadono a terra sfinite. I bracciali che le condannano a vivere una vita da traditrici scompaiono dalle mani di Galaxia, quindi l’ultima parte del dialogo prima di perire si svolge esclusivamente tra le due, a riprova che la preoccupazione preminente di Haruka non è la morte, ma quella che la sua compagna di vita e di avventure, ignara forse più di lei sul suo destino, soffrisse il meno possibile; con molta fatica tenta di avvicinarsi a lei e le chiede: - Sei spaventata Michiru? -
M: - Haruka… - H: - Cosa? - M: - Haruka... voglio... toccarti… - dice e tenta di stendere la mano quanto più possibile, stessa identica cosa fa Haruka che si sforza notevolmente per cercare di accontentarla. Le mani delle due guerriere riescono a congiungersi giusto qualche attimo prima di spirare.
Fortunatamente però, questa puntata non è il triste epilogo del loro amore, ma solo una drammatica parentesi a conferma dei sospetti di tutti: se questo non è amore!?!
L’ultima riprova dei fatti si ha nel finale della quinta serie dove essendo Usagi riuscita a ridonare la speranza a Galaxia, fa tornare tutti i suoi cari in vita.
Le Sailor Starlight tornano sul loro pianeta, mentre Haruka, Michiru, Setsuna ed Hotaru guardano come al solito il tramonto sul mare, appoggiate alla Toyota.
La regina Kakyuu insieme alle sue paladine attraversano il cielo lasciando una scia luminosa (come fossero stelle cadenti) e la piccola Hotaru esprime un desiderio, poi chiede a Setsuna qual è il desiderio che ha espresso. Setsuna non glielo dice.
Haruka e Michiru ascoltano la conversazione delle due, poi fanno alcune considerazioni circa il ritorno a casa delle Starlight. Hotaru a quel punto parte alla carica anche con loro chiedendo con insistenza quale sia il desiderio che hanno espresso. Dinnanzi alla piccola gioiosa e saltellante ed alla perfezione di quel tramonto sul mare insieme alle persone che ama, Michiru le risponde: Non abbiamo niente da desiderare. In questo momento siamo felicissime! - poi si poggia con il capo sul petto di Haruka chiedendo conferma alla donna. Haruka concorda e poggia il capo sul capo di Michiru.

A questo punto però una domanda diventa d’obbligo: perché l’autrice ha voluto che l’ amore sbocciasse proprio tra Sailor Uranus e Sailor Neptuno piuttosto che fra qualsiasi altra Sailor?
Personalmente credo che ci sia un affascinante ed alquanto sottile simbologia in questo: un significato che in primo luogo si può ricercare in astronomia: Urano e Nettuno sono due pianeti molto simili, sia perché sono i più esterni del sistema solare (Plutone con la deformazione della sua orbita ed il suo moto di rivoluzione, in alcuni periodi dell’anno è addirittura più vicino dello stesso Nettuno al sole); sia perché sono pianeti freddi che hanno una componente fatta in prevalenza di gas molto simili che contribuiscono a rendere la loro atmosfera molto densa; sia perché entrambi sono dotati di anelli concentrici e grossi satelliti tra cui i più importanti sono Miranda e Tritone (a tal proposito, non è un caso se Uranus vive sul suo pianeta nel Miranda Castle, così come Neptuno vive sul suo pianeta nel Triton Castle!)
Un secondo significato può essere ricercato nella particolare situazione astrologica che coinvolge i segni zodiacali delle due, difatti l'indole fuori dal comune che caratterizza sia l'Acquario che il Pesci, fa sì che la loro unione sia diversa dalle altre. Entrambi i segni vivono in un'altra dimensione rispetto al resto del mondo; i sogni sono parte integrante e quasi concreta della loro esistenza; amano tutto ciò che è al di là del reale e sperimentano con piacere nuove sensazioni.
Nonostante la loro imprevedibilità, Acquario e Pesci riescono comunque a compensarsi perfettamente in ogni situazione e a darsi reciproco aiuto nell'affrontare le difficoltà (e questo è stato palese fin dalle prime apparizioni delle due nella terza serie!)
Una terza riflessione ci orienta sul fatto che siano un cosiddetta “destined couple” (così come la amano definire molti fans), ossia una coppia che, qualsiasi cosa accada nella loro vita, sono destinate ad incontrarsi e ad amarsi in maniera costante e perpetua; infatti Uranus e Neptuno si amano come Princess Uranus e Princess Neptuno del passato, si amano come Haruka e Michiru una volta reincarnatesi sulla terra; si amano come Princess Uranus e Princess Neptuno del futuro; la loro relazione c’è da sempre e sarà per sempre.

Infine una quarta riflessione ci porta a considerare gli elementi naturali dei loro poteri: cielo e mare, i due elementi naturali più impetuosi e devastanti in assoluto; loro infatti mutuano la loro forza eccezionale (gli attacchi di Uranus e Neptuno sono di gran lunga più offensivi rispetto a quelli delle altre Senshi), direttamente dai loro elementi naturali, difatti vivono così in simbiosi con loro, che ne percepiscono, distinguendoli nitidamente, addirittura i vari segnali. Proprio perché vento e mare sono gli elementi naturali più devastanti, sono quelli che maggiormente vengono sottoposti a dighe ed argini, traducendo così in linguaggio metaforico la grande responsabilità che deriva dal loro grande potere, ed in quanto più forti (solo Sailor Saturn sembra batterle in potenza), sono relegate ai confini del Sistema Solare, con il compito di fungere da scudo per l’intero universo.
Il cielo ed il mare sono i due elementi più agli antipodi che esistano eppure i più strettamente correlati fra loro: l’acqua del mare con il caldo evapora e si dissolve nell’atmosfera tornando in cielo; nel cielo si accumula finché non ridiventa una miriade di piccole goccioline che generano la pioggia che cadendo ritorna al mare; questo è un fenomeno importante perché il ciclo dell’acqua sta alla base di tutta la vita sulla Terra, e così come la terra ha bisogno del mare e del cielo, loro due hanno un bisogno naturale l’una dell’altra.
Cielo e mare sembrano all’apparenza tanto distanti tra loro, eppure se ci si ferma ad ammirare un tramonto sulla costa, essi sembrano congiungersi all’orizzonte per celebrare la loro perenne unione; ed è forse per questo che Haruka e Michiru amano tanto osservare il tramonto sulla scogliera: sono consapevoli del fatto che un giorno cesseranno di combattere e di tribolare, e anche loro, proprio come il loro mare ed il loro cielo potranno finalmente congiungersi e condurre insieme la splendida vita familiare che tanto bramano.

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